Sentimenti o no, Mikey non doveva assolutamente saperlo. Anche se sapeva che avevo sempre avuto una tendenza verso il sesso maschile, e a lui non importava; ma non potevo averla proprio verso Frank, a quel punto gli sarebbe importato, eccome.
Ebbene sì, credevo di essermi preso una piccola infatuazione nei confronti di Frank.
Era sbagliato per svariati motivi: primo, perché mio fratello lo vietava. Secondo, ci conoscevamo da due settimane e passa, ma sono dettagli. Terzo, non potevo davvero mettermi a pensare a Frank in quel senso.
A parte che mi stavo facendo così tanti film mentali, era ovvio che lui non provava sul serio quello che provavo io. Forse era anche etero e magari mi faceva compagnia la notte solo per gentilezza e per non farmi urlare nel sonno infastidendolo.Pensai fosse meglio uscire, magari mi avrebbe fatto bene prendere un po' d'aria fresca.
Così, mi vestii molto velocemente e, assicurandomi che tutti dormissero, sgattaiolai fuori di casa. Non ricordo precisamente dove andai, forse semplicemente camminai a zonzo, senza alcuna meta precisa.
Mi sedetti in un bar ordinando una birra, avevo bisogno di sentirmi leggermente rilassato. La presi subito pagando e la portai subito alle labbra, bevendone un gran sorso.
Mi guardai in torno notando quanta poca gente ci fosse; qualche ragazzo che fra un po' a forza di limonare si scopava sul divanetto la propria ragazza, alcuni si ubriacavano, altri si drogavano. Chissà in che razza di bar ero finito. Ma in fin dei conti non m'importava, anche perché era l'unico nelle vicinanze.
Sentii qualcuno sedersi difronte a me e, annoiato e leggermente curioso, alzai la testa inclinando il capo."E tu sei?" Chiesi inarcando un sopracciglio, non mi andava di parlare molto con qualcuno, odiavo le persone in generale; okay forse tutte le persone e leggermente di meno Frank, ma tralasciamo.
Il ragazzo dinanzi a me alzó semplicemente le spalle, cacciando fuori un sacchetto.
"Mi serviva qualcuno con cui sballarmi e sinceramente sei l'unico interessante qui."
Scrutai attentamente il suo viso poi passai al sacchetto, non prometteva nulla di buono, ma se proprio volevo sentirmi leggero e non volevo pensare ai miei mille pensieri cos'ho da perdere? nulla."Ci sto." Annuii convinto, finendo d'un sorso la birra e seguendo il ragazzo fuori dal bar, sistemandomi il giubbotto di pelle che avevo addosso.
Devo ammettere che quel tipo mi faceva leggermente paura, era un po' più alto di me e molto più grosso.
Quest'ultimo fece un ghigno, cacciando delle cartine e appoggiandosi ad un muro iniziando a creare un filtro per la sigaretta.
Appena ebbe finito me ne passò una, la presi senza esitazione, portandomela tra le labbra e accendendola; feci poi un lungo tiro, trattenendo qualche secondo il fumo per poi farlo uscire disegnando una grande nuvola bianca.Mi sentivo leggermente meglio, finalmente non pensavo alla situazione a casa, al libro, a Mikey, a Ray, ne a Frank. In realtà non riuscivo proprio più a pensare a nulla.
Ero solo a metà sigaretta ma ero già andato, sentivo il magico effetto dell'erba annebbiarmi il cervello svuotandomelo da ogni mio pensiero, negativo o positivo che fosse.
La mia tranquillità fu interrotta da una vibrazione e successivamente uno squilla, arricciai il naso, spostando la sigaretta dalla mia bocca e prendendo il telefono dalla tasca.
C'erano una serie di messaggi e chiamate perse tutte dallo stesso destinatario.
-Perché Frank mi sta chiamando così tante volte? Ma sopratutto, come ha il mio numero.-
L'avrà penso da Mikey, pensai.
Lessi solo alcuni dei messaggi, tutto con lo stesso contenuto.
"Dove sei? bla bla. Torna a casa che è tardissimo bla bla bla, mi sto preoccupando."
E tutte queste cazzate qui, risi leggermente senza saperne il motivo.
Appoggiai le spalle al muro, infastidito nel leggere altri messaggi. Sbuffai, rispondendogli senza pensare nemmeno a quello che stavo facendo, ormai ero fatto."Senti, non rompermi più il cazzo, in questo momento mi sto sballando e non voglio essere disturbato da te."
Scrissi il tutto molto velocemente, non sono neanche sicuro di averlo mandato ma infondo speravo tanto di no. Finito di fumare, buttai la canna a terra schiacciandola con la punta della scarpa per farla spegnere definitivamente.
Salutai il tizio con un cenno del capo, portai le mani in tasca girandomi e incamminandomi proseguendo la mia strada verso il nulla.
Tornai a casa solo in tarda serata, forse era anche oltre l'una del mattino, non so con certezza perché non avevo prestato attenzione all'orario, e neanche mi importava un gran che.
Quando mi trovai davanti casa, aprii lentamente la porta, nel buio non vedevo un gran che ma per fortuna non trovai nessuno sveglio, o almeno così pensavo.
Avanzai per raggiungere le scale, finché non sbattei contro qualcosa, o meglio qualcuno, o meglio un esemplare di Mikey incazzato con le braccia incrociate e col peso poggiato su una gamba -avevo pensato che in quella posa sembrasse così gay, aiuto.-"Ehm, ciao Mikey, come stai? Io benissimo, anche se sono molto stanco quindi...buonanotte." Dissi evasivo, cercando di filarmela.
"Fermo dove sei." Disse fermamente guardandomi con un sopracciglio inarcato, sospirando. "Dove sei stato finora?" Spostai lo sguardo sul pavimento alzando lievemente le spalle. "Va da Frank, era preoccupato. E non ha fatto altro che restar in camera sua oggi."
Alzai lo sguardo sul minore inclinando leggermente la testa, era preoccupato per me, davvero.Annuii semplicemente, superandolo e salendo in fretta le scale arrivando davanti alla sua stanza. Aprii appena la porta, solo per vedere se era sveglio oppure no. Mi morsi il labbro inferiore nel vederlo così. Appoggiato al muro con le gambe tirate al petto e la testa su di esse, a fissare il vuoto. Sembrava così fragile in quel momento. "Posso entrare?" Sussurrai pianissimo come per paura di disturbare la sua quiete. Alzò lo sguardo puntandolo nel mio, mi accorsi solo in quel momento che aveva gli occhi lievemente rossi e lucidi. Mi sentii così in colpa e così male, quando lo vidi annuire aprii di più la porta per permettermi di entrare nella sua stanza; non c'ero mai stato prima di allora, non era assai diversa dalla mia.
Feci tutto con molta calma e cautela, mi avvicinai a lui piano e mi sedetti lentamente di fianco a lui, poggiando la schiena contro il muro e abbassando la testa per guardarlo in viso. Stavo cercando di elaborare qualche buona frase per iniziare a parlare e spiegargli tutto ma avevo le parole bloccate in gola.
Fu lui il primo a rompere il silenzio.
"Che cosa vuoi?" Chiese in un sussurro quasi intimidito, come se avesse paura di come gli avrei risposto. "Ecco, scusami se ti sei preoccupato. Non volevo, ma pensavo che alla fine non vi sarebbe importato molto se fossi sparito." Mormorai, va bene forse non ero molto rassicurante o altro ma non ero mai stato bravo in queste cose, e non lo sono tutt'ora."E invece a me importa. A me cambia se tu ci sei o no. E se sparissi mi importerebbe, anche tanto, perché non riesci mai a capire queste cose." Continuava a non guardarmi, cercai di farlo io ma aveva appoggiato la fronte sulle proprie ginocchia rivolgendo lo sguardo verso il basso, come a nascondersi.
Allungai una mano verso la sua schiena accarezzandogliela piano, sfiorandola, come se fosse un cristallo che poteva infrangersi con un movimento sbagliato.
"Lasciami stare, Gerard.." Ora alla sua voce era più spezzata, lo sentivo piangere; no, non volevo che piangesse per me, per colpa mia, perché sono solo un idiota."Frank..ascoltami." Mi misi difronte a lui, poggiando due dita sotto il suo mento per fargli alzare il viso, e puntai i miei occhi nei suoi. Portai successivamente una mano sulla sua guancia, asciugandogli col pollice delle lacrime che erano scese. "Scusami se ho fatto qualcosa che ha potuto feriti, non ero in me prima, avevo fumato e bevuto molto quindi..scusami se sono un coglione. S-Scusami se credo di provare qualcosa per te."
Mi aspettavo che Frank sarebbe scoppiato a ridermi in faccia, o che peggio mi avrebbe preso in giro o ancora peggio non mi avrebbe più parlato perché magari i ragazzi a cui piacevano altri ragazzi, gli facevano schifo.
Non mi sarei mai aspettato quello che successe.
Vidi Frank scattare in avanti verso di me, prendendomi il viso tra le mani e poggiando le labbra sulle mie.
Era una sensazione stupenda, paradisiaca, e non sto esagerando. Il sapore delle sue labbra, il loro calore e la loro morbidezza. Così piccole e rosse, così perfette. Lui era perfetto.1474 parole.
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sono ancora qui yeee.
no ok. a parte che avevo ispirazione ma non sapevo come iniziare il capitolo quindi c'ho messo una settimana.
la parte di gee mezzo drogato me l'ha consigliata Cris_Che_annuisce
un saluto a te.
più più sto scrivendo delle bozze di alcune storie perché boh avevo idee.
ily e grazie per sopportarmi. -^-
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THE GHOST OF YOU.
FanfictionShip: Frerard -Frank Iero x Gerard Way- (Gerard! Top) [30.01.18 ┊ 03.05.18]