Chapter Thirty-nine: Warning

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ATTENZIONE: ci sono scene piuttosto "spinte" (descritte dettagliatamente) in questo capitolo, se la cosa urta la vostra sensibilità vi prego di saltare quella determinata parte. Buona lettura!

 Buona lettura!

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Matt

Luke fa scontrare i suoi treni giocattolo, simulando con smorfie e suoni un'esplosione. Sorrido, portandomi una mano tra i capelli. Mi chiedo se ho fatto bene a non fargli incontrare Corinne, se ho preso la decisione giusta lasciandola andare per la seconda volta.

"Quand'è che posso vedere lo zio e la zia?" mi domanda improvvisamente il biondo, bloccando il suo treno blu a mezz'aria. Fa scattare lo sguardo su di me, aspettando impaziente una risposta. Mi bagno le labbra con la lingua, poggiando la schiena sulla sedia.

"Non sono i benvenuti in casa nostra, e Rebecca non è tua zia." Lo ammonisco io, incupendomi. Luke mi guarda con diffidenza, alzando un sopracciglio, imitandomi alla perfezione. Ma, dopotutto, è stata Rebecca a mettersi in questo casino.

Al solo pensiero mi innervosisco. Come ho potuto permettere che tutto ciò accadesse? Avrei dovuto controllarla meglio. Quasi non sento la replica di Luke mentre, con un broncio, si alza e tira un calcio ad uno dei suoi treni.

Guardo con stupore il trenino abbattersi contro la parete e formare un'ammaccatura piuttosto visibile. E' forte, il ragazzino.

"Luke, si può sapere che diavolo ti prende?" Mi alzo velocemente, infilandomi le mani in tasca. Non ho intenzione di metterlo in soggezione, eppure sembra che lo sia mentre con i pugni stretti gonfia le guance, urlando.

"Avevi detto che potevo continuare a giocare con Rebecca! Sei un bugiardo." Mi urla contro, mostrandomi le zanne, cercando forse di imporsi su di me. Schiudo le labbra, facendo un passo indietro. Deglutisco amaramente, abbassandomi alla sua altezza.

Le sue zanne si ritirano velocemente sotto il mio sguardo, facendogli abbassare gli occhi al pavimento.

"Piccolo, sto facendo tutto questo per il tuo bene, capisci? Cerca di comprendermi," Luke si scansa quando provo a posargli una mano sulla spalla. Mi dico che è ancora piccolo, e che magari riuscirà a capire tutto ciò che sto facendo quando diverrà più grande.

Eppure sembra così solo, con l'unica compagnia dei suoi giochi. Una parte di me si chiede come io possa condannarlo a questo.

Così sospiro, sbarrando gli occhi per non guardare ciò che hanno causato le mie decisioni.

"Vieni con me, ti porto da tua madre."

**

REBECCA


Il viaggio è piuttosto stancante, con sbalzi di temperatura intensi e l'energia di Xavier che appesta tutta l'auto nel tentativo di rilassarmi. Ma ciò lo sta stancando e lo sta privando d'energie.

LA BESTIA- The Beauty and the Beast SeriesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora