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Una volta dentro cerco un posto dove potermi sedere e appena lo noto la professoressa mi prende per le spalle avvicinandomi a lei.

Distanza donna, distanza.

Mi trascina contro la mia volontà davanti a tutta la classe, in modo da essere visibile a tutti gli studenti.

"Esagerata.."

Una cosa devi fare e non la fai. Taci.

«Allora signorina Lam..» interrompo subito la professoressa «Alma, mi chiamo Alma» odio essere chiamata per cognome, mi da sui nervi.

«D'accordo.. Allora ALMA» sottolinea il mio nome « di dov'è?»

«Toronto» rispondo.

Ma poi perché davanti a tutta la classe?

Sa esiste una cosa chiamata PRIVACY.

"Magari vuole che la classe ti conosca un po' "

E se io non volessi farmi conoscere?

« Bella Toronto, sono stata lì un paio di anni fa..»
okay... a me cosa dovrebbe importare?

«Comunque, Alma, ti piace la geografia»

«Si, non mi fa impazzire, ma è okay»

«Bene! Adesso puoi andare a posto.»

Sia lodato il cielo!!!

«Ci sono due posti liberi: o vicino ad Albert o Jack.»

Allora...Albert non mi ispira tanto..

In questo momento è l'unico della classe a svolgere degli esercizi.
E io non sono proprio un genio a scuola, quindi stando seduta vicino a lui mi sentirei più inutile di quanto già sia.

"VI PREGO AIUTATELA!"

Mi distrai così.

Jack invece.. si lui può andar bene.

Sta ridendo con altri ragazzi dietro di lui, in più ha un pearcing al sopracciglio. Io adoro i piercing!

"Si infatti non ne hai neanche uno"

Diciamo che la mia soglia del dolore è un po' alta...

Mi dirigo a colui che dovrebbe chiamarsi Jack e mi accomodo.

Lui smettè di conversare con i compagni dietro di sé e concentra la sua attenzione verso di me.

«Ma ciao...» iniziò a squadrarmi.

«Ciao...»

Mette abbastanza soggezione..

«Piacere Jack» porge la sua mano verso la mia direzione.

«Alma» rispondo senza però stringere la sua mano. Non né ho proprio voglia.

"Ma tu sei seria?! Non stringi la mano delle persone perché non ti va!"

All'inizio mi ispirava un sacco...Ma ora..boh.

Ad un tratto la porta si spalanca rilevando un individuo di mia conoscenza..

«Scusi il ritardo prof.»
«Non si preoccupi signorino Clark»

Distolgono lo sguardo dalla figura slanciata di mia conoscenza, concentrandomi sulle mie unghie.

Certo però che sono proprio brutte.
Dovrei togliermi il vizio di mangiarle.

«E tu che ci fai al mio posto»

Alzo gli occhi, ed eccolo in tutta la sua bellezza il ragazzo p-

«Ti ho fatto una domanda spiona» dice in tono brusco.

Basta smettere di pensareDove le storie prendono vita. Scoprilo ora