«Sono qui perché sono reputata un peso».
Mentre dico queste parole con spavalderia, dentro soffro.
Sento un masso che occupa tutto il mio petto, e dei nodi alla gola.
Ma ormai sono di routine.«Un peso per chi?» mi chiede Zoe.
Sento di poter parlare con lei. I suoi occhi mostrano innocenza, sicurezza e lealtà.
Alla fine a me non può che fare bene parlare.
«Per mia madre e il suo compagno, sono sempre stata un ostacolo per loro. Ora invece sono liberi.»
Pronuncio queste parole con un po' d'amaro in bocca.
«Ma almeno solo libera anch'io, e poi alla fine mi hanno fatto un favore» provo ad alleggerire la tensione che si era andata a creare.
Zoe mi guarda con un sguardo triste.
« E tu invece cara compagna di camera?» continuo io.
« I miei genitori sono degli accompagnatori di volo, quindi viaggiano molto. E dato che ogni volta stavo sola a casa, hanno deciso di mettermi in questo posticino.» da come racconta tutto, sembra triste. Si vede che vuole bene ai suoi genitori.
Una campanella suona, segno che è ora di scendere per andare a cenare.
Uscite dalla porta noto che il corridoio è colmo di ragazzi di ogni età: dai bambini sui sei anni, a quelli quasi maggiorenni.
Quando sia io che Zoe arriviamo alla mensa, mi chiede se ho voglia di sedermi al tavolo con i suoi amici.
Ovviamente accetto.
Prendiamo la cena: un po' di pasta al ragù con un misto di verdure per contorno.
Quando mi siedo al tavolo, mi fissano tutti.
Di fronte ho due ragazzi, e forse uno è Kendall.
"Forse? Come puoi non ricordarti già il suo viso?!"
Non è che l'ho visto benissimo...
" Certo come no, e che tu hai la memoria più corta di quella di Dory"
Basta fare la drammatica.
«Ciao Alma» Mi saluta con molto entusiasmo colui che dovrebbe essere (in teoria) Kendal.
«Ciao...Kendal (?)» ti prego, basta figure di mer...
"ALMA!"
Cacca, volevo dire cacca.
Lui annuisce sorridente, e io sospiro sollevata.
«Io sono Henrik» si presenta il ragazzo accanto a Kendal.
Ha un accento molto particolare, sarà un altro straniero.
Henrik ha i capelli di un castano dorato, gli occhi verdi e ha la pelle molto bianca.
Niente male, se non fosse una mozzarellina con una struttura anatomica umana.
«Piacere» rispondo al ragazzo straniero « Di dove sei» continuo curiosa.
«Oslo».
«Ahh bello...aspetta..si trova in Europa giusto?»
"Ma si spariamo continenti a casaccio. Tu non sai nemmeno di dove stai di casa"
Esagerata!
«Si esatto, in Norvegia per la precisione». Pronuncia tutto ciò con la sua R strana e con un sorriso che fa sciogliere..
Iniziamo la cena, e nel frattempo ci scambiamo qualche chiacchera.
«Allora gli insegnanti come sono?»
Ho una paura boia di trovarmi di fronte professori severi come quelli dei film.Quelli che al posto della colonna vertebrale hanno un manico di scuola e concentrano la loro vita solo sullo studio.
« Ah tranquilla non sono malissimo» mi rassicura Zoe vedendo il mio volto un po' in allerta.
« Certi professori sono simpatici altri...non proprio.»
«L'importante è non mettersi nei guai con la signorina Wolk»interviene Kendal, e non appena pronuncia queste parole, tutti e tre ridacchiano.
«Ok...» ricorda Alma: mai farsi notare da questi tipi di professore, dovrai essere invisibile come l'aria.
Ad un tratto una ragazza si mette a sedere accanto a me.
Ha i capelli di un nero corvino e la sua pelle e bianca candita.
Sembra la moglie della famiglia Adams: Mortisia.
«Alma lei è Chloe» la presenta Zoe.
«Piacere» si presenta mentre si abbuffa.
Ah vederla così sembrava una ragazza un po' perfettina, ma in realtà è anche un po' goffa.
«Io sono Alma» mi sto presentando troppe volte oggi.
"Ti conviene metterti un cartello sulla fronte con scritto ' io sono Alma' così non lo ripeti 20 volte nell'arco di un giorno.
Sembrerei stupida dopo!
" Allora sarai naturale!"
Ah-ah rido.
«Scusami ma ho davvero fame e tra poco la cena finisce» si scusa Chloe imbarazzata.
«Tranquilla» ridacchio.
Neanche il tempo di dirlo che suona la campanella.
Mi sa che è ora di recarsi nella nostre camere.
Che la prima notte al collegio abbia inizio!
A.A.
Ciao a tutte❤
Sono molto soddisfatta dei risultati che stiamo ottenendo con la storia.Come sempre vi invito a lasciare una stellina e se vi va anche a commentare🌹
Un bacio❤😘
Raggi_di_sole
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Basta smettere di pensare
Teen FictionAlma è una ragazza di 16 anni che viene spedita in un collegio. Ci si può sentire liberi pur essendo circondati da mura? Per lei la libertà è tutt'altro da ciò che una ha in mente, è riuscire a sentirsi felici pur stando in un piccolo spazio, ma sop...