Dopo quel primo giorno, Bakugou e Kirishima continuarono ad allenarsi insieme ogni mattina poco dopo la colazione: inizialmente i progressi furono stentati, quasi inesistenti, tanto che Katsuki cominciò a chiedersi se la reazione che il rosso aveva avuto alla fine del primo allenamento non fosse stata solo un caso, ma poi, pian piano, Eijiro ricominciò a fidarsi di se stesso e della propria unicità, e tornò a capire che colpire non voleva dire per forza uccidere. Era tutto merito di Bakugou, di questo era convinto: aveva notato dopo poco tempo che nonostante la furia con la quale il ragazzo lo incalzava, si lasciava colpire molte più volte di quante avrebbe potuto. Forse lo aveva fatto per dimostrargli appunto che quel terribile incidente non si sarebbe ripetuto per forza ad ogni suo colpo, e alla fine come metodo aveva funzionato.
Una volta che Eijiro ebbe ripreso sicurezza i loro scontri divennero più serrati, e spesso si ritrovarono entrambi a doversi medicare le ferite, anche se Katsuki in particolare stava sempre bene attento a non colpire le vecchie ferite dell'altro per non riaprirle.
Mano a mano che riacquistava sicurezza, Eijiro tornò a sorridere perennemente ed in modo spontaneo, quasi come ai tempi della scuola. Quasi, perché comunque aleggiava sempre su di lui il peso di ciò che aveva fatto, ma Katsuki era felice anche solo per quel piccolo miglioramento.
Anche il loro rapporto sembrava si stesse evolvendo: più passava il tempo più si abituavano alla piccola routine che si erano costruiti. Eijiro si svegliava quasi sempre un po' prima e preparava la colazione ad entrambi, poi c'erano gli allenamenti e la doccia -che molto spesso facevano assieme- e magari un bel film o l'andare in giro per la città, o a fare una passeggiata in un parco -da quello della fontana si tenevano ancora ben distanti-, e Bakugou si scoprì sereno, in quei giorni, come non lo era da ormai molto tempo. Non che passassero tutto il tempo a pomiciare o coccolarsi come due ragazzini, si vivevano semplicemente nella quotidianità più semplice, ed era proprio questo che lui riteneva meraviglioso.
A mantenere il suo stato di tranquillità contribuiva sicuramente il fatto che nonostante stessero insieme da un po', Kirishima non gli aveva ancora fatto pressioni di nessun tipo. Non si mostrava nemmeno deluso dal fatto che l'altro ancora non lo chiamasse per nome.
Più di una volta, durante quei giorni, Bakugou si trovò a pensare che non sarebbe stato affatto male continuare a vivere in quel modo, ma, si sa, la serenità non dura mai al lungo, ed a spezzare di netto la loro fu lo squillare martellante del telefono di Kirishima: avevano iniziato da poco a mangiare il sushi da lui preparato, e nel frattempo si stavano godendo la visione di un buon horror quando quel piccolo apparecchio poggiato sul bracciolo del divano prese a squillare.
Eijiro fu svelto a portarselo di corsa all'orecchio e Katsuki lo fu altrettanto nel mettere in pausa e drizzare le orecchie. Non capì comunque molto perché la conversazione fu breve e lapidaria, ma ci pensarono le successive parole del suo ragazzo -già, stava iniziando a considerarlo effettivamente in quel modo- a chiarire ogni dubbio: "Era il mio dirigente. Mi ha detto di presentarmi alla tua agenzia domani, per ricominciare a lavorare"
"Oh..." farfugliò Bakugou distogliendo lo sguardo.
Cos'era quella sensazione di improvvisa inquietudine che si sentiva dentro? Preoccupazione, probabilmente, e tanta anche. Il cuore non la smetteva di battergli nel petto a ritmo sostenuto.
Kirishima gli pose una mano sulla spalla e strinse appena: "Sta tranquillo" gli sussurrò "hanno detto che svolgerò lavori d'ufficio e basta, per ora"
Bakugou lo sapeva che prima o poi il rosso sarebbe dovuto tornare al lavoro -ogni notte avevano applicato la crema per cicatrizzare le ferite e quando era servito erano andati da Recovery Girl, era naturale che si rimettesse- ma non si sentiva tranquillo nemmeno un po', perché sapeva come ragionava Beast Jeanist: di base lo avrebbe fatto stare in ufficio, ma se fosse servito un aiuto in più lo avrebbe anche potuto mandare sul campo, visto che il ragazzo non era tanto malmesso da non poter sostenere scontri non eccessivamente rischiosi.
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Conoscerti ancora una Volta -KiriBaku-
FanfictionLA STORIA SI SVOLGE ALCUNI ANNI DOPO LE VICENDE NARRATE NEL MANGA E NELL'ANIME, QUINDI NON CI SARANNO SPOILER. Uno è un giovane uomo irascibile, a tratti quasi violento; l'altro è irruento, casinista e sempre allegro ai limiti del ridicolo. Due raga...