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>>sono stato sedotto<<
Scappò via dallo sguardo del grigio, rifugiandosi dentro la sua stanza.
🌒🌓🌖
"Louise!" Urlò Jungkook scendendo le scale due gradini alla volta, rischiando di inciampare e finire di sotto.
"Louuuuuise!" Continuò insistente, chiamando la donna che più preferiva al mondo.
Non aveva resistito a non fumare quella mattina, di conseguenza si ritrovò a girare per casa con la sua sigaretta aromatizzata alla menta stretta nelle labbra.
Cercava Louis, curioso di sapere dove la donna avesse posto le cravatte del nonno, desiderava portarsele via con sé e metterle.
Si fermò nell'ultimo gradino delle scale, e appoggiò la mano sinistra al muretto in marmo che fungeva da elegante ringhiera, aspirando la sigaretta dopo averla portata alla bocca con la mano destra.
Provando un leggero disagio, vide avvicinarsi la sagoma di Taehyung che tossendo pesantemente si portava una mano al petto cercando di placare la tosse.
"Scusa" disse continuando a tossire, finché non sigillò le sue labbra carnose per non permette l'uscita di alcun suono, ma tutto fu invano. Un altro colpo arrivò, e lui tossì ulteriormente.
È davvero così delicato?
Pensò Jungkook, spalancando per un secondo gli occhi e affrettandosi a spegnere la sigaretta nel marmo delle scale.
"Non ti scusare" gli rispose il moro, allontanandosi da Tae frettolosamente. Aveva appreso a suo rischio e pericolo di provare attrazione verso il ragazzo dai capelli grigi -non voleva alimentare ciò- perciò si puntò nell'ignorarlo.
"Jungkook?" Lo chiamò il maggiore, vedendo il più piccolo allontanarsi.
Il moro rabbrividì appena sentì il suo nome uscire dalle labbra perfette di Tae, e si girò dalla parte di quest'ultimo con l'espressione -finta- più stufata che potesse avere nel suo repertorio, facendo dubitare l'altro ragazzo di se stesso.
"N-non fai colazione?" Balbettò Taehyung
"Ci sto andando" rispose con un tono poco interessato.
"Louise ha fatto i pancake" continuò Taehyung, concedendosi un mezzo sorriso. A Jungkook brillarono gli occhi nel sentire quell'adorata parolina.
"Davvero?!" Chiese esaltato per poi correggersi con un "davvero?" Più maturo e pacato, scaturendo in Tae una sonora risata.
Quando Jungkook entrò in cucina venne accolto affettuosamente da Louise, che con il grembiule sporco di impasto giallo canticchiava una melodia senza testo.
I due ragazzi finirono per fare colazione insieme, mentre si lanciavano sguardi curiosi, di sottecchi.
A un tratto il grigio si schiarì la voce con un colpo di tosse, e sicuro di sé parlò.
"Jungkook...questa è la tua casa. Devi rimanere tu, sarò io ad andarmene".
Jungkook, all'udire ciò, rimase con la forchetta stracolma di pancake a mezz'aria per poi riappoggiala nel piatto.
"No, questo è il volere di mio nonno. Prenderò il quadro e andrò via, la casa è tua."
Louise si sedette a tavola insieme ai ragazzi, sporgendosi verso Jungkook
"Come sta il mio Kookie?" Chiese la donna, versando lo sciroppo nel piatto stracolmo di pancake del moro.
"Avevo bisogno di una bella dormita" rispose il giovane rivolgendo alla donna un sorrisetto sghembo.
Taehyung si sentì poco ascoltato e fece più di un tentativo.
"Jungkook, Louise...la casa è vostra, sono io l'intruso."Louise batté una mano nel tavolo di legno, facendo cadere i pancake dalla forchetta a Jungkook, che si girò a guardare la donna con un'espressione contrariata.
"Questa è la tua casa da tre anni e rimarrà la tua casa, dopo Jungkook, sei come un secondo figlio per me" Disse turbata.
"Non avere questi pensieri. Il signor Jeon era un uomo intelligente, sapeva quel che faceva quando ha scelto di lasciarti la casa" si girò a guardare il moro che aveva appena riafferrato un pezzo di pancake, e batté ancora una volta la mano sul tavolo, facendo scivolare via -per la terza volta- la colazione dalla forchetta di quest'ultimo."E che cazzo" Si lamentò il giovane, prendendo violentemente un'altra volta i pancake con la forchetta.
Taehyung si girò dalla sua parte con sguardo docile.
"Non andare via, rimani ancora in questa casa"
Vedendo l'intrigante e soave sguardo del maggiore, Jungkook, percepì un brivido lungo la schiena posando gli occhi pieni di dolcezza nelle labbra carnose del grigio.Deglutì appena, preso da un'inspiegabile sensazione di passività.
"Va bene."
Rispose flebile, senza mai staccare gli occhi dal maggiore.🥞🥞🥞
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painting of rubies |vkook•
FanfictionIl giovane Jeon Jungkook non era affatto felice di trovare un nome estraneo all'interno del testamento del suo celebre nonno. Tᴴᴱ'ᴼᴿᴵᴳᴵᴻᴬᴸ By @yoongurt__ completa ☑️