•••~~~ "LA PAZZIA E' RELATIVA, CHI STABILISCE LA NORMALITA'?" •••~~~
|nb. questo capitolo contiene scene esplicite per adulti...detto ciò: Buona lettura ;P| 🔞🔞🔞
AARON's pov
Sento un rumore strano, non troppo forte ma decisamente fastidioso...socchiudo gli occhi lentamente...cazzo quelle tende, prima o poi le brucio tanto, non ricordo mai di usarle. Mi sollevo stiracchiando le braccia e...cavolo è vero! Sono a casa dei miei...mi volto e vedo Anya che tira le tende...uff le cose non cambiano qui!!! <<Anya...stavo dormendo>> incrocia le braccia al petto mentre si avvicina al mio letto <<l'ora adatta per dormire è passata da un pò...>> mi ributto a peso morto affondando la faccia nel cuscino soffocando un urlo con la voce ancora rauca <<ma io ho sonno! Dammi altri 10 minuti...>> mi sembra di essere tornato indietro nel tempo... <<oh mi creda, di tempo gliene ho già concesso abbastanza!>> fingo indifferenza chiudendo gli occhi e lei in risposta, apre la portafinestra, inizia a passare l'aspirapolvere canticchiando a squarciagola un motivetto orribile...batto i pugni sulla testiera imbottita...<<si si>> urlo <<ho capito. Mi alzo>> mi butto giù dal letto, la odio...l'ho odiata tutte le mattine in realtà! Si, dai 16 ai 21 anni...mi sorride soddisfatta e stacca l'aspirapolvere <<non faccia così, ha idea di che ora sia?>> <<no e non mi importa!>> <<ma a me si. Sono le 17:00 e, non posso di certo sistemare la camera di notte!>> balle, si è sempre comportata più da "mamma" che da domestica con me e mio fratello e, questo, è o non è il tipico comportamento da mamma!?? Muovo il capo in senso di diniego divertito...prendo qualcosa dal mio vecchio armadio, per fortuna ho lasciato molte cose mie qui, e mi dirigo in bagno per una doccia veloce...
20 minuti dopo sono pronto!! Si, questa è la mia tipica "doccia veloce" scendo al piano di sotto, la casa è vuota...si, decisamente qui le cose non cambiano....ribadisco il mio pensiero! E' la tipica giornata di casa Black...genitori e fratello al lavoro, pecora nera a cazzeggiare a casa!!! Woo rabbrividisco a un pensiero improvviso...anche miss Britty è la pecora nera della sua famiglia...ho qualcosa in comune con quella uuuuuhhh distorco le labbra in una smorfia disgustata...entrando nell'enorme cucina e mi approprio rapidamente della "colazione/pranzo/merenda pomeridiana" che Anya mi ha gentilmente preparato...controllo i messaggi e le chiamate ricevute e noto subito lo stalkeraggio di Joshua...12 chiamate e 7 messaggi...sicuramente sarà successo qualcosa al locale, vero che ci sentiamo spesso ma non a questi livelli!!!
Compongo il suo numero buttando giù un sorso di birra...<<finalmente!>> <<e ciao anche a te! Che succede?>> lo sento sospirare rumorosamente <<ma i messaggi li hai letti?>> <<evidentemente no! Cazzo di domande fai, poi lo sai che detesto i messaggi so parlare, quindi, parlo. Tu sai parlare?>> <<sempre così tu...comunque si tratta di Markus. Ma ne parliamo faccia a faccia...ci vediamo al locale?>> <<si e mi fa piacere per te!>> <<che?? perchè scusa?>> <<ho constatato che sai parlare!>> un altro sospiro <<cerca di non fare tardi!>> <<massimo mezz'ora e sono lì.>> <<ok c...>> chiudo la telefonata strozzando il suo saluto, so che questa cosa lo infastidisce ma del resto, anche lui sa quanto io detesti gli sms ma non è che si è risparmiato!!! Finisco di mangiare e, dopo aver salutato e ringraziato Anya, esco di casa...
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Parcheggio la mia bimba come sempre, sul retro del locale ancora chiuso a quest'ora e scendo accendendomi una sigaretta. Ho bisogno di stare calmo e so già che, se si tratta di Markus, dovrò sforzarmi parecchio. Spingo la porta di ferro blindata e cerco subito il mio amico...vedo le ragazze sul palco che provano un nuovo numero di burlesque e Bill il mio barman che, come sempre le spoglia con gli occhi... <<ehi bello, non ti pago per fartelo venire duro>> distoglie rapidamente lo sguardo dalle ragazze e continua a sistemare le bottiglie di liquore alle sue spalle <<mi scusi capo>> lo ignoro e mi dirigo da Joshua che vedo seduto su uno dei divanetti <<mezz'ora è?>> mi accomodo accanto a lui <<che vuoi che sia qualche minuto di ritardo...sei pesante eh. Da quanto non scopi? Mi sembri frustrato...>> gli scompiglio il ciuffo lungo e accuratamente sistemato...lui scansa la mia mano in malo modo <<la smetti?>> alzo le mani in segno di resa <<wo wo io mi preoccupo solo per te!>> si accende una canna e assottiglia gli occhi su di me <<abbiamo un problema>> <<ossia>> fa un altro tiro poi me la porge, lo imito attendendo la sua risposta <<Markus dice che non può più venderci la roba a quel prezzo>> <<i patti erano chiari>> <<lo so bene, e gliel'ho fatto presente. Dice che i controlli si sono intensificati e non è facile importare...>> <<non è un problema mio>> <<si, so anche questo ma...>> <<niente ma. Che si fotta, cambieremo fornitore>> <<credi di avere a che fare con uno spacciatore? Lo sai che non ci sarà possibile. Come non sarebbe possibile liberarci di quella gente.>>
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ChickLit"Perché a me?!" . Chi di noi, almeno una volta nella vita non si è posto questa domanda? Beh, negli ultimi tre anni più che una domanda, è stata una costante della mia vita! Mi chiamo Audrey Austin ho 21 anni e sono sola al mondo... ...