six.

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Non so per quale motivo ma mi sentii tremendamente in colpa, non c'era un motivo, solo non volevo che le altre persone si sentissero male a causa mia.

Cercando di non farlo vedere, lentamente passai dietro di loro correndo verso l'ingresso, ovviamente ero molto bravo a dare nell'occhio.

Appunto, Frank si accorse della mia presenza e fece per venirmi in contro, prima che Ray gli prendesse il braccio bloccandolo; ma lui se lo scrollo di dosso con un gesto brusco continuando a camminare, io ero ormai fuori di casa.

Dopo un po' di corsa mi fermai, appoggiandomi ad un albero, esausto perché avevo davvero corso molto.

Vidi in lontananza il ragazzo avvicinarsi sempre di più a me, finché non riuscii ad incastrare lo sguardo nel suo.

"Gerard, quanto hai sentito della conversazione tra me e Ray?"

Chiese d'un fiato, con l'affanno, non credevo che mi avrebbe seguito fino a lì.
Alzai lievemente le spalle, dovevo decisamente fargli delle domande.

"Abbastanza, che vuol dire che solo tu puoi salvarmi?"

"Senti, se hai sentito quella cosa sui sentimenti, sappi che non è vero. Ray si fa tanti film mentali eh.."

Mormorò ridacchiando leggermente imbarazzato, potevo giurare di aver visto del rossore sulle sue guance. Non potevo negare che fosse una scena molto tenera.

"Di questo ne parleremo poi.. ora rispondi alla mia domanda. Come, e da cosa, puoi salvarmi solo tu?"

Sospirò passandosi una mano tra i capelli, cosa che era solito fare quando era evidentemente nervoso.

"Beh, vedi. Da come ha detto Mikey, noi due siamo tipo collegati, anche se non ho capito né il perché né come ma ne dovresti parlare con lui, io non sono autorizzato a dire nulla."

Annuì senza aggiungere parola, se non poteva dirmi nulla allora mi rimaneva solo di supplicare Mikey affinché me lo dica.
Mi voltai e feci quasi per andarmene, prima di girarmi nuovamente verso di lui e farfugliare.

"Ehm, ci vediamo stasera per dormire..si..a dopo."

Cercando di non rendere la situazione ancora più imbarazzante di quanto già fosse.

-

"Mikey, è importante, ti prego."

Stavo supplicando mio fratello da più o meno venti minuti, non cedeva mai, l'avevo istruito troppo bene.

"Gerard, c'è qualcosa di molto pericoloso in te che potrebbe distruggerti in un attimo, ma c'è chi riesce a calmarlo; quello è frank. Ma attento, come può essere la causa della tua salvezza, può essere la causa della tua distruzione."

Restai per qualche minuto a fissare il ragazzo di fronte a me, ripetendo e riflettendo sulle parole che aveva appena detto.

In quel momento fui molto più confuso di prima, a volte mio fratello era capace di mandarti in confusione solo guardandoti.

"Non capisco.. come potrebbe distruggermi?"

Vidi Mikey girare intorno alla scrivania, tornando a sedere sulla sedia in legno dietro questa, guardando per un tempo indeterminato il libro chiuso, sospirando prima di rispondermi.

"Devi stargli lontano e basta, ripeto. Vi ho visti, sai? E non voglio che inizi a pensare di provare chissà quale cosa nei confronti di quel ragazzo. Quindi, smettila di giocare Gerard, qui è una cosa più che seria."

Inutile dire che, come l'ultima volta, finii che non ascoltai le sue parole, annuii semplicemente e abbandonai quella stanza, per poi avviarmi verso il piano inferiore per cercare Frank, dovevo dirgli ciò che avevo saputo da mio fratello.

THE GHOST OF YOU.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora