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Il medico uscì dopo ben tre ore dalla camera da letto. Appena il giovane Jeon lo vide scendere giù per le scale di marmo gli andò in contro, con la voce tremante e le gambe pronte a cedere domandò in che stato stesse taehyung.
"Le sue condizioni erano critiche, la morfina che gli ho somministrato subito dopo ha placato la febbre del tutto e lo ha fatto dormire malgrado il suo stato"
Louise si avvicinò con la sua aria materna dietro le spalle del moro, per confortarlo.
"Starà meglio?" Esortò preoccupata la donna. Il dottore si stropicciò gli occhi e guardò l'ora dal suo bell'orologio da polso in oro bianco.
"È mezzanotte. Se riesce a superare la nottata è fuori pericolo"
"adesso cosa possiamo fare?" domandò il ragazzo incapace di vivere un solo secondo di più in quel limbo di ansia e martirio.
"Aspettare."
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Dopo aver chiesto il permesso del dottore Jungkook salì nella sua stanza, dove sul letto vi stava il maggiore.
Era diritto e con le braccia morbide lungo i fianchi, mentre le lenzuola bianche e fresche lo coprivano fino al busto. Il moro restò a guardare il viso apparentemente sereno del maggiore, che giaceva morbido sul cuscino di piume, gli occhi chiusi e il naso all'insù, da cui vi uscivano caldi e flebili respiri. Jeon si sedette per terra, nei piedi del letto, pronto a fargli da guardia per tutta la notte, senza cedere quel posto a nessuno.
In allerta da qualsiasi attacco febrile, sarebbe corso da Louise e avrebbe urlato di fargli un'iniezione di acido salicilico, proprio come aveva ordinato il medico.
Taehyung stava dormendo profondamente da ormai cinque ore, quando il moro con le gambe sporgenti sotto il letto e la testa appoggiata scomodamente sul materasso aveva riempito di già una chiazza di lacrime salate sopra il lenzuolo. Quantità mai versata nella sua vita. Giocava con i suoi rubini facendoli urtare l'uno contro l'altro, e stringendoli nel suo pugno, in maniera tanto possente da far cambiare colore alla sua stessa mano.
Pregava un Dio a cui non aveva mai creduto, supplicandolo di salvare qualcosa a lui tanto prezioso, quel ragazzo che dormiva nel suo letto.
A un tratto, percepì un movimento insolito, qualcosa gli accarezzava la nuca. Alzò il muso, e notò che Taehyung sfiorava delicatamente con la mano i suoi scompigliati capelli mori.
"S-sei sveglio?" Domandò il minore con gli occhi brillanti dalle lacrime. Il grigio non parlò subito, e si limitò a fare un gesto col capo.
"Ti ho sentito prima...Brutto..." emise poi, con voce roca.
"Cosa? Cosa hai sentito?"
Taehyung non apriva gli occhi e restava quasi immobile, ma la sua aria era serena e fu quello che tranquillizzò l'atmosfera.
"Ti amo anch'io" espresse in un soffio.
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painting of rubies |vkook•
FanficIl giovane Jeon Jungkook non era affatto felice di trovare un nome estraneo all'interno del testamento del suo celebre nonno. Tᴴᴱ'ᴼᴿᴵᴳᴵᴻᴬᴸ By @yoongurt__ completa ☑️