Un rumore assordante penetrava i miei timpani, costringendomi ad aprire gli occhi.
Le mie palpebre tendevano a calare verso il basso, data la luce che filtrava dal balcone spalancato.
«Drey, minchia ma ti svegli o no?»
Una voce ormai familiare, ripeteva questa frase ogni tre secondi, ma l'unica cosa che riuscii a fare fu sollevare la mano, in segno di silenzio.
«Ti do' cinque secondi, se non ti alzi da questo dannato letto, vado a prendere il secchio d'acqua» quelle parole mi fecero rabbrividire e, in tempo record, mi scaraventai giù dal letto, ritrovandomi a contatto con il parquet gelido, come ogni mattina.
«Nicole, io ti sto odiando.» riuscii a dire, ricevendo una risata da parte della mora.
Nicole era diventata una delle mie più care compagne di viaggio, dividevamo la stanza dall'inizio del programma e, assieme a noi, c'erano Emma e Lauren, anche loro diventate parte di me.
Io ero quella meno mattiniera, avevo un carattere piuttosto diverso dal loro, le quali erano sempre pimpanti e allegre. Io ero forse l'unica ad odiare ogni essere vivente, di prima mattina.
«Oggi puntata diretta, detto bene?» Proferì Emma, facendomi sorridere.
Annuii alle sue parole e, solo in quel momento, mi accorsi di essere l'unica ancora in pigiama.
Imprecai tra me e me, ricevendo occhiate interrogative da parte delle tre ragazze. Scossi la testa ed afferrai gli abiti neri che avrei dovuto indossare e, mentre mi dirigevo verso il bagno, qualcuno bussò alla porta.Mi chiusi nella toilette ed aprii il rubinetto, lasciando scorrere l'acqua in modo da farla diventare tiepida.
«Si è svegliata la mia baby?» Udii quella voce che proveniva dalla camera e un sorriso spontaneo apparve sul mio viso.
Era Simone, ovvero Biondo, il mio migliore amico in assoluto.
Lui era stato capace di capirmi come nessuno mai, conosceva ogni singola cosa della mia vita e ringrazierò per sempre quest'esperienza per avermi fatto conoscere una persona così speciale.
Simone aveva una cotta stratosferica per Emma ma era troppo convinto di non voler amare, per fare qualche passo verso di lei, che tra l'altro era l'unica a non aver capito l'interesse di Biondo.Mi lavai in fretta e lasciai scorrere i capelli scuri e lisci lungo le spalle; indossai gli skinny neri abbinati alla canotta col mio nome ed alla giacca con su scritto la mia squadra, ovvero fuoco.
Non ero solita ad utilizzare make-up, quindi non ci mettevo più di una mezz'ora - a differenza delle mie migliori amiche-. Ero fin troppo acqua e sapone, me lo dicevano tutti.Uscii dal bagno, assorta dalla miriade di pensieri, ma due braccia calde mi sollevarono da terra, facendo girare la stanza intorno a me.
«Buongiorno anche a te, biondino» proferii, quando tornai con i piedi per terra.
Dietro le sue spalle, vi era Einar.
Anche lui era fondamentale per me, eravamo diventati una piccola famiglia; corsi ad abbracciare anche lui, che ricambiò non smettendo di ridere.
Probabilmente la scena di me che giro tra le braccia di Simone, aveva causato le risate di tutti.
Alle volte facevo espressioni talmente strane che facevano ridere persino me, erano incontrollabili, non me ne rendevo neanche conto.«Non vorrei fare la guastafeste ma ci stanno aspettando a scuola! Dobbiamo andare in sala relax e poi in studio, quindi muovetevi!» ci richiamò Nicole, con un sorriso divertito stampato in volto.
Roteai gli occhi lasciandomi scappare uno sbuffo sonoro, mentre mi lasciavo trascinare dalla mora, seguita da Einar e Biondo che, intanto, cercava di parlare inglese con Lauren ed Emma.
La scena era seriamente epica, dato l'inglese pessimo accompagnato dalle espressioni confuse delle due, che cercavano di tradurre al meglio ciò che veniva riferito.***
Arrivammo finalmente in sala relax, salutai con un cenno della mano tutti i miei compagni, ormai si erano abituati al mio carattere apatico, almeno era così di mattina.
Mi lasciai cadere sul divanetto, lasciandomi sfuggire un grugnito esausto.«Sempre di ottimo umore, mi dicono» il tono sarcastico di Alessandro (dei The Jab) mi fece sorridere impercettibilmente.
Gli lanciai uno sguardo omicida che lo fece ridere; mi pizzicò una guancia e intanto si guardava intorno. Ero sicura che avesse una cotta per Nicole, ogni volta che mi giravo verso di lui lo trovavo con lo sguardo fisso su di lei. Lo pensavamo un po' tutti, l'unica a dire il contrario era proprio la mora, che trovava qualsiasi appiglio pur di non apprezzarsi abbastanza.Passarono i minuti tra una chiacchiera e l'altra, ci confrontammo sui brani da cantare e su quelli da ballare, esprimendo in toni totalmente pacifici la nostra opinione.
Io, se non si fosse capito, ero una cantante. Almeno, era quello che volevo essere. Non ero esattamente perfetta ma ero pronta ad imparare cose nuove ed a migliorare la tecnica, pur di coronare quello che era sempre stato il mio sogno, sin dalla tenera età.«Ragazzi buongiorno, siete pronti?» La voce di Marcello, professionista ballerino, rimbombò nella sala e ci alzammo tutti in contemporanea.
Eccola qui, la scarica di andrenalina che mi mandava in tilt in cervello.
Ci lasciammo guidare da lui e dai produttori, che presto ci portarono in studio.Il pubblico non c'era ancora, neanche i professori e Maria.
Era sempre così, il sabato, noi dovevamo entrare prima di tutti in modo da organizzare i posti e ricontrollare tutte le basi.
Il senso di soddisfazione che provavo era immenso, ogni qual volta che mi accomodavo al mio posto.
Biondo era il capitano della nostra squadra, io ero seduta al terzo banco in seconda fila, al fianco di Nicole. Il posto accanto a me era libero, perché qualche settimana fa fu eliminato Nicholas, un ballerino.La vocina di Grace mi fece ritornare alla realtà, stava parlando con me?
«Cosa?» Chiesi spaesata, dato che non avevo sentito neanche una parola.
Lei rise e scosse la testa.
«Sei già in ansia? Stai muovendo la gamba facendo tremare tutto!» In quel momento mi accorsi della mia gamba che si agitava freneticamente.
«Mannaggia il cazzo» imprecai, provocando la risata della classe.
«La signora finezza si sta svegliando» affermò ironicamente Matteo, il quale era nell'altra squadra. Annuii divertita e scrollai le spalle, aspettando l'inizio.***
La puntata era iniziata da circa un'oretta, avevo già cantato uno dei miei inediti che parlava di un amore finito, come quasi tutte le mie canzoni. Erano piene di disprezzo ed a farmi notare questa cosa fu proprio Rudy, non appena finita la mia esibizione.
«Mi viene spesso da chiederti perché tutto questo odio?» chiese, passando due dita sul mento «Io sto apprezzando le tue canzoni ma vorrei vederti in qualcosa di diverso» continuò, lasciando in me un'aria consapevole «Hai una voce pazzesca, ti devi lasciare andare e ti devi divertire» Annuii pienamente d'accordo con il professore e, nonostante ciò, riuscii a prendere il punto contro Carmen.
Avevamo vinto la prima manche ma, fortunatamente, non c'erano eliminazioni quel giorno perché settimana scorsa eravamo stati puniti tutti per una marachella di Biondino.«Ragazzi» proferì la conduttrice. «Abbiamo avuto la richiesta per l'ammissione ad un banco» Maria attirò la nostra attenzione. «In molti lo conoscete già, facciamolo entrare..» mi concentrai verso l'entrata per capire chi fosse il nuovo arrivato, poi Maria si schiarì la voce. «Irama!»
Persi un battito.
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Tornerai da me. [ IRAMA ]
Fanfiction10.04.2017 - COMPLETA. BESTSCORE: #2 in fanfiction / #1 in Irama - Irama Plume. Mentre mi preoccupavo di dargli tutto l'amore del mondo, lui non si interessava nemmeno di dirmi "ti porto a prendere un gelato" nelle lunghe giornate in cui non mangi...