Chapter Thirty-Eight- Supermarket

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"Mi sento meglio, davvero

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"Mi sento meglio, davvero." Dico io a Xavier, sfregandomi il naso. Dopo la ricaduta dell'altro giorno Xavier non mi lascia fare nulla, troppo occupato a pensare che potrei sentirmi male od altro.

Si occupa di me quasi in tutto, e la cosa inizia a pesarmi.

"Non se ne parla." Mi risponde lui, frugandosi nelle tasche dei jeans alla ricerca di qualche banconota per andare a comprare da mangiare. La macchina su cui siamo è ferma davanti ad un gran supermercato, nel quale vorrei essere io ad entrare.

Mi sento inutile a stare qui, immobile, a guardare Xavier fare tutto. E' stanco, riesco a vederlo dalla carnagione pallida che ha assunto e dalle profonde occhiaie.

Ha guidato per giorni, senza mai farmi toccare il volante, senza pretende nemmeno un mio minimo sforzo.

"Ci metterò cinque minuti! Siamo una squadra ed ora è il mio turno di fare qualcosa. Questa macchina sta diventando asfissiante," mi stringo un po' di più nel giaccone di mio padre, guardandolo.

Xavier inarca le sopracciglia e si massaggia il ponte del naso, senza sapere cosa rispondermi. "Okay, va bene. Ma se non torni dopo dieci minuti ti verrò a cercare. Potresti sentirti male, è pericoloso."

Gli sorrido, grata, allungandomi verso di lui per posargli un bacio sulla guancia. Xavier sembra riprendersi un pochino, visto il sorriso che mi rivolge.

Da quando ci siamo rincontrati le nostre labbra non sono più entrate in contatto, forse più per un mio volere che per il suo. Eppure, quando di notte ci stendiamo sui sedili reclinabili dell'auto lo sento sfilarsi la giacca e posarmela addosso.

Riesco a sentire le sue mani viaggiare tra i miei capelli e le sue labbra fermarsi sulla mia fronte. Quando poi arriva il giorno gli unici scambi corporali che abbiamo sono dei semplici sfioramenti di pelle.

Xavier mi allunga diverse banconote, con un totale di venti dollari. Apro così la portiera dell'auto, avviandomi verso il supermercato con lo sguardo del Mannaro sulla mia schiena.

Le porte del supermercato si aprono automaticamente, facendomi sobbalzare per la sorpresa. Ad essere sincera, sono stata poche volte in un supermercato da quando gli umani sono tornati a vivere liberamente.

Entro, squadrando ogni cosa ed ogni persona all'interno del supermercato. Riesco a vedere sguardi confusi e titubanti negli occhi delle persone che, non abituate, guardano affascinate tutti quei prodotti nuovi.

Afferro titubante dei prodotti in scatola e diverse confezioni di affettati, prendendo poi alcuni tozzi di pane. Non poteva prendere cibi come carne o pasta, perchè non possiamo cucinarli. Servono cibi semplici e già cotti.

Cercando di non farmi vedere prendo anche una confezione di assorbenti, arrossendo.

Infilo tutto ciò di cui ho bisogno in una delle buste che il supermercato fornisce, sussultando quando scatta un'allarme.

LA BESTIA- The Beauty and the Beast SeriesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora