Sono le 6:30 del mattino. Ha circa quindici minuti che fisso la sveglia restando inerme.
Oggi è il giorno dedicato ai genitori, alla famiglia.
Mi alzo dal letto, stiracchiandomi come un gattino.
Poso il mio sguardo sul letto opposto al mio, dove dorme Zoe. La vedo dormire pacificamente. Deve essere veramente felice di rivedere i suoi genitori.
Non so se svegliarla o meno, ma la sveglia non è ancora suonata.
Forse è meglio lasciarla riposare ancora, sarà una lunga giornata per lei piena di emozioni.
Mi dirigo al bagno per darmi una rinfrescata al viso. Quando punto lo sguardo sullo specchio vedo i miei occhi contornati da occhiaie.
Ci vorrà un sacco di correttore qua.
Uscendo dal bagno la sveglia inizia a suonare. Zoe si copre la testa con il cuscino come a voler ovattare il suono metallico emesso dalla sveglia.
«Ehy Zoe, sicura di non volerti svegliare? Magari i tuoi genitori ci resterebbero male» detto questo la vedo alzarsi di colpa dal letto.
«Oddio è vero! Oggi arrivano!! Non ci credo» continua ad esultare in giro per la stanza saltando come un coniglietto.
«Sono sicura che gli piacerai un sacco Alma!» continua saltellando e cercando di farmi partecipare alla sua strana danza di felicità.
«Lo spero» rispondo soltanto.
«Dai andiamo ora! Loro arriveranno verso le 8:30! Abbiamo un'ora e mezza a disposizione» farnetica « Forza scendiamo a fare colazione» continua tirandomi per un braccio.
«Zoe sei impazzita, siamo in pigiama!» le urlo, ma a lei sembra non importare.
Per fortuna che il mio pigiama consiste in una felpona e dei pantaloni di tuta.
"In sostanza una barbona"
Ma buongiorno, sai non mi mancavi neanche un po'!
Una volta arrivate in mensa tutti gli occhi si puntano su noi due. Siamo arrivate correndo come pazze, è normale che non sia passato inosservato.
«Cavoli Alma, ma siamo in pigiama!»
Ma buongiorno fiorellino!
«Te lo avevo detto, ma non mi hai dato retta» le rispondo.
Ci dirigiamo al nostro tavolo dove i nostri amici ci guardano divertiti.
«Dormito bene ragazze» chiede Kendall sghignazzare.
«Sta zitto» rispondo abbastanza turbata.
Oggi non solo dell'umore di scherzare.
Sono sempre più convinta di essere bipolare.
Mi dirigo a prendere un vassoio, per poi metterci la mia colazione.
Nel mentre afferro una ciotola di cereali, qualcuno a me abbastanza conosciuto la prende portandola al suo vassoio.
«Ehy! L'ho preso prima io!» gli urlo addosso.
«Scusami spiona, ma era l'ultima ciotola di cereali» risponde con un sorriso da chi la avuta vinta.
In questo momento mi stanno salendo tantissime idee per uccidere una persona, iniziando a togliere quel sorrisino a Isak.
«Comunque carino il pigiama» dice prima di andare al suo tavolo, mettendo una manciata di cereali in bocca.
Lo odio.
"Oggi è la tua giornata no, direi"
Ma dai, davvero? Giuro che se non me l'avessi detto non ci sarei mai arrivata!
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Basta smettere di pensare
Teen FictionAlma è una ragazza di 16 anni che viene spedita in un collegio. Ci si può sentire liberi pur essendo circondati da mura? Per lei la libertà è tutt'altro da ciò che una ha in mente, è riuscire a sentirsi felici pur stando in un piccolo spazio, ma sop...