Twenty-two.

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[ IRAMA ]

Quel messaggio mi aveva raggelato il sangue, una scossa di brividi aveva attraversato la mia colonna vertebrale e percepivo i miei muscoli paralizzati ed impotenti.
Lori deglutì, passandosi nervosamente una mano sul viso, più e più volte.
Come potevano due genitori volere il male della propria figlia? Era una cosa quasi irreale, una cosa assurda.
Non potevo starmene con le mani in mano, io dovevo fermare quella situazione, sarebbero dovuti passare sul mio corpo morto prima di toccare Drey.
«Magari vogliono solo spaventarti, non le faranno del male.» il tono assente del ragazzo, mi fece tornare alla realtà lasciandomi sfuggire dai miei pensieri.
Scossi la testa, convinto che sarei andato incontro a qualcuno dei loro ricatti; i genitori della mora erano convinti che, in questa strada artistica, aveva influito la mia presenza. Avevano sempre detto che io non ero la persona adatta a lei, perché non avevo frequentato l'università, perché ero tatuato, perché non indossavo abiti eleganti, perché ero troppo ignorante per far parte della loro famiglia.

Flashback.

«Che cazzo ci fate voi qua?» sputò Drey, alzandosi dal divano quasi volesse andare contro le due figure, le quali erano immobili al centro del salotto.
La nonna apparve alle loro spalle, chiedendo scusa alla mora con lo sguardo.
Lei mi aveva raccontato che, con i suoi, non aveva un buon rapporto e stessa cosa sua nonna; non si parlavano da quando Drey aveva 16 anni.
«I termini, signorina» il tono distaccato ed altezzoso della donna, innervosì la giovane e lo notai guardando i suoi occhi: si erano improvvisamente spenti, avevano smesso di brillare. Sembravano due buchi neri, pozzi senza fondo.
«Siamo venuti per portarti con noi, in Germania. Abbiamo saputo di te e..questo ragazzino. Del tuo provino a quel talent, XFactor. Stai perdendo i senni, Audrey» fu suo padre a parlare. «E siamo estremamente convinti che sia proprio colpa di questo, che si crede anche un cantante» mi guardò con aria di disprezzo.
Mi alzai di scatto a quelle parole e la mano di Drey strinse la mia; quei due avevano bisogno di una lezione.
«Voi non comandate più un cazzo, sono padrona della mia vita» urlò la giovane, con la voce strozzata per le lacrime trattenute.
Il padre si avvicinò furioso a noi e strattonò, con troppa forza, la ragazza strappandola via dal mio corpo; quest'ultima scoppiò in lacrime ed io mi sentivo impotente, ma non avrei assistito un secondo di più a quella scena.
Quando il padre sollevò la mano pronto a tirarle una sberla, non ci pensai due volte a gettarmi verso di loro, bloccando il suo polso con le mani.
Riuscii a portar via Drey da loro e, dopo averla messa dietro di me, indietreggiammo in contemporanea.
Afferrai il cellulare dalla tasca posteriore dei jeans e posai lo sguardo sui due che ci guardavano con aria di sfida. «Sto per chiamare la polizia» soffiai deciso, vedendoli sbarrare gli occhi.
«Non finisce qui» mormorò la madre, sparendo dalla nostra vista.

Fine flashback.

***

[ DREY ]

La chiamata di Fil mi aveva messo decisamente di buon umore, nonostante il mio odio verso chi interrompeva il mio sonno.
Avevo udito anche la voce di Lori, il quale era sempre stato un nostro fan scatenato; diceva di vedere in noi una sorta di contrasto che ci rendeva speciali.
Ne avevamo passate tante: c'erano state bugie, incomprensioni, instabilità di coppia.
Ma ogni volta che provavamo a restare distanti, era come se ci fosse uno strano filo invisibile che non ci permettesse di andar via; sentire un vuoto dentro senza riuscire a colmarlo, era questa la sensazione che avevo provato.
Irama era una sorta di luce nel buio più totale; sembrava banale dire una cosa simile, ma era la realtà dei fatti.
Non avrei mai pensato che una persona come lui potesse essere capace di racimolare tutti i miei pezzi fino a ricomporre ogni parte di me e del mio essere.
Non avrei mai pensato che una come me, potesse essere in grado di gettar via la maschera di colui che si mostrava sempre stronzo e diffidente.
Non avrei mai pensato che noi fossimo stati in grado di amarci e comprenderci a vicenda.

Tornerai da me. [ IRAMA ]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora