"Louis" sputai.
Non ci potevo credere.
Di nuovo quegli occhi.
Di nuovo quel sorriso.
Di nuovo quei ricordi.
Di nuovo quel dolore.
In un solo sguardo rividi tutto ciò che quel ragazzo mi aveva causato.
Mi aveva preso, mi aveva amato e poi lentamente distrutto, riducendomi in pezzi troppo piccoli per essere ricomposti in pocho tempo, in realtà per essere ricomposti e basta .
Non avevo dimenticato niente, c'erano ancora pezzi di me sparsi, in giro, da qualche parte, piccoli pezzi che non avrei mai avuto indietro, che niente, nemmeno un miracolo mi avrebbe potuto ridare.
Mi aveva trattata come un nuovo giocatto, prima lo so prende, lo si ama, lo si cura e poi, dopo un po', ci si stanca. Ci si stanca della solita faccia, del solito gioco e lo si cambia, lo si dimentica, lo si distrugge.
Ci avevo messo del mio per dimenticarlo, avevo impiegato due anni a far si che la mia mente non lo pensasse, ma quei suoi occhi azzuri, e quel suo sorriso erano sempre rimasti nei miei ricordi, come l'inchiostro di un tatuaggio sulla pelle.
D'un tratto l'aria cambió, o meglio, a me sembrava fosse cambiata, come se la temperatura fosse scesa ancora di più. Mi ritrovai pietrificata. Provavo odio, rabbia verso il ragazzo che avevo tanto amato, ma in quel momento la paura sovrastó tutto. Sapevo di cosa era capace, non volevo riviverlo.
"Cos'é quello sguardo, non sorridi più rivedendomi?" disse sfacciato.
In quel momento avrei voluto prenderlo a sberle. Mi stava prendendo in giro, mi stava umiliando di nuovo facendomi ricordare come ero in estasi ogni volta che lo vedevo.
Come sorridevo da ebete solo se lo pensavo. Provavo vergogna nei mie confronti, come avevo fatto ad amarlo, a fidarmi di lui?
Guardando lui , invece, provavo disgusto, era una persona senza coscenza, senza dignità, riempito solo dalla cattiveria.
"S-sono cresciuta Tomlinson" risposi cercando di sembrare menefreghista, o almeno credibile.
Ero cresciuta davvero, erano passati due anni, e io ero cambiata.
Eppure penso che ai suoi occhi ero sempre la solita ragazzina che si mostrava debole.
Guardai verso Fliss, cercavo supporto, come mi aveva sempre dato, ma non lo trovai.
I suoi occhi verdi erano spalancati, come se avesse vissuto un incubo, il vento muoveva i suoi capelli, spostando alcune ciocche davanti al viso, ma lei non si muoveva.
Aveva paura, e di cosa?
Louis non le aveva fatto niente, ma in quei ultimi giorni mi resi conto che non conoscevo davvero quella che doveva essere la mia migliore amica.
"Lo vedo" sbuffò Louis "e anche bene" disse squadrandomi dalla testa ai piedi.
Avrei voluto reagire, ma riusivo solo a formulare pensieri, non collegavo il mio corpo con la mente.
Avrei voluto andarmene, ma allo stesso tempo volevo affrontarlo, e sbarazzarmi di lui per sempre.
"Lasciala in pace Louis" Finalmente Fliss si mosse e disse qualcosa.
Il suo non sembrava un tono supplichevole, aveva formulato la frase rendendola una minaccia, come se lei avrebbe potuto fare qualcosa, anche se non avrebbe fatto niente, ma sapeva essere più convincente di me.
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My Best Nightmare
RomanceHope Weasly è una ragazza semplice ma che si ritrova avvolta in un mistero che coinvolge la storia di due ragazzi. Non si era mai interessata alla vita degli altri ma qualcosa quell'anno la cambiò. Voleva conoscere meglio i segreti di quei ragazzi...