[ IRAMA ]
Da quando eravamo rientrati in hotel, non ci eravamo più neanche guardati. Drey era crollata da circa un'ora, così come i miei altri due compagni di stanza.
Tutti dormivano, tranne me. Ero sdraiato tra le coperte e non riuscivo a battere ciglio; avevo bisogno di parlarle, prima possibile.
Lei mi apparteneva da sempre, perché era diversa.Flashback.
«Drey era la ragazza più forte che avessi mai conosciuto, per non parlare di quanto fosse bella. Era l'unica a non accorgersi di essere speciale.
Era educata, sorridente e ti chiedeva scusa quando ti sfiorava per sbaglio o quando non conosceva la risposta a una domanda. Era sempre disposta ad aiutarti, anche se non ne aveva voglia o se era piena di impegni. Pensava più agli altri che a sè stessa.
Io rimasi colpito dal suo essere sempre così agitata; era esuberante, ansiosa, frenetica.
Se la lasciavi seduta in un posto, tre secondi dopo la ritrovavi arrampicata su un tronco. Se le facevi un complimento, arrossiva e scuoteva la testa. Non si è mai amata. Ma l'ho fatto io per entrambi» raccontai, rivolgendomi a Fede.
«Amico, tu l'ami e devi raggiungerla» aveva ragione.
Io non avevo mai smesso di amarla.Fine flashback.
***
[ DREY ]
Mi svegliai d'improvviso, guardandomi attorno spaesata. Non capivo neanch'io perché mi ero svegliata, non avevo fatto alcun tipo di sogno.
Passai una mano sul viso e scesi dal letto in modo più silenzioso possibile. Afferrai il mio cellulare e controllai l'ora: 5:30.
Sussultai entusiasta, tra poco ci sarebbe stata l'alba; il sonno era svanito, dunque presi una felpa dalla sedia ed uscii dalla camera con la lentezza di una lumaca, per non svegliare nessuno.
Avevo visto l'alba una sola volta in vita mia, perché ero solita a svegliarmi tardi.Raggiunsi l'uscita dell'hotel e, una volta fuori, decisi di andare ai giardinetti di fronte.
Mi accomodai su uno dei muretti e portai una sigaretta tra le labbra, tenendo lo sguardo fisso sul cielo.
Era ancora buio ma si potevano notare spiragli rosei tra le nuvole, era un vero e proprio spettacolo. Era quasi paragonabile alla magia.
Il sole non avrebbe mai smesso di sorgere, nonostante tutto.
Un nuovo giorno, magari uguale o forse no, ma era pur sempre uno nuovo.«Già sveglia?» Per poco non rischiavo un infarto; mi girai di scatto e mi trovai un Irama assonnato in piedi dietro di me; mi portai una mano sul cuore, prendendo un sospiro di sollievo.
«Mi hai spaventata»
Lui si sedette al mio fianco ed io lo guardai qualche secondo; i suoi occhi, con il colore bluastro presente ancora nel cielo, risultavano ancor più belli.
«Come mai qui?» Mi chiese, prendendo la mia sigaretta, lasciandomi ancora una volta a vuoto. Roteai gli occhi e gliela lasciai fumare.
«Non ho mai visto l'alba, se non una volta! Ero curiosa di vedere se fosse cambiato qualcosa»
«La tua prima alba è stata con me» sorrise.Flashback
«Dove andiamo?» Chiesi, lasciandomi trascinare verso la riva del mare. Io detestavo il mare ma Irama era capace di farmi amare qualsiasi cosa.
«Ti porto a vedere una cosa» prese a correre ed io fui costretta ad imitarlo dato che la sua mano era stretta alla mia.
Eravamo arrivati a riva, lui sistemò un telo sulla sabbia e si sedette, tenendo le gambe larghe in modo da farmi accomodare tra di esse.
Avevo la schiena poggiata sul suo petto ed il suo cuore mi rimbombava dentro, era sincronizzato con il mio.
«Guarda» sussurrò al mio orecchio, indicandomi lo sfondo del mare, così lo chiamavamo.
Una luce giallastra mista al roseo ed all'arancio, iniziò ad espandersi sul cielo; il sole stava sorgendo, pian piano, ed era un miscuglio di colori che mi lasciarono incantata.
«Ma che ore sono?» Non riuscivo a staccare gli occhi da tale meraviglia.
«Le 6:00» mi strinse al suo corpo «È la tua prima alba, vero?»
Io annuii alla sua domanda, distogliendo lo sguardo da essa e portandolo su di lui. Gli sorrisi, era illuminato da quel contrasto di luci ed era così puro.
«L'effetto che ti ha fatto questo spettacolo della natura, è lo stesso che mi fai tu ogni volta che mi guardi» concluse, posando le labbra sulle mie.Fine flashback.
«Drey, ti senti bene?»
[ IRAMA ]
Quando avevo detto della sua prima alba, il suo sguardo si era perso nel vuoto; stava ricordando? Ricordava ancora tutto?
La risvegliai dallo stato di trance e lei si concentrò a guardare la magia dei colori.Era sempre bellissima, si fomentava ancora per le cose più semplici. Mi avvicinai a lei, per poter guardare verso la direzione dei suoi occhi; stava osservando un albero di fronte, che sembrava aver avuto una passata di arcobaleno.
«Ira, guarda!» mi stava rivolgendo la parola di sua spontanea volontà, era un evento.
Guardai verso la direzione del suo dito e sorrisi, quando vidi due uccellini che sembravano essere usciti da un parrucchiere strano: erano illuminati di un arancione chiaro e pareva quasi una tinta per capelli.
Lei rise ed io mi lasciai contagiare quando uno dei due uccellini provò a pizzicare l'altro in segno d'affetto, ricevendo in cambio un'alata che parve uno schiaffo.
«Sembri te, quello bastardo» la provocai, trattenendo una risata. Lei si girò di scatto, gli occhioni sgranati che mi fissavano male.
«Ma non è vero!» quasi urlò, facendomi ridere.[ DREY ]
«Al massimo è il contrario!» risposi ovvia, tentando di reggere il suo sguardo cristallino. «Io non sono cattiva» brontolai, notando il suo sopracciglio destro solleversi «Aspetta, non che tu lo sia ma hey, non paragonarmi ad un uccellino bastardo perché..» le mie parole furono interrotte da qualcosa. Le labbra di Irama erano posate sulle mie ed io ero ancora immobile, incredula di ciò che stava accadendo. Senza staccarsi, mi guardò negli occhi e posò una mano dietro la mia nuca, come per darmi sicurezza.
E non avrei mai voluto baciare altre labbra che non fossero le sue.Prese a muoverle ed io mi lasciai andare; si erano cercate per fin troppo tempo.
Era riuscito a colmare i miei vuoti, ancora una volta.
Le nostre palpebre si calarono in contemporanea e nessuno dei due sembrava volersi allontanare; la sua lingua fece irruzione, costringendomi a schiudere la bocca.
Anch'esse si ritrovarono, si cercavano quasi esasperate.
Mi fece alzare senza staccarsi da me e mi fece indietreggiare, fino ad incontrare il tronco di un albero.
«Mi manchi» soffiò contro le mie labbra, premendo le dita sui miei fianchi.
-Anche tu.- pensai.Io sorrisi, la differenza d'altezza era così evidente che mi prese tra le braccia, facendomi legare le gambe al suo bacino.
Mi baciò ancora, questa volta con più passione, più foga, più tutto. Le mie dita finirono tra i suoi capelli scompigliati.
«Lo facevi sempre» mormorò riferendosi al gesto di poco prima; morse il mio labbro e lo tirò verso di sé, per poi lasciarlo poco dopo.
Io arrossii staccando le sue labbra dalle mie. Ero ancora tra le sue braccia ed ero imbarazzata.
«Mettimi giù»
«No, ora che ti ho ritrovata, non ti lascio più andare.» e mi baciò, ancora una volta.(...)
«E ti chiedo ancora scusa, era un periodo strano. Non capivo neanch'io cosa stava accadendo» avevamo finalmente intrapreso il discorso di ciò che era successo in passato, eravamo seduti per terra in balcone, dato che avevamo fatto rientro in stanza da circa mezz'ora.
«Io ti ho già perdonato tempo fa ma non mi fido ed ho paura» scrollai le spalle, tenendo lo sguardo rivolto verso le mie scarpe.
Lui si avvicinò a me e cinse le mie spalle con un braccio; posò due dita sotto il mio mento e mi costrinse ad alzare il viso verso il suo.
«Non ho mai smesso di amarti, Drey. Mai lo farò. Ti dimostrerò che sono qua e ci sarò per il resto della vita. Ti fiderai ancora di me.» fu convincente.
«Il bacio di prima dimenticalo! Dovrai conquistarmi come hai fatto la prima volta» canzonai, osservando la sua espressione allibita. Sbuffò divertito e si arrese alle mie parole, posando un bacio sulla punta del mio naso.
«Certe cose non cambiano mai.» concluse, rivolgendomi un sorriso.
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Tornerai da me. [ IRAMA ]
Fanfiction10.04.2017 - COMPLETA. BESTSCORE: #2 in fanfiction / #1 in Irama - Irama Plume. Mentre mi preoccupavo di dargli tutto l'amore del mondo, lui non si interessava nemmeno di dirmi "ti porto a prendere un gelato" nelle lunghe giornate in cui non mangi...