•••~~~"UN TIMONIERE DI VALORE CONTINUA A NAVIGARE ANCHE CON LA VELA A BRANDELLI." ~~~••• -Seneca-
AARON's povApro gli occhi innervosito dalla suoneria del telefono che continua a suonare da...beh non saprei ma da troppo! La testa mi dice che devo rispondere ma il mio corpo si rifiuta di ascoltarla! Sono dannatamente stanco dopo la notte passata con le due ragazze...certo, alle 3 Amber è andata via ma Rosie, ho scoperto che si chiama così, sembrava insaziabile. Avrò dormito circa due ore...mi giro e la vedo al mio fianco, anche lei sembra stremata e vorrei vedere! <<cazzo!>> il telefono suona nuovamente e questa volta mi costringo ad alzarmi...che rottura di palle...leggo il nome sul display e clicco per aprire la chiamata...
<< Josh, spero che sia successo qualcosa di veramente gra...>> <<Aaron dove sei?>> sento Rosie mugugnare e rapidamente mi sposto nel bagno per non svegliarla <<in un hotel ma perché che cavolo succede? Perché mi hai bombardato di chiamate?>> silenzio...<<allora?>> <<ieri sera ho parlato con Markus...non era affatto contento e...>> ancora silenzio <<te lo giuro Josh, se non parli vengo lì e ti spacco il culo>> <<non so come dirtelo...>> sento bussare alla porta insistentemente e sbuffo innervosito al massimo. <<Aspetta un momento>> esco dal bagno <<arrivo cazzo>> chiunque sia, non vedo l'ora di sfogare tutta la mia rabbia addosso a lui o lei. Spalanco bruscamente la porta che sbatte al muro per la troppa foca... inquadro le figure che ho di fronte. Due uomini, anche se in borghese riconosco subito che si tratta di sbirri...Sollevo l'indice per chiedergli un momento <<Josh ti richiamo.>> Poso il telefono su un mobiletto accanto alla porta e riporto la mia attenzione a questi due signori.
<<Il signor Aaron Black?>> esco in corridoio socchiudendo la porta alle mie spalle...<<si>> mi mostrano un distintivo dichiarandosi agenti del distretto newyorkese,lo sapevo ho ragione, li fiuto da lontano...sempre!! <<Che succede?>> chiedo fingendo interesse <<dovrebbe seguirci in centrale...>> <<non potete dirmi che succede qui e adesso? Inizio a preoccuparmi...>> i due uomini si scambiano un'occhiata poi quello più anziano mi tocca una spalla e la cosa mi urta non poco. Mi scanso in malo modo e lui sbuffa <<senta, la notte scorsa il suo appartamento è esploso...>> come,cosa,che? <<prego??>> <<si, non conosciamo ancora la causa dell'esplosione ma è stata una fortuna per lei non essere in casa. L'impatto è stato devastante e, un'altra fortuna, è stata la ristrutturazione dell'intero piano inferiore al suo e per questo disabitato. E'andato distrutto anche quello. Non ci sono state vittime ma l'intero edificio è stato evacuato a tempo indeterminato per lesioni a tutti e dodici i piani.>> Credo di essere rimasto sotto shock...il che spiegherebbe anche l'inesistente importanza che sto dando al fatto di essere nel corridoio di un hotel, a parlare con due sbirri, con addosso solo un paio di boxer neri. <<Forse una fuoriuscita di gas...o un cortocircuito...>> ora è quello più giovane a parlarmi...<<ho perso tutto>> riesco a dire con un filo di voce più a me stesso che a loro <<signor Black, la cosa più importante non l'ha persa mi creda. E tutto il resto è relativo...>> riecco il più anziano...<<già, forse ha ragione>> <<a ogni modo, dovrà passare in centrale. In questi casi l'indagine viene aperta automaticamente, sia che si tratti di un incidente sia in caso di dolo...>> rabbrividisco alle sue parole...ecco cosa voleva dirmi Joshua...è stato quel bastardo di Markus...ne sono sicuro... <<va bene. Mi vesto e vi raggiungo.>> <<se non le dispiace, la aspettiamo di sotto...nella hall...>> <<cosa? Perchè?>> <<è la prassi...>> <<beh, se è la prassi>> lo sbeffeggio rientrando in camera per fare una doccia veloce e raggiungerli ma prima, devo parlare con il mio amico.
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Sei tu...
ChickLit"Perché a me?!" . Chi di noi, almeno una volta nella vita non si è posto questa domanda? Beh, negli ultimi tre anni più che una domanda, è stata una costante della mia vita! Mi chiamo Audrey Austin ho 21 anni e sono sola al mondo... ...