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>>Tu mi vuoi, io ti voglio<<

Rientrarono a casa tirando su il tettuccio della decapottabile, dopo aver intravisto le nuvole grigie cariche di pioggia estiva avvicinarsi dalla loro parte.

🌕🌖🌗

Arrivati davanti alla tenuta, scesero dalla macchina e corsero sotto il portico della grande casa, divertiti. Si guardarono, dandosi pacche giocose nelle spalle, finché il morbido sorriso di Tae non incantò per l'ennesima volta Jungkook.

Il ragazzo moro, da sempre solitario, si fermò a pensare come fosse possibile ridere così naturalmente con un'altra persona, l'allievo di suo nonno.

Quel famoso ragazzo, il quale nome si era intrufolato nel suo testamento, appropriandosi della sua casa di famiglia. Come poteva aver incantato anche lui in quella maniera tanto devastante.

"Perché mi fissi?" chiese Taehyung, sorridendo.

"Sei bello."

Il maggiore distolse via lo sguardo dal moro, colto da un'ondata di imbarazzo.

"Perché non suoni il campanello, invece di dire queste cazzate?"

"Dico la verità."

Taehyung, stufo, si protese per suonare il campanello al posto di Jungkook, che non ne aveva la minima intenzione: era troppo impegnato a fissare il maggiore. "Non è colpa mia se il padrone di casa non ha le chiavi della sua casa" disse il moro a sua discolpa.

La cameriera aprì il portone prima che Taehyung potesse rispondere a tono.

"Bentornati, signori" disse cordiale la donna, per poi guardare Taehyung, allarmata.
"Taehyung!... volevo dire, signor Kim, non dovrebbe stare fuori con la pioggia!"

"Non succederà niente, Yoora, non preoccuparti" disse Tae, affrettandosi ad entrare dentro la casa, seguito da Jungkook.

La cameriera fece per andarsene, quando si ricordò di qualcosa. "Signor Jeon, è arrivata una lettera per lei, se non le dispiace l'ho messa nell'ufficio di vostro nonno."

"Va bene così, Yoora, puoi andare." La cameriera sparì dalla loro vista, indaffarata nelle sue faccende.

I due giovani si rilassarono, guardandosi, finché l'aria non si addensò. Il puro desiderio di aversi imbeveva l'atmosfera di passione.
Sapevano entrambi dove li avrebbe portati quel sentimento di fervore ma non dissero nulla, rimasero così a fissarsi, finché Jungkook non ruppe il silenzio, frantumando quell'atmosfera.

Gridò il nome di Louise, chiamandola, ma il silenzio fu la sua unica risposta.
"Louise?" Ritentò Jungkook, entrando in cucina, seguito a ruota da Tae, ma non vi fu alcuna risposta.

I due ragazzi si guardarono straniti, alzando un sopracciglio, finché il minore non trovò un biglietto sul tavolo.

Sono uscita per fare la spesa tranquillo, Kookie , compro gli ingredienti per i pancake.
-vostra Louise

Si voltò dalla parte di Taehyung, sventolando il bigliettino. "È uscita" disse poi, porgendo il foglietto al maggiore.

"O beh, questo significa che..."

"Cosa?"

Taehyung guardò il moro come una piccola volpe, facendogli scattare una reazione interessata, con tanto di sorrisetto. Taehyung fu parecchio divertito dallo sguardo del moro e finì per dire le parole, che funsero da pretesto per catapultare i due giovani nella camera da letto.

"Vuol dire che Louis... non ci può vedere" disse, arrossendo.


🌕🌖🌗

Avviso che il prossimo capitolo sarà smut. Per chi non volesse leggerlo potrà tranquillamente saltarlo. Non interferisce con la trama.

painting of rubies |vkook•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora