#10 in Lupi Mannari il 17/03/18
#1 in Azione il 23/11/19
Prima classificata nel concorso Nuovi Talenti, categoria Lupi Mannari
STORIA IN REVISIONE
La bellissima copertina è stata creata da @hellocliffxrd
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Il mondo che conosciamo è stato raso al su...
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Adrien sentiva tutto il suo corpo andare a fuoco mentre mille scariche d'adrenalina gli percorrevano il corpo. Aveva il fiato corto mentre, con tutte le sue forze, si trascinava verso il Rifugio, dimenticandosi della distanza che aveva percorso da quando era stato attaccato.
Il Sole stava ormai lasciando il posto alla Luna, e ciò non fece altro che aumentare la tensione ed il terrore che Adrien provava perché, per la prima volta in vita sua, aveva paura.
Il ricordo delle fauci del lupo affondare nella sua gamba era ancora fresco nella sua memoria. Il suo sangue che macchiava il prato coperto da una leggera patina di neve ed il pensiero che di lui non sarebbe restato niente se non un corpo senza vita.
Ma non era successo.
Adrien strinse i denti, guardandosi alle spalle. Era stato costretto a cambiare strada quando aveva capito che non era solo, nella foresta. Aveva udito il ringhio animalesco del lupo ed un allarme era scattato nella sua testa: doveva cambiare strada prima di condurre indirettamente uno sconosciuto al Rifugio.
Quando poi si era ritrovato con il muso dell'animale ad un palmo di distanza era inorridito. La sua mano era scattata verso la pistola, questo prima di venir sbalzato a terra. L'impatto era stato talmente forte da mozzargli il respiro mentre inarcava la schiena, in preda ad un dolore sordo.
Adrien ricordava il momento in cui aveva sentito la sua carne cedere ed aprirsi mentre le zanne di Xavier lo perforavano. Non sapeva per quanto aveva urlato, mentre il lupo stringeva le fauci attorno la sua gamba, ma ricordava per certezza quando i loro sguardi si erano incontrati.
La presa sulla sua gamba si era allentata fino a quando le zanne non erano fuoriuscite del tutto. Lo sguardo del lupo si era incupito, mentre Adrien strisciava indietro. Quando vide Xavier, nella sua forma da lupo, ringhiargli contro per poi andarsene capì.
Lo aveva riconosciuto.
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Xavier girava in tondo nel suo studio, massaggiandosi il mento con gli occhi stanchi e l'espressione frustrata. Odiava tutta quell'impotenza che sembrava volerlo schiacciare, lo faceva sentire inutile.
I ricordi della caccia gli tornarono in mente con prepotenza, facendogli strabuzzare gli occhi.
Non voleva pensarci, eppure per lui era inevitabile.
Aveva lasciato andare l'umano senza avvertire il branco, solo per non essere costretto ad incontrare lo sguardo disgustato di Rebecca eppure lo aveva scorto nei suoi occhi, il disgusto.
Si era improvvisamente sentito sbagliato, un mostro.
Ma non lo era, se lo ripetette in testa per svariati minuti, cercando di soffocare la sensazione di malumore che lo attanagliava. Eppure, pensò lui, non aveva fatto niente di sbagliato.
