CAPITOLO 11

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Ragazze/i per favore leggete l' angolo autrice .

ALEXANDER PVD

Amo farla arrabbiare, è una cosa che mi fa godere in una maniera inaudita.

In vita mia ho sempre comandato, ho impartito ordini a destra e a manca ai miei uomini, tutti mi portano rispetto, io sono il figlio di Antonin Smirnov, il più importante dei mafiosi russi e nessuno oserebbe mai sfidarmi.

Da tempo mio padre ha lasciato tutto a me e questo mi consente di gestire gli affari a mio piacimento.

Ho il controllo intero di tutta la Russia ed i traffici di droga a livello mondiale passano sempre sotto le mie mani.

Le donne stravedono per me, perché sono un uomo affascinante e ricco, al contrario di altri panzoni di mafiosi.

Nessuno osa contestarmi, perché chi mi manca di rispetto muore.

E poi c'è è lei... Lei è così bella, è un fiore.

Con quel suo caratterino ogni qual volta pronto a sfidarmi e a ribattere ogni decisione che prendo.

Lei che è così piccola e bella, eppure da quando è entrata nella mia vita è riuscita a stravolgerla.

Lei che è diventata il mio tutto, il mio respiro, la mia aria, il mio cure.

E poi ha quegli occhioni color smeraldo, così verdi da perdermici dentro e spesso tanto profondi da farmi distogliere lo sguardo.

La amo, lei è la mia metà e non la lascerò mai andare via, mai, anche se so questo la porterà ad odiarmi.

Tutti questi pensieri mi hanno fatto compagnia mentre guidavo verso la mia azienda , situata nel centro di Mosca.

Perché sì, ormai se mi incanto a pensare è sempre perché penso a lei.

Stamane devo concludere un affare che mi sarà di vitale importanza per tenere legata a me questa piccola peste.

Mi accomodo sulla poltrona e poggio la mia ventiquattro ore sulla scrivania.

Inizio a firmare gli ultimi contratti fin quando non sento bussare alla porta. Deve essere Borimir Ivanov , un mio carissimo socio.

" Buongiorno Borimir" Lo saluto mentre varca l' ingresso del mio ufficio.

" Ehi, Alexander, come stai?" Domanda .

" Tutto bene, tu?"

" Ottimo, qui gli affari vanno a gonfie vele" Risponde soddisfatto.

Compongo il numero della mia segretaria e le ordino un amaro per me e uno per Borimir.

" Mi hai risolto il problema che ti ho detto di risolvere?" Domando diretto.

Lui mi guarda un momento smarrito, cazzo lo sapevo quegli stronzi avranno preceduto le mie mosse, tutta colpa di quella peste che mi ha fatto perdere tempo in aereoporto.

Dovrei darle una bella punizione, però l' unica cosa che mi va di fare quando mi è vicina è fare l' amore.

" Alexander ci sono dei problemi, ho ordinato a tutti gli uomini di chiudere le frontiere verso la Russia e di depistare i voli, però qui c'è un problema. Potrebbero farne una questione di onore, tu l' hai rapita e potrebbero coinvolgere gli altri leader mafiosi europei." Spiega.

" Cazzo!" Urlo sbattendo le mani sulla scrivania.

Non me la porteranno via, a costo di ammazzarli e chiuderla in una stanza senza farle mettere piede fuori.

Lei è mia, MIA.

" Tu fallo fuori, al resto ci penserò io , non ti preoccupare, però ti avverto, se sgarri stavolta pagherai con la vita, ricorda chi è che comanda" Avverto.

Non Puoi SfuggirmiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora