My Best Nightmare

The game starts

*Fine Flash Black*

"la verità é che non sapevo davvero che fare in quel momento, forse avrei dovuto chiamare zayn, Felicity, l'ambulanza, qualcuno. Ma non feci assolutamente niente." dico anckra persa nei miei pensieri.

Rivivendo la storia mi rendo conto che avrei potuto fare molte altre cose, avrei potuto aiutarlo in modo diverso, o semolicemnte farmi gli affari miei e godermi quella piccola vita che mi era stata data, ma la verità é che rifarei tutto d'accapo, per quanto sbagliato e stupido sia. io rifarei tutto.

"Eri confusa, va bene, é normale Hope. chiunque avrebbe fatto lo stesso" dice Joy provando a consolarmi.

Sorrisi alla sua risposta, classica risposta di uno che vuole farti sentire bene, anche se sa che hai fatto qualcosa di sbagliato, e te ne penti.

"No, sono stata egoista. Non oebsai che forse stava male per i pugni subiti da Louis, che quella roba che gli stava circolando nelle vene poteva farlo stare peggio, no, io pensai solo quanto fosse maledettamente strano il destino. Rimasi lì aspettando qualcuno, forse perché non volevo lascoarlo da solo, forse perché avevo bevuto troppo, o forse perché ero un'idiota. Sta di fatto che quell'anno non cominció nel migliore dei modi, e non sarebbe continuato meglio."

*Flash Back*

Era arrivato Zayn, dopo circa un'ora, qualcuno era arrivato, e sapevo che avevo fatto male a non chiamare nessuno, ma non ero l'unuca colpevole, Lui dove cazzo era finito?!

"Che é successo?" Chiese subito.

Gli raccontai ció che era successo, da Loui che lo picchiava e lo minacciava e ad ogni parola lui si innervosiva di più, come se si desse la colpa di tutto, trattava Niall molto più di un amico, qualsiasi cosa fosse accaduta anni fa tra loro li aveva segnati e uniti a vita, almeno così credevo.

"Me ne occupo io, tu vai dentro e lascia stare" mi disse.

Lascia stare, lascia stare cosa? odiavo quando rispondeva così. Lascia stare non é per te, lascia stare starai nei guai, lascoa stare. No, io non volevo lascoarr stare. Tenevo a quei ragazzi ogni giorno di più e la lorp storia stava diventando anche la mia. non potevo lasciar stare niente, e loro, che gli piacesse o meno,.mi avrebbero incluso in quel che gli stava accadendo.

In quel momento però decisi di non discutere e andare dentro a cercare Fliss.

Erano veeso le 3 di mattina quando finii di raccontarle tutto, lei ascoltó, ma non fu troppo sorpresa. Da quando avevo saputo che conosceva la sorella di Zayn avevo dedotto che conosceva anche ui e Niall, e che quindi questo genere di cose era per lei era più normale di quanto sembrasse a me. Sapevo che Fliss nascondeva qualcosa, e iniziavo a pensare che quel qualcosa c'entrasse con il cerchio di quei due misteriosi ragazzi. Nonistante ció, non osavo chiedere, non volevo fosse vero, non volevo fosse in pericolo come loro, e non sapere era meglio, decisamemte. Felicity decise che forse era il caso di tornare a casa, e noi ne avremmo riparlato un'altra volta.

Arrivai a casa quando l'alba stava iniziando a sorgere, aprii la porta e mi gettai sul divano. Ero distrutta e avevo biaofno di riposo. La serata non era andata esattamente secondo i miei piani.

Mentre dormivo rivissi tutta la scena che avevo visto tra Louis e Niall, e mi sentivo stupidamente in colpa. avrei potuto chiamare aiuto ed evitare che louis lo riducesse in qurl modo, potevo evitare qualcosa. Ma la colpa non era solo mia.

Louis non era più lo stesso ragazzo, in realtà penso che non sia mai stato il ragazzo che era amico di mio fratello, che era il mio ragazzo, lui ha sempre indossato una maschera, ma ad un certo punto aveva deciso di toglierla, e il vero lui era orribbile. Cattivo, manipolatore e senza scrupoli. Non aveva sensi di colpa per ciò che aveva fatto, per ció che mi  aveva fatto, e per intuito, sapevo che aveva fatto qualcosa anche a Zayn, Niall, a Fliss, alle persone che come se fosse stato un piano quello di apparire di nuovo nella mia vita per farmi vedere come distrugge quella delle persone che mi circondano. Capii che non dovevo avere paura di lui, che dovevo affrontarlo, che dovevo dirgli tutto ció che mi ero tenuta dentro, mi svegliai con quel pensiero, e la determinazione prevalse su di me.