Capitolo 47

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~~~•••perché vedi, il tempo, non guarisce un bel niente, sei tu che intorno alle tue ferite organizzi la vita•••~~~ -cit-

AUDREY's pov

<<possiamo fermarci al coffee break prima di andare a casa?>> chiedo ad Aaron guardandolo sottecchi <<ok>> appoggio la fronte al finestrino pensando che, pur essendo con la "mia" macchina mi abbasso anche a chiedere il permesso

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<<possiamo fermarci al coffee break prima di andare a casa?>> chiedo ad Aaron guardandolo sottecchi <<ok>> appoggio la fronte al finestrino pensando che, pur essendo con la "mia" macchina mi abbasso anche a chiedere il permesso. Assurdo. Almeno quanto lo spiacevole incontro di poco fa. Certo che la buona sorte ormai mi ha messa da parte, lì, in un angolo buio permettendo alla sfiga di abusare liberamente di me, evviva evviva.

<<però, che bel paesaggio c'è qui!>> esclama riportandomi alla realtà Josh <<emozionante>> risponde sarcastico l'amico <<si>> dico drizzandomi sul sedile <<uno spettacolo per pochi ovviamente>> <<non tutti apprezzano fienili abbandonati e campi di grano alla Jeepers Creepers. Che peccato>> ribatte lui <<alla che?>> chiedo incuriosita <<è un film horror famosissimo ma dove vivi?! Ah già...>> ride di gusto facendomi passare ancora una volta per una campagnola ignorante. Lo guardo malissimo <<mi stai dando dell'ignorante solo perché non conosco un film che probabilmente è stupido quanto chi lo ritiene famosissimo?>> Josh ride mimando di togliersi un cappello inesistente e mi sento soddisfatta. Lui scuote la testa ma noto un leggero sorriso comparire sul suo viso...le fossette si vedono poco ma sono lì e per un attimo mi incanto ad osservarlo. È bellissimo, stupido, ma bellissimo.

Giunti a destinazione il motore si spegne e mi appresto a scendere ben lieta di tornare dal mio fidato amico. << ben tornata gattina hai fatto prest>> si interrompe bruscamente osservando qualcosa alle mie spalle, mi volto e capisco che non é "qualcosa" ad aver attirato la sua attenzione ma bensì "qualcuno". <<wow>> <<carino é?>> gli sussurrò riferendomi chiaramente a Josh che si avvicina seguito da Aaron lentamente <<carino??? Persino Satana arrossirebbe se mi leggesse nel pensiero in questo momento a causa delle sconcerie che quel pezzo di manzo sta suscitando in me!>> non gli stacca gli occhi di dosso e si passa un tovagliolo sulle labbra fingendo di asciugarle rido divertita dal gesto ma subito divento seria optando entrambi i ragazzi al mio fianco. Mi schiarisco la voce e presento Greg al manzo ehm a Josh che pronuncia il suo nome sorridendogli. Mi accorgo con piacere che i due si stringono la mano per un tempo che sembra essere infinito...a quanto pare, anche il mio G ha fatto un certo effetto a Josh e ne sono felice! <<Qualcuno di voi ha della colla sulle mani o cosa?>> dice seccato il cafone mordendo un cupcake che ha sgraffignato dalla vetrina di dolci <<scusa io...ero stavo...ecco stavo pensando e non mi sono reso conto>> farfuglia imbarazzato Josh a un Greg tutt'altro che dispiaciuto <<ma figurati!>> risponde infatti subito dopo aver lasciato la sua mano con una moviola degna di oscar!!!

Il resto della giornata vola tra le battute acide di Aaron che rivolge ai nostri amici e le mie continue ammonizioni che, come sempre ,ignora elegantemente. Il turno serale ci permette di darci il cambio con altri camerieri e decidiamo di tornare a casa tutti insieme. Ne sono ben felice, almeno per un po' non sarò costretta a restare sola con lui o a passare ore chiusa in camera mia per evitarlo. <<Fiuu!>> fischia Josh appena varchiamo il vialetto della villa e come dargli torto! <<Ma che abitazione modesta vi é toccata..poverini>> scuoto la tesa in senso di diniego ma non mi sento seccata dalla sua affermazione spontanea. <<Vado a fare una doccia>> sentenzia Aaron <<tu trovati una stanza libera>> continua guardando Josh dirigendosi al piano di sopra senza nemmeno attendere una sua risposta naturalmente. <<vieni>> gli dico notando il suo imbarazzo. A volte la maleducazione di quel ragazzo mi da davvero sui nervi. Conduco il suo amico in una delle tante stanze degli ospiti, quella accanto alla camera dello sbruffone più precisamente e mi raccomando di fare come se fosse a casa sua poi torno al piano di sotto da Greg che, nel frattempo, si é preso una birra dal frigo. A lui le raccomandazioni non servono ma la cosa non mi dispiace, mi casa es tu casa diciamo sempre!

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