Capitolo 11

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~~~•••LA VERITÀ È COME IL SOLE: FA BENE FINCHÉ NON BRUCIA•••~~~ -E.B.-

AARON's pov

Decido di lasciarla andare

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Decido di lasciarla andare...per ora! Mi osservo allo specchio, cazzo quanto mi sono eccitato! Di solito con le donne non ho bisogno di inventare scuse per afferrarle ma lei, beh è diversa dalle altre...almeno da quelle che conosco io! Averla addosso...sentire il suo odore...wrrr...lavo il viso con l'acqua gelata...meglio raffreddare i bollenti spiriti...ma com'è possibile. Indubbiamente è una bellissima ragazza ma...andiamo, il Pigiama con gli elefanti...sensualità pari a zero...eppure mi è vento duro appena mi si è seduta accanto. Forse sono solo stressato dalla mia situazione attuale...controllo l'ora...le 23:00. Chiamo Josh e gli chiedo di raggiungermi qui in hotel, infilo un t-shirt bianca e scendo nella hall ad aspettarlo.

<<Ehi amico!>> mi posa una mano sulla spalla e chiudo la rivista che stavo sfogliando seduto su una poltrona. <<Ehi! Al locale tutto ok?>> <<tranquillo, ci sono Bill e Amber. Posso assentarmi per un po'.>> <<bene, saliamo a bere qualcosa? Il bar è chiuso>> <<come vuoi>> mi segue in silenzio fino alla stanza...<<però!>> fischietta in segno di approvazione per la suite e come dargli torto, è davvero bella <<si beh purtroppo non è solo mia!>> si toglie la giacca buttandosi sul divano <<cioè?>> <<la condivido con una>> <<oh>> ammicca maliziosamente <<no, non per mia scelta! Purtroppo non c'erano stanze libere quindi...>> <<aii, zitella acida?>> sorrido <<non direi...ma non è il mio tipo!>> sentiamo un rumore provenire dalla sua stanza e Josh impallidisce <<cazzo amico! Lei è qui?>> mi accendo una sigaretta e compongo il numero della reception <<si, salve sono il signor Black, vorrei ordinare due bottiglie di champagne...bene grazie!>> mi siedo accanto a lui che attende ancora una mia risposta <<si>> <<e tu parli in questo modo? Pensavo fossimo soli accidenti!>> abbassa il tono della voce <<e quindi? Che me ne frega! Tornando a noi, domani mattina mi vedo con mio fratello. Gli spiego la situazione e voglio chiedergli se può aiutarmi a incastrare Markus>> <<tu sei fuso. Te lo ripeto per l'ultima volta Aaron. Quella non è gente che scherza cazzo, ti hanno fatto esplodere casa, quale altra dimostrazione vuoi?>> passo una mano tra i capelli frizionando il ciuffo lungo...<<senti, io non mi faccio mettere sotto così>> sospira...<<ti ho detto che sono con te sempre ma, devo dirti una cosa.>>

Veniamo interrotti dal cameriere che ci lascia lo champagne, lo verso per me e il mio amico poi, mi riaccomodo per sentire cosa ha da dirmi <<parla>> <<abbiamo sia Markus che gli sbirri addosso...io...ecco io penso che dovremmo chiudere i battenti per un po'>> quasi mi strozzo e sbatto il bicchiere sul tavolino da caffè che ho difronte <<che cazzo dici?>> <<per una volta ti prego, ascoltami amico>> leggo la paura nei suoi occhi...<<senti. Facciamo così, domani vedrò cosa mi dirà Justin e poi...insieme decideremo cosa fare...per te va bene?>> annuisce bevendo...<<credo di si.>> gli stringo un braccio per rassicurarlo. Passiamo il resto del tempo a parlare del locale e degli ultimi incassi poi, lui va via e decido di mettermi a letto...sono stanco morto!

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Un suono terribilmente fastidioso mi fa spalancare gli occhi...allungo la mano sul comodino e cerco il mio telefono...sono le otto!! Dannazione e adesso chi si riaddormenta più. Colpa della ragazzina e della sua sveglia del cazzo. Mi alzo, tanto ormai...mi dirigo in bagno e spalanco la porta...<<però! Buongiorno!>> la vedo difronte allo specchio in intimo nero mentre si spazzola i capelli...<<cazzo!!!>> afferra un telo accanto al lavandino e si copre velocemente <<calma!>> sorrido divertito <<esci subito>> le gote rosse e le labbra serrate <<no, mi serve il bagno!>> scanso al volo la spazzola che lancia con rabbia nella mia direzione <<sei impazzita?>> non le do il tempo di rispondere che le sono già addosso...vedo lo smarrimento nei suoi occhi da cerbiatta <<no no no. Non ci siamo proprio!>> mi avvicino sempre di più tanto da costringerla ad arretrare fino al muro accanto alla doccia...<<mi sa che dobbiamo farti sbollire questa rabbia insensata!>> lei non risponde...faccio scorrere l'acqua nella doccia, trattenendola con l'altra mano...poi la attiro a me e la trascino nel box... pochi secondi e siamo entrambi zuppi... premo il mio torace sul suo bellissimo seno...dannato telo che ci divide! <<tu...tu sei uno psicopatico>> <<io? Tu lanci oggetti addosso alle persone e io sarei quello pazzo?>> le parlo a un soffio dalle labbra carnose...<<vai al diavolo>> sollevo un angolo delle labbra <<beh, noto con piacere che già stai cercando di migliorare il linguaggio scurrile...>> le sposto una ciocca bagnata che le si è incollata al viso... è incredibile quanto risulti bella pur non avendo nemmeno un filo di trucco...vorrei assaporare questa ragazza...strapparle tutto ciò che copre la sua pelle immacolata e scoparla fino a farla svenire!!! Mi fissa negli occhi...trema, ma non so se sia per la temperatura dell'acqua tiepida o per la nostra vicinanza ...<<bene. Ti sei vendicato. Adesso se non ti spiace, devo prepararmi>> si sposta da me con uno strattone <<vai pure!>> assottiglia lo sguardo su di me <<no, quello che deve andare sei tu>> butto indietro i capelli facendo risaltare i miei bicipiti e noto che segue ogni mio movimento...ovviamente! <<sto per spogliarmi quindi, o lo fai anche tu...o mi lasci fare la mia doccia in pace>> inizio a sfilare la maglietta poi passo ai pantaloni...resta immobile come interdetta...sbatte un piede a terra stizzita e si appresta ad uscire...adoro questo gesto infantile che fa quando si incazza. Le lancio i boxer che vanno a finire sulle sue spalle poi mi chiudo nella cabina strozzando una risata. Sento la porta sbattere...inizio a lavarmi come nulla fosse divertito e ,lo devo ammettere, dannatamente eccitato!

Qualche ora dopo, sono davanti allo studio Apper, è presto per vedere mio fratello ma ho capito che, se non me ne fossi andato, Audrey non sarebbe mai uscita dalla sua camera e, per stamattina, l'ho già tormentata abbastanza! Mi dirigo nel bar difronte per fare colazione, prendo un caffè e una brioche...finisco di mangiare e mi dirigo fuori a fumare una sigaretta...<<ma che...>> noto la mia coinquilina scendere da un taxi e subito dopo entrare nello studio legale...che assurda coincidenza! Getto ciò che rimane della mia sigaretta e la seguo discretamente.

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