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>>cercarli insieme?
>>Ci sto.Taehyung si coprì il viso con il braccio, nascondendosi, per poi rigirarsi a pancia in su.
"Buongiorno" farfugliò, sospirando via le parole e accorgendosi che ormai il viso di Jungkook giaceva sul suo ventre. Accarezzò i suoi capelli socchiudendo gli occhi."Sei sveglio da molto?" Domandò.
"Non da tanto" rispose il moro sollevando il viso per andare a depositare un bacio sulla fronte del grigio. "Che ti va di fare oggi?" Chiese Jungkook.
"Voglio provare a dipingere i tuoi piccoli rubini, voglio catturare la loro luce"
Rispose, osservando il moro dall'alto, sdraiato."E dopo?"
"Dopo vorrei uscire."
"Dove?"
"Non so."
Il moro ci pensò su, poi guardò il suo compagno, finché non venne colto dall'illuminazione. "So dove portarti, un posto non lontano da qua, te la senti di andarci in bicicletta?"
Il grigio si alzò a sedere, facendo sollevare di conseguenza l'altro che stava sopra di lui.
Si protese delicato andando a porre un piccolo e casto bacio sotto la mandibola del minore.
"Va bene."🌕🌖🌗
Taehyung scese di sotto, per poi prendere uno sgabello in legno e un piccolo foglio con dei gessetti neri. Iniziò assorto a disegnare, concentrandosi e venendo catturato dal suo lavoro.
Il quadro di quella donna restava una forte emozione per chiunque lo guardasse, doveva assolutamente imparare quella tecnica.
Tirò fuori i rubini sangue di piccione, prestati precedentemente da Jungkook, e finì per compararli con quelli del quadro, considerando l'ampiezza e la brillantezza più che simile.
Non sarebbe mai riuscito a disegnarli tanto devotamente, non sarebbe mai riuscito ad esprimere quelle stesse emozioni con la sua arte, finché, spostando lo sgabello più vicino al quadro, non si ricordò di qualcosa di strano.
Tutti quei rubini dipinti, dall'aria tremendamente vera e lucente, erano spariti.Com'è possibile far sparire tutti quei rubini?
Jungkook gli aveva raccontato spesso quella storia in precedenza, parlava dei suoi innumerevoli viaggi, di quanto li avesse cercati, senza mai trovarli. Taehyung domandava al suo defunto maestro il segreto di quelle pietre, perché qualcosa non quadrava.
La scintilla di cercarle scattò anche nel suo petto, la scintilla che avvolgeva quel mistero lo torturava.
"La trovi bella?" Disse Jungkook, spuntando all'improvviso dietro le spalle del grigio
"Cristo!" sobbalzò il maggiore nello sgabello. Jungkook rise della reazione di Taehyung, per poi ripetere la domanda.
"La trovi bella? Mia madre intendo."
Taehyung osservò ancora il quadro."Ti assomiglia, è bella lei, sei bello... tu" rispose girandosi dal moro.
"Credo che assomiglia più a te, era parecchio delicata e cagionevole. Non ha resistito dopo la mia nascita. Ho sempre pensato che mio nonno ti avesse scelto perché in qualche modo gli ricordavi la sua eleganza."
Taehyung sospirò, scrutando per l'ennesima volta quel dipinto da milioni di dollari, così tanto meritati da sembrar surreale.
Jungkook batté le mani. "Bene allora, sei pronto per il giro in bicicletta?" domandò allegro, rompendo il silenzio istauratosi per tutto il corridoio, ma non ricevette alcuna risposta dal maggiore.
"Va tutto bene?" Chiese poi, percependo l'altro sempre più assorto. "Taehyung?" Ripetè ancora.
"Jungkook..."
"Cosa c'è?"
"Promettimi una cosa."
Taehyung guardò il moro dal basso, e Jungkook mantenne il suo sguardo incuriosito. "Cosa?""Quei rubini, io e te, li cercheremo insieme."
"Oh." Il moro appoggiò le braccia sulle spalle del grigio, portandoselo verso di sé.
"Te lo prometto."
🌕🌖🌗
nel caso non si fosse capita l'ultima scena
ringrazio di cuore l'artista parkfect
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painting of rubies |vkook•
FanficIl giovane Jeon Jungkook non era affatto felice di trovare un nome estraneo all'interno del testamento del suo celebre nonno. Tᴴᴱ'ᴼᴿᴵᴳᴵᴻᴬᴸ By @yoongurt__ completa ☑️