"New House"

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La disperazione é la paura più dannosa di tutte.

É vero.

Ero disperata, volevo tornare a casa, ero stanca di stare in quel furgone, di non sapere dove mi trovavo, ero disperata perché non avrei saputo cosa avrei fatto da lì per il resto dei miei giorni, ed era questa disperazione a far crescere in me la paura. Paura di qualcosa che fondamentalmente non esisteva, di un mostro che la mia testa aveva ingigantito, ero dominata dalla paura. Non provavo tristezza, rabbia o altro. Ero costituita interamente da paura.

"Scendi Hops, muoviti!"

D'un tratto sentii la voce odiosa di Louis seguita dall'apertura delle porte e l'entrata di una luce accecante e calda.

Prima che entrasse quel raggio di sole non avevo fatto minimamente caso al fatto che lì dentro stavo lettaralmente congelando, un po' i calore mi ci voleva.

Forse avrebbe riscaldato e addolcito anche i miei pensieri.

Scesi subito dal furgone ma Louis non mi lasció il tempo di atterrare sul suolo che mi legó di nuovo i polsi. Non avevo pensato a scappare, anche perché non avevo cellulare e non sapevo dove andare, volevo solo scendere e godermi quel poco di sole che stava iniziando a scaldarmi sempre di più.

Mi guardai un po' in torno mentre Louis mi spingeva a camminnare, eravamo in una fottuta zona  desertica. Che cosa furba, se mai fossi scappata molto probabilmente sarei ritornata qui, era come un labirinto, e io ci ero appena entrata, senza sapere se mai fossi uscita.

"Dove stiamo andando Louis?" dissi mentre cercavo di non ingiampare nei miei steesi passi.

"Muoviti e stai zitta!" mi rispose spingendomi ancora di più.

"Voglio saperlo, dove cazzo stiamo?"

"In una parte del regno unito"

Non poteva essere più chiaro, come se il regno unito fosse una piccola cittadina.

Il problema era, come avevo fatto a non accorgermi di stare su una nave per un certo punto?

"Per quanto tempo ho dormito? Come siamo arrivati qua?!"chiesi subito.

"Vuoi sapere troppo, stai un po' zitta" continuó lui scocciato.

"NO. Dimmi ora qualcosa, a chi pensi possa dirlo?! sono in un deserto, senza telefono e con te, pensi possa scappare, sul serio?!"

Risposi con tutta la rabbia che avevo in corpo e stava iniziando a farsi sentire.

Ero esausta, volevo sapere.

"Calmati, stiamo andando nella tua.... nuova casa"

Rispose sorridendo.

Mi stava prendendo in giro, ne ero sicura, e poi nuova casa? per quanto tempo sarei rimasta qui? un'eternità?

Finalmente arrivammo in una casa, era una villa, stranamente era illuminata, pensavo mi portasse in un luogo scuro, piccolo, macrabo, non in quella villa, che a quanto mi sembrava, era abitata. Ero piuttosto sorpresa, certo, non avrei voluto essere lì in ogni caso, ma era sempre meglio di quel furgone.

"Entra" mi ordinò Louis non appena aprì la grande porta della casa. Appena entrai mi ritrovai in un atrio enorme, lussuoso, evidentemente spacciando si facevano molti soldi, in effetti solo quello che dovevano Fliss, Zayn e Niall erano più di quanto io guadagnassi in due anni con quello che era il mio lavoro di babysitter.

"Ti piace,piccola?" mi disse Louis avvicinandosi all'orecchio.

"Poteva andarmi peggio" gli risposi provando ad allontanarmi.

My Best NightmareWhere stories live. Discover now