Le luci, l'atmosfera, le chiacchiere.
Tutto assume colori diversi quando si passano dei momenti con la famiglia, uniti nella gioia di condividere le medesime esperienze.
Provo una sorta di torpore, come mi trovassi realmente qui, eppure al tempo stesso non lo fossi.
L'inquietudine tiene le mie spalle rigide.
Continuo a ripetermi che è solo una semplice cena, ma il suo significato è più complesso.
Un messaggio profondo.Siamo insieme, un'unione forte a completare un mosaico rimasto fermo da tempo.
Trascorrere degli istanti nel buio aveva assopito quel chiarore, quell'emozione che scalda il corpo e ci lascia intontiti, frementi e desiderosi di provarne ancora e ancora.
«Damien?»
La voce di Amelia mi riscuote dai pensieri e, voltando la testa nella sua direzione, resto accecato dalla sua bellezza.
Lei non ha bisogno di trucchi particolari, acconciature o chissà cos'altro: le bastano gli occhi e quelle sue iridi verde scuro piene di lucentezza.
Accenno un sorriso e le stringo la mano sotto il tavolo, unendo così gli avambracci.
Chissà come, riesce sempre a captare le mie insicurezze.Questa cena è una novità interessante per me, diciamo una scoperta di un mondo fino ad adesso rimasto estraneo al mio percorso.
Quando è stata l'ultima volta in cui mi sono ritrovato a tavola circondato da così tante persone?
Potrei mentire a riguardo, ma forse dovrei rispondere sinceramente a me stesso e constatare di come non sia mai accaduto, neppure quando mio padre e mia madre erano ancora a casa.Pensandoci bene, non invitavano nessuno oltre lo zio Thomas e la sua famiglia.
Quand'ero piccolo non ci facevo caso, eppure adesso mi tornano in mente le occhiate di mia madre in seguito alle proposte di incontrarci con i genitori e gli amici di classe.
Usciva sempre una scusa buona per declinare, qualcosa di intricato e ben costruito.
Mi viene quasi da ridere.
Mia madre è sempre stata un'ottima attrice persino con i suoi stessi figli, e questo lato di lei l'ho ripreso alla perfezione.«Sono agitato» sussurro piano ad Amelia sentendomi un po' stupido, tuttavia assisto al suo sorriso meraviglioso.
Non giudica e comprende ogni mio problema.
Posso amarla ancora più di quanto faccio di solito? Non credo sia possibile.«Sono qui. Ricorri alla mia mano quando ti sentirai schiacciare dalla tensione» risponde baciandomi sulla guancia, lasciando lì un po' del calore di qui avevo bisogno.
Forza, Damien, puoi farcela.
Concentrati sulle inesorabili chiacchiere di Daniel e Rick, o su come Dave stia riempiendo di nozioni i nonni cercando di fargli comprendere quanto siano complicati i calcoli al lavoro, sebbene in realtà sia mio fratello quello davvero capace.
Gli antipasti, i primi piatti e poi i secondi, infine il dessert.
Trascorre tutto questo tempo senza che la mia voce esca fuori neppure per una volta; mi basta bearmi delle loro e imprimere nella memoria ogni singolo particolare così da ricordarli nei giorni futuri.«Allora...», esordisce Dave mentre sorseggia la tazzina del caffè, «... Alcuni si sono fidanzati, alcuni addirittura si sposano», prosegue e indirizza verso Jason un sorriso sfavillante e pieno di felicità. «Questa vacanza ha portato la magia nel gruppo» conclude orgoglioso.
Ha ragione.
Durante i giorni trascorsi ho avuto la sensazione di trovarmi su un altro mondo, senza la scuola o altri problemi ad assillarmi la mente.
Intercetto un'occhiata tra Rochelle e Jason e corrugo la fronte, le rotelle nel mio cervello subito in funzione.
Cos'era?
Uno sguardo complice o uno preoccupato?
Mio fratello si schiarisce la gola, un segnale che aumenta la mia curiosità.«Due giorni fa ho ricevuto una notizia, ma, sapendo dell'arrivo di questa cena, ho deciso di tenerla per questo momento» inizia. Tira fuori le mani e poi le rimette sotto il tavolo.
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Destino
Художественная проза[Completa] Damien è un ragazzo introverso e complicato. Ama la propria routine trovandola, nel contempo, banale e noiosa, portandolo a lamentarsene con se stesso ogni giorno, senza però cercare un valido motivo per cambiarla. Ha perso la voglia di v...