CAPITOLO 44

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Esmeralda pvd
È stato tutto inutile, non c' è stato nulla da fare. Nonostante il susseguirsi di spari e rumori assordanti, in un battito di ciglia tutto si è assopito. La scena si è come cristallizzata mentre, con il corpo tremante, ho tentato di spostare quello di mio marito.

Il silenzio ci ha avvolto padrone, congelando lo strazio della perdita di vite umane. Ma la mafia è questa ed ora ne ho assaggiato gli effetti sulla mia pelle.

Il mal di schiena mi ha perseguitato , il dolore causato dalla violenta caduta ha inficiato i miei movimenti, però nulla è paragonabile al mio malessere psicologico.

Il mio bambino sta bene, è ancora dentro il mio ventre, cresce sano ed in forze, però una parte di me si è dissolta.

È difficile trovare le parole adatte a descrivere delle situazioni così surreali. Delle volte pensiamo di essere intoccabili, eludendo la nostra fragilità costitutiva. Già, nessuno è eterno, siamo tutti un perfetto assemblaggio di carne ed ossa.

Ci son dei momenti che non si dimenticano, situazioni , luoghi e ricordi che ti marchiano a vita. Alcuni sono belli , altri terribilmente brutti e ieri , mio malgrado, ne ho vissuto uno di questi.

" È stato tutto inutile" ha comunicato con sguardo rassegnato il chirurgo di turno. Il suo cuore non batte più.

Tutto inutile , la corsa in ospedale, l' angoscia e le mani tremolanti.

Tutto inutile.

Forse anche il nostro legame lo è stato? Tutti i momenti trascorsi insiemi lo sono? La smania di potergli mostrare il mio bambino?

È stato davvero tutto inutile?

È vero, lui era cattivo e nelle storie popolari i cattivi escono di scena, sottolineando il trionfo del bene sul male. Eppure spesso non si rammenta che anche i cattivi possono essere buoni con le persone che amano. È lui , con me, lo è stato

Il nostro rapporto è stato come salire su una giostra, un tripudio di sensazioni diverse. Le liti non sono mai mancate, fomentate dalla mia innocenza di qualche anno fa, però il nostro legame ha vinto su tutto.

È stato il filo conduttore di tutta una vita, la certezza nell' incertezza ed ora , dovermene privare così è troppo triste.

Lui non c' è più, o forse sì ed io non lo vedo. Lui mi ha lasciata intraprendere da sola l' arduo compito di diventare madre. Il mio bambino ne avrebbe avuto tanto bisogno, avrebbe voluto conoscerlo. Sarebbe stato unico, tutto meravigliosamente naturale . Lo avrebbe stretto tra le sue braccia , lo avrebbe protetto da un mondo marcio, insieme avrebbero fatto lunghe passeggiate, sarebbe diventato il suo campione, il figlio mai avuto.

Nulla di questo succederà , in questo silenzio che lascia spazio al dolore. Sarà così solo nei miei remoti sogni, conditi dall' illusione di una parvenza di realtà.

A mio figlio mancherà il suo eroe , quel rifugio sicuro ed a me... beh , a me mancherà la certezza.

Eppure niente, niente di questo potrà essere mai superato, certe cose non passano mai. Le persone , quando sono importati, non passano mai. Ci si può rassegnare, però inutile fingere che va tutto bene quando niente va come deve.

Mentre le lacrime mi solcano il viso stanco , tutti i ricordi scivolano via e fanno male , tanto male.

Angoletto autrice.
Ei ragazze , come state? Il capitolo è amaro, però doveva andare così. Nel mondo della mafia le cose funzionano in questo modo, per cui, come dice Esmeralda, non ha mai senso fingere il contrario. Io vi aspetto per l' epilogo, spero di non avervi deluse.
Baci🥰

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