Il coach mise il fischietto alla bocca per poi produrre un suono molto acuto.
La partita è iniziata.
Le squadre pur essendo della stessa scuola si distinguevano da pettorine di colori diversi: bianco e verde.
Isak ha indosso la pettorina verde, che risalta i suoi occhi.
Dalla sua posizione penso sia un attaccante.
Ad un tratto vedo che butta a terra un avversario, in modo molto violento.
Chissà che dolore. Il ragazzo in questione è piegato al suolo dolorante.
«Vai così Clark!» lo incoraggia il coach.
Si che conoscevo il lacrosse, ma non pensavo fosse così violento.
Ad ogni modo, Isak riesce a buttare giù altri due ragazzi difendendo così la porta.
«STOP! Cambio» urlò ancora il coach.
Detto questo, vedo la squadra che, finora ha difeso ed attaccato, andare al posto degli avversari, ovvero coloro che dovranno riuscire a segnare.
Isak è il primo della fila.
«VIA!»
Ed ecco che incomincia a correre tenendo tra le mani la stecca con all'interno la pallina. Schiva il primo attaccante in modo formidabile ed anche il secondo, dopo di ché tira in direzione della porta la pallina, centrandola!
Oddio mi sembra di star guardando teen wolf , ma senza lupi mannari.
Quanto sarebbe bello se Isak fosse un lupo....
"Terra chiama Alma! Stai degenerando ragazza mia"
Posso sognare o mi è proibito anche quello?
Quando la partita finisce, con la vittoria della squadra di Isak, il coach si mette ad annunciare chi entrerà in squadra e chi starà in panchina.
«Dunque, alcuni di voi sono stati formidabili - lancia una occhiata a Isak, sicuramente sarà il suo preferito-
altri invece hanno fatto proprio schifo.»Si sentono delle risate provenire da qualche giocatore, che vengono immediatamente zittite dal coach.
«Il capitano sarà Isak e il cocapitano sarà Jack»
Un brusio di complimenti da parte di alcuni ragazzi, per i due fortunati, si diffuse nella palestra.
Dopo aver detto il nome di altri ragazzi a me sconosciuti che avevano passato la selezione, il coach si mise al centro del campo per avere l'attenzione di tutti.«Bene, ora passiamo alle cheerleader. Aspettiamo Miss Waths » disse.
Ci sedemmo tutti sugli spalti aspettando l'insegnante. I giocatori si radunarono dal lato opposto a me, mentre le ragazze più atletiche, sicuramente già cheerleader, si trovavano di fianco a me, ma sugli spalti più in alto.
Mentre altri gruppi di studenti vagabondavano per la palestra.
Io ero seduta sola soletta su una panchina a giocare col telefono, precedentemente nascosto all'interno della felpa.
Mentre stavo per completare il livello, un'ombra davanti a me mi distraette dalla mia vittoria, facendomi perdere.
C'ero quasi!
«Qualunque motivo tu abbia per venire qua, sappi che non mi interessa. Quindi vai via, mi hai fatto perdere la partita» risposi senza alzare il capo dal mio smartphone.Ma io dico, con che coraggio è venuto a distrarmi? Ero ferma su quel livello da una settimana!
"Mica è colpa sua se giochi da schifo.."
Ehi così mi offendi!
"Sai che novità"
Giuro che a volte penso di essere bipolare.
Ritornai con i piedi per terra quando il telefono mi venne strappato di mano.
«Ehi ridammelo!»
Isak, si trovava vicino a me, con il mio telefono tra le mani.
«Hai visto come ho giocato?» chiese troppo sicuro di sé.
«Si si, proprio bravo» risposi con disinteresse riprendendomi il telefono.
«Ti prego basta, troppo entusiasmo» disse ironicamente.
«Cosa dovrei dirti? Oh bravo sai prendere una palla in mano! Così ti va bene?»
Okay avrò esagerato, ma cosa avrei dovuto dirgli? Non voglio certo dargli soddisfazione... Dopo tutto mi ha fatto perdere.
"Uh cattiva la ragazza, mi piace"
Seriamente ho paura di essere bipolare...
«Una palla in mano? Eh sentiamo spiona tu cosa sapresti fare?»
«Tutte in campo» annuncia il coach.
«Vedrai»
Detto questo mi dirigo in campo, pronta a fare il meglio di me.
«Buongiorno signorine, per chi è nuova io sono Miss Waths, allenatrice delle cheerleader del George Nought.
Mettetevi in fila indiana ed una dopo l'altra fatemi vedere le vostre capacità ginniche»Ci posizionammo come ci era stato detto. Io ero l'ottava, e dietro di me c'erano alte quattro ragazze.
«Iniziate» annunciò successivamente.
La prima si esibì con una serie di flic flac e salti avanti e per finire una ruota senza mani.
Le successive si esibirono con esercizi tutti simili tra loro, alcune fecero solo flic flac e salti avanti e indietro; altre fecero vedere la loro elasticità con elementi quasi contorsionistici.
Quando fu il mio momento inizia con una verticale, da dove riuscì a portare i piedi alla testa. Quando poi scesi iniziai anch'io con i flic flac, per poi terminare con una rovesciata avanti senza mani.
Me la sono sempre cavata con la ginnastica. Da piccola l'ho sempre pratica anche se il mio fisico non è proprio quello di un atleta, ma sorvoliamo sui dettagli, l'importante è la passione che ci si mette per qualcosa a cui tieni.
Quando ebbero finito tutte mi accomodai in una panchina, ormai stremata.
Mi sembra di essere una fontana!
«Sei molto brava» una voce alle mie spalle mi fece spaventare.
«Oh, sei tu»
Questo ragazzo iniziava ed essere uno stress.
"Io trovo Isak mooooolto carino"
Ma davvero siamo la stessa persona?
«Già sono io, ora mi spieghi come tu non sia spezzata in due dopo ciò che hai fatto?»
«Sai esiste una parola chiamata "allenamenti" dovresti provarli prima o poi, almeno miglioreresti nel tuo sport» rispondo dandogli del filo da torcere.
È molto bravo in realtà, ma non posso lasciargli questa soddisfazione.
« Tutte qui, ora annunceremo chi ha passato le selezioni» annunciò il coach.
«Ora scusami ma devo andare»
A.A.
Ciao a tutti❤
Cosa ne pensate di Isak?
Se credete che la storia sarà una delle solite vi sbagliate di grosso.
Nei prossimi capitoli ci saranno parecchi colpi di scena, che spero apprezzerete.Detto questo vi invito a commentare e a lasciare una stellina se vi va.
Un bacio💋
Raggi_di_sole
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Basta smettere di pensare
Teen FictionAlma è una ragazza di 16 anni che viene spedita in un collegio. Ci si può sentire liberi pur essendo circondati da mura? Per lei la libertà è tutt'altro da ciò che una ha in mente, è riuscire a sentirsi felici pur stando in un piccolo spazio, ma sop...