Chapter eight- Fight

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Batto il piede a terra, sotto pressione

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Batto il piede a terra, sotto pressione. Lo sguardo di Xavier non mi perde mai di vista, registrando ogni mio movimento.

"A te che uscivi dalla stanza?" tento io, vedendolo ghignare. Si alza le maniche della camicia con lentezza mentre io cerco di non pensare a tutto ciò che è successo nell'arco della giornata. Osservo mestamente Xavier, sentendo lo stomaco annodarmisi.

Dovrò ingannarlo.

"E prima che uscissi dalla camera?" ribatte con prontezza lui, aprendosi in un sorrisetto. Sembra quasi soddisfatto, come se fosse riuscito a mettermi all'angolo. Mi passo la lingua sul labbro screpolato, notando il modo in cui i suoi occhi seguono il movimento.

"A te che entravi nella stanza." questa volta non faccio suonare la mia frase come una domanda, ma bensì come un'affermazione. Sto giocando con un predatore, e la cosa mi sta piacendo.

Il suo sguardo si addolcisce, una miscela tra esasperazione e ilarità. Deglutisco, inclinando la nuca di lato, cercando di capire cosa gli passa per la testa.

Forse dovrei prima capire cosa passa nella mia, di testa. Xavier mi fa cenno di avvicinarmi ed obbedisco, spinta dalla curiosità. Il suo sguardo non è più malizioso, ma severo.

Porta una delle sue mani sul mio fianco, conducendomi verso la sua scrivania. La temperatura della sua pelle è sconvolgente, se fosse un umano sarebbe già morto.

Con le mani mi spinge avanti, portandosi dietro di me. Indica una cartina stesa per intera sulla superficie in legno.

Non sono mai stata brava a leggere le mappe, non era di certo una cosa che facevo nel Rifugio.

Xavier guida il mio indice sulla cartina, posizionandolo su un punto preciso. Con la coda dell'occhio lo osservo incuriosita. Mi fa cenno di leggere e così faccio, impallidendo subito dopo.

Il suo dito è fermo sulla scritta Henry Ford Hospital. Il cuore sembra esplodermi nel petto mentre stringo le mani attorno gli angoli della scrivania. Xavier segue i miei movimenti con cautela, studiandomi come se fossi un animale.

L'Henry Ford Hospital è il Rifugio in cui mi sono stabilita cinque anni fa, assieme a molti altri. Sposto il peso da un piede all'altro, ispirando lentamente per calmare il mio respiro. Dopo tutto ciò che è successo negli ultimi giorni, il pensiero che Xavier potesse ricordare la posizione del Rifugio mi era completamente sfuggito.

"Cos'è?" gli chiedo, assumendo un tono neutro. Lo vedo assottigliare gli occhi, come se riuscisse a fiutare le mie bugie.

"E' ciò che volevo chiedere io a te." mi risponde, distaccandosi dal mio corpo per andare a sedersi sulla poltrona davanti la scrivania. Io rimango in piedi, paralizzata, sotto il suo sguardo indagatore.

"Un ospedale." gli dico, senza mentire troppo. Lo vedo alzare un sopracciglio mentre batte le dita sulla sua gamba. Sembra piuttosto pensieroso, come se non sapesse se credermi o dubitare di me.

"Quando quegli uomini mi hanno portato nel tuo Rifugio, ero piuttosto sconvolto all'idea che il piano avesse funzionato così bene," mi dice, mentre inclino la nuca di lato. Con le labbra ripeto la parola "piano", non capendo cosa intenda.

"Pensavi davvero che l'Alpha dell'intero Michigan si facesse catturare così facilmente?" un sorrisetto compiaciuto gli incornicia il volto, mentre io tentenno. E se stesse bluffando? Osservo il modo calmo che ha di guardarmi, e rabbrividisco.

"Ti sei fatto catturare intenzionalmente." do voce ai miei pensieri, mentre lui annuisce, quasi soddisfatto dalla mia risposta. Poi sospira, cambiando atteggiamento. Adesso sembra quasi frustrato.

"E' davvero frustrante per un Alpha non riuscire a scovare nemmeno un Rifugio umano. Così mi sono spinto verso la zona più degradante del Michigan, dove i Mannari non si sono ancora stabiliti." inizia con la spiegazione in modo estremamente lento, scandendo ogni parola, rendendo tutto più difficile da sopportare.

"Non c'è voluto molto prima che una delle vostre pattuglie mi trovasse. Da quel punto in poi ho semplicemente trattenuto il mio potere, assecondandoli. Sono stati così stupidi da non sedarmi mentre mi portavano verso quel fottuto ospedale."

Xavier prorompe il un grugnito sprezzante, mentre accavalla le gambe con pazienza. Sento il mio respiro tremare, ma non riesco a distogliere lo sguardo dal suo.

"Nel mio piano tu non eri compresa, ovviamente. Non pensavo che la mia compagna fosse un'umana, ne che si trovasse dove avevo intenzione di ridurre tutto in polvere."

Si sporge verso di me, incrociando le mani con sguardo curioso.

"Cos'è che vuoi?" guardo la cartina, sperando che l'Henry Ford Hospital sparisca così da non poter essere più rintracciabile. Ma il nome rimane lì, a segnare la presenza di qualcosa che non doveva essere scoperto.

Penso e ripenso a tutto ciò che siamo riusciti a fare in quel Rifugio, e lo stomaco mi si chiude. Mi rifiuto di cedere all'idea che Xavier distruggerà tutto.

"Ho già tutto ciò che mi serve," mi risponde, stendendo le gambe con aria rilassata. Sento le mie goti arrossarsi dalla rabbia mentre digrigno i denti. Lui osserva il tutto con un sorriso divertito, aspettando la mia prossima mossa.

"Allora perchè mi stai dicendo tutto questo?" con la mano stringo la cartina, tirandola verso di me, facendo cadere a terra diverse penne e documenti.

Xavier guarda infastidito il caos che ho creato, ispirando ed aspirando avidamente per calmarsi. Si alza con uno scatto, grugnendo.

Si posiziona davanti a me, con il mento alto e le mani in tasca. Mi guarda con autorità, sfidandomi a mantenere in suo sguardo.

"Lascerò stare il tuo Rifugio, in quanto per me è insignificante." le sue labbra sfiorano il mio orecchio, mentre sbarro gli occhi dalla sorpresa.

"Inoltre," le sue mani vanno a stringere i miei fianchi, facendomi quasi provare dolore, "non vorrei mai veder soffrire la mia compagna."

Sento lo stomaco stringermisi e la testa mi gira per il senso di colpa che sembra volermi divorare. Perchè sono tra due fazioni, e sotto di me: il vuoto.

Angolo Me:

Mi scuso tantissimo per non aver aggiornato ogni due giorni nell'ultima settimana, ma da me è iniziata la scuola da ormai qualche giorno e sono stata piuttosto impegnata. Cercherò di essere più puntuale, quindi ci vediamo martedì!

LA BESTIA- The Beauty and the Beast SeriesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora