Capitolo 34

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~~~•••Vivere...È come un comandamento
Vivere o sopravvivere...
Senza perdersi d'animo mai
E combattere e lottare contro tutto contro•••~~~-V.R.

AUDREY's pov

Termino l'ultimo pezzo della mia pizza e getto il cartone nella spazzatura <<vado a fare una doccia>> la prima frase che pronuncio da ore

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Termino l'ultimo pezzo della mia pizza e getto il cartone nella spazzatura <<vado a fare una doccia>> la prima frase che pronuncio da ore...<<oh oh non credo proprio>> lo guardo mentre sorseggia la seconda birra della serata <<come prego?>> posa lentamente la bottiglia sul bancone, tampona le labbra col tovagliolo di carta e mi osserva attentamente <<sono un ospite>> poso le mani sui fianchi e chino la testa da un lato <<e con ciò?>> <<ho la precedenza>> solleva le spalle come a sottolineare l'ovvietà della sua affermazione. Sbuffo spostando una ciocca di capelli finitami sul viso <<e va bene.>> lui riprende a bere con strafottenza <<ma io non ho ancora finito di cenare>> ma è scemo o cosa?! <<quindi fammi capire. Dovrei aspettare i tuoi comodi girandomi i pollici?>> <<se non hai di meglio da fare...>> o l'avrei...credimi...tipo aprirti il cranio e vedere se c'è qualcosa lì dentro...<<come ho detto, vado a fare una doccia>> prendo dall'armadio a muro biancheria pulita e una felpa bianca che mi arriva a metà coscia <<maleducata>> gli sento dire poco prima di chiudere la porta del bagno con una doppia mandata <<coglione>> replico alzando volontariamente il tono di voce.

Venti minuti dopo ne esco profumata e rinvigorita...stranamente l'acqua è rimasta calda per tutto il tempo...è un evento più unico che raro...mi guardo intorno notando subito il cartone della sua pizza sul bancone insieme alle bottiglie delle birre che si è tracannato...mi ha presa seriamente per la sua cameriera personale?! Illuso...lo cerco con lo sguardo trovandolo sbracato sul divano a fumare una sigaretta...e no è! <<senti bello>> si volta verso di me e noto che la sua è tutt'altro che una sigaretta <<mh>> <<quella cos'è?>> <<uhm una canna>> risponde ovvio ma che...come cavolo ha fatto a portarsi dietro l'erba ?! I controlli in aeroporto sono maniacali <<e dove diavolo hai preso quella roba?>> <<a casa mia>> <<e te la sei portata dietro?!?>> sto per avere una crisi isterica e lui con tutta la calma del mondo continua a fumare <<perspicace>> <<e i controlli?>> <<rilassati ragazzina! Se è una minima quantità non rompono le palle come stai facendo tu in questo momento!>> lo fulmino con gli occhi, a furia di fargli questi sguardi mi verranno gli occhi storti lo so! <<non mi prendere per il culo>> solleva un angolo delle labbra posando quella roba sul tavolino mettendola in modo che bruci a vuoto e si alza...

<<senti, se ti prendessi davvero per il culo credimi che mi chiederesti di rifarlo!>> si avvicina sempre di più sorridendo...sarò tipo bordeaux in questo momento, sento il viso andare a fuoco <<sei un idiota>> metto le mani davanti a me come a impedirgli di avvicinarsi <<dici?>> indietreggio fino a toccare con la schiena il bancone...lui si avvicina pericolosamente...si china sulla mia figura...oh mio Dio sto sudando freddo...chiudo gli occhi stringendoli...sento il suo profumo addosso...e...afferra qualcosa alle mie spalle e lo sento indietreggiare. Riapro gli occhi per vederlo sorseggiare una birra con stampato in faccia un ghigno malefico. Lo odio lo odio lo odio...sa bene l'effetto che mi fa quando si avvicina a me in questo modo e se ne compiace...<<comunque sia, in casa mia quella roba non ce la voglio>> <<ma almeno ne hai mai fumata una?>> <<si e mi ha fatto letteralmente schifo>> fa spallucce riprendendo a fumare <<tranquilla, ho solo questa>> <<bene>> <<bene>> scimmiotta dirigendosi in bagno... a questo punto, spero vivamente che sia finita l'acqua calda!

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