Sixteen.

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«State attente, non fate danni e chiamami quando puoi»  disse mia nonna, stringendo me e Nicole in un abbraccio.
Mi si contraeva il cuore ogni volta che la salutavo per tornare a Roma, senza di lei mi sentivo persa.
In questi giorni tenerla vicina mi aveva fatto tornare ad un età bambina, tra coccole e dolci ero tornata a quando avevo 10 anni.
Lei e Nicole mi erano state accanto nei momenti no, scoppiavo spesso in un pianto isterico che mi rendeva particolarmente vulnerabile; quella situazione mi aveva provocato sbalzi di umore e nella mia testa continuavano a farsi vive le parole di Giulia, la presunta fidanzata del castano.
La mia migliore amica aveva fatto di tutto per farmi distrarre, assieme a mia nonna avevano tentato di farmi risalire l'umore; spesso fingevo di star bene, giusto per non vederle cadere con me.
Ci sono state tante cose nella mia vita che mi hanno fatto star male, male di brutto. Ma ora non sapevo nulla; ero in un punto in cui non si sapeva dove iniziava il bene e dove finiva il male.
Non provavo emozioni, ero indifferente a tutto ed era così brutto restare in bilico tra le mancanze e i dubbi.
Avevo lo stomaco lacerato ed il cuore a pezzi eppure non riuscivo ancora a capire il motivo per il quale io ero ancora lì.
«Non fare così, meriti di meglio, a nonna.» la voce di quest'ultima mi riscosse dai miei pensieri, curvai le labbra in un lieve sorriso e la strinsi in un ultimo abbraccio.
«Ti voglio bene, nonna.»  sussurrai prima di essere stretta tra le sue braccia, quasi da farmi mancare il fiato.
«Vi guardo sempre, tifo per voi»  concluse, rivolgendo un sorriso a me ed alla mia migliore amica.
Il rumore assordante del treno ci costrinse ad interrompere quel momento, era arrivato e stavano lasciando i vagoni i passeggeri precedenti.
Salutai con la mano la donna che, con un sorriso stampato in volto, ricambiava.
Si ritornava tra i banchi ed ero felice di poter ricominciare a studiare, l'unico tormento era Irama; cosa avrei fatto? Come avrei reagito?

Io e Nicole prendemmo posto nel vagone centrale e, prontamente, posò una mano sulla mia spalla come per darmi conforto.
Sospirai e, dopo aver messo una cuffia ciascuno, poggiai il capo sulla sua spalla.

***

«Roma dolce Roma!»  esclamò Nicole, con fare estremamente teatrale; mi lasciai sfuggire una risata divertita e scossi la testa, trascinando la valigia dietro di me.
Il treno era arrivato a destinazione da circa dieci minuti ed io e la giovane non avevamo ostentato un secondo, ci eravamo catapultate fuori dalla carrozza tranviaria respirando l'aria pulita e fresca della capitale.
«BITCHES»  un urlo ci costrinse a voltarci e, alle nostre spalle, Emma e Lauren ci stavano richiamando agitando le braccia.
Presero a correre verso di noi e ci trovammo schiacciate contro il pavimento, in un abbraccio decisamente irruento che ci fece scoppiare in una fragorosa risata.
I passanti ci guardavano sconcertati, avranno sicuramente pensato che fossimo quattro pazze in perdita del senno.
«Come state?»  chiese la ballerina, sollevandosi. La imitai ed aiutammo Emma e Nicole a riprendere l'equilibrio.
«Tutto okay, tu? Anzi, voi?»  domandai, rivolgendo lo sguardo alle due che annuirono in risposta.
D'un tratto Emma aggrottò la fronte e si avvicinò a me, posando l'indice poco sotto il mio occhio; tirò verso il basso la lima inferiore e mi guardò con un'espressione interrogativa.
«Tu hai pianto»  dedusse, incrociando le braccia al petto.
Sbuffai passandomi una mano tra i capelli e, trascinata dalle due e affiancata da Nicole, mi costrinsero ad entrare in un bar tranquillo per poter parlare davanti ad un frullato.

***

«Ma chi è questa..come si dice?»  chiese Lau, incredula da ciò che avevo raccontato.
«Si dice stronza»  la aiutò Nicole, posando una mano sulla spalla della ballerina.
«Yes, stronza!»  continuò ella, portando lo sguardo su di me.
Scrollai le spalle, tentando di ricordare chi fosse e, soprattutto, se l'avessi mai vista.
Sussultai silenziosamente quando, vagamente, un ricordo si fece spazio nella mia mente.

Tornerai da me. [ IRAMA ]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora