CAPITOLO 43

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Esmeralda pvd
Le mani mi tremano e mi manca l' aria mentre la presa ferrea che l' uomo il cui volto mi è ignoto esercita su di me blocca ogni mio movimento. Non so bene quali siano le intenzioni di questi soggetti loschi, ma sono terrorizzata per l' incolumità del mio bambino. Ho paura che , facendo del male a me, possa accadere qualcosa alla creatura che porto in grembo.

Il guanto nero dell' uomo che mi tiene immobile si posa con poco garbo sulla mia bocca, smorzando l' urlo di disperazione che stavo per liberare.
" Zitta , troia! Adesso tuo marito la pagherà per averci preso per il culo" Afferma l' uomo alle mie spalle, mentre gli altri uomini incappucciati non emettono fiato.

Questa situazione sembra surreale! Non so bene a cosa si stia riferendo,però temo di essermi cacciata in un guaio veramente grande. Alexander deve essere in conflitto con questi uomini e quando c' è di mezzo la mafia è sempre un problema.

Provo a parlare ed il tizio, che deve essersene accorto, mi consente di farlo
" Non mi occupo degli affari di Alex, non so nemmeno di cosa lei stia parlando,mi lasci andare, io non c' entrò nulla" Ammetto sincera
" Ed è qui che ti sbagli Esmeralda, sei tu la causa di tutto questo delirio. È colpa tua se la situazione è così tesa, per cui con te prenderemo due piccioni con una fava. Con te in pugno da un lato feriremo il tuo caro paparino che ti aveva promessa in sposa ad un altro uomo e , dall' altro, colpiremo Alexander, perché tutti sappiamo che il tuo maritino è innamorato pazzo di te. Non ti sembra un' ottima mossa,Esmeralda?" Prosegue il tipo enfatizzando sul mio nome. La mia testa non è riuscita a registrare tutte queste informazioni, però una cosa l' ho capita: sono passata dalla padella alla brace.
Alex, dove sei?

Sarei solo dovuta allontanarmi da quella realtà tossica con il mio bambino ed ora mi ritrova nelle mani di delinquenti che vogliono farmi del male. Inorridisco, inoltre, non appena constato che da qui non passa nessuno. Questi bastardi mi hanno bloccata in un luogo che sembra essere abbandonato ed io non so cosa fare.

Piango come una disperata mentre due uomini mi trascinano verso non so dove, facendomi rimpiangere la mia famiglia , però, proprio nel momento in cui le mie speranze sembrano frantumarsi , il mio lui arriva.

" Lasciala immediatamente!" Urla con tono autoritario una voce a me troppo nota

Gli occhi di Alex fiammeggiano mentre scruta attentamente il mio volto ormai rigato dalle lacrime. Il colore dei suoi occhi ha appena assunto una tonalità ghiaccio , vitrea, impenetrabile, quella che si addice all' Alex calcolatore e spietatato, ben lontano dall' Alex passionale ed innamorato.

Le gambe mi tremano , non appena i suoi occhi si incatenano ai miei condannandomi. È furente, incazzatissimo. E si vede ad un miglio di distanza. È arrabbiato con me perché sono scappata, con il tizio che mi stava rapendo perché mi ha fatto del male e , come se non bastasse, è follemente geloso. Lo capisco da come i suoi occhi hanno puntato folli il braccio dell' uomo stetto intorno alla mia vita.

Alex avanza come impazzito verso di noi, incurante delle pistole che gli vengono puntate addosso.

" Non ti muovere o sparo" Lo minaccia il tizio

Vorrei urlargli di fare quanto detto dall' uomo, però le parole mi si spezzano in gola. Alex non sembra essere intimorito , anzi ,ostenta sicurezza gonfiando il petto , mentre le sue labbra s' incurvano in un sorrisino malizioso.

" Non lo ripeterò due volte: o togli le tue luride mani dal corpo di mia moglie o vengo lì e ti sbudello" Minnaccia prima di scagliarsi come una furia verso di noi.

Mi strappa letteralmente dalla morsa dolorosa di quell' uomo , stringendomi fra le sue braccia possenti e solo ora percepisco il suo nervosismo. I suoi muscoli sono tesissimi, fino all' ultima fibra, mentre mi tocca convulsamente come ad accertarsi che io sia lì, con lui.

Da quel momento in poi avviene il delirio

" Mi credevi davvero così idiota?" Domanda Alex sarcastico rivolgendosi all' uomo mentre i suo esercito fa capolino , dando il via ad una sparatoria.

In un brevissimo frangente mio marito mi solleva il viso bagnato dalle lacrime, posandovi le mani a coppa, per poi baciarmi a stampo, con un' energia impressionante.

" Io e te faremo i conti a casa!" Mi comunica perentorio, con uno sguardo che mi fa tremare.

Poi s' immette anche lui nella sparatoria, mentre attimi di terrore si susseguono.

Non sento nemmeno le urla che mi arrivano ovattate

" Esmeralda, corri! Scappa via!" Mi urla Alex, però io non lo ascolto, sono come bloccata . Vedo la canna di una pistola puntata in mia direzione e non faccio in tempo a muovermi che il corpo di Alex mi travolge , proteggendomi con il suo ed incassando il colpo. Finiamo a terra con un tonfo, in mare di sangue , il suo sangue

Angoletto autrice
Ciaooo, nuovo capitolo per voi! Il prossimo sarà l' ultimo... fatemi sapere cosa ne pensate, aspetto tante stelline e tanti commenti.

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