11.Organizzazione antigovernativa

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La prima cosa che Bakugou vide, una volta svegliatosi, fu una luce al neon fredda e dannatamente fastidiosa su di un soffitto dalle piastrelle bianco latte. Con la mente pesante ed ottenebrata quell'unica informazione non gli fu sufficiente per permettergli di capire dove si trovasse, poi, quando provò a voltare il capo, gli sembrò di intravedere una figura correre fuori dalla stanza. Chi fosse non avrebbe saputo dirlo.

Ad un certo punto, poi, udì un suono, ritmico, intermittente e fastidioso anch'esso, forse più della luce al neon: bip, bip, bip.

Voltandosi nella direzione dalla quale credeva arrivasse il rumore, vide un piccolo macchinario simile ad una tv, sul cui schermo scorreva la linea verde ed intermittente del proprio battito cardiaco.

Un ospedale. Come ci era arrivato, in ospedale?

Improvvisamente tutto tornò chiaro, di colpo ed inaspettatamente: come un nastro che si riavvolge, la propria mente gli ripropose a ritroso tutte le immagini della notte prima -o almeno credeva fosse la notte prima-, e si rivide seduto sul bordo della fontana a discutere con Kirishima -ad urlargli in faccia-, poi difenderlo dai tre aggressori e poi... Kirishima che veniva portato via ed un dolore lancinante al petto.

Merda! Kirishima!

Doveva trovarlo, dovunque fosse, e subito.

Si tirò su a sedere sul letto con quell'unico pensiero nella testa, e tanto furono violenti e repentini i suoi movimenti che l'ago che lo collegava al monitor per il battito cardiaco si sfilò dalla sua pelle. Immediatamente si diffuse un allarme in tutta la stanza, e l'istante successivo una voce fastidiosamente acuta gli trivellò i timpani mentre un chioma incolta e dalle sfumature verde scuro si fiondava nella stanza appresso a tre infermieri.

"Kacchan!"

"State calmi tutti! Non sono ancora morto"

"Ma hai rischiato" esordì la voce calma e apatica di Todoroki mentre entrava pure lui nella stanza "quindi vedi di non fare altre idiozie"

"Fatti i cazzi tuoi Bastardo a Metà" rispose acido Bakugou, ricevendo dal diretto interessato un'occhiata in tralice.

"Hanno rapito Kirishima. Bisogna ritrovarlo e subito!"

"Lo sappiamo, Kacchan. Ci stiamo già muovendo da un po' per ritrovarlo"

L'altro sgranò gli occhi: "Un po'? Oi, quanto è passato da quella notte esattamente?"

"Tre giorni" rispose Todorki.

"Cosa?!" esplose Katsuki scrollandosi di dosso l'infermiera che stava cercando di ricollegarlo al monitor per il battito cardiaco. "E in tre cazzo di giorni ancora non lo avete ritrovato?!"

"Ti vuoi calmare?" soffiò Todoroki, ormai decisamente a corto di pazienza.

"Ascolta Kacchan" provò a rabbonirlo Midoriya "non è così semplice come credi, sai? Dietro il rapimento potrebbe esserci qualcosa di più grosso di quel che pensiamo"

"Spiegati, Deku"

Il ragazzo scambiò un'occhiata con Todoroki, ed una volta ottenuto da lui un cenno affermativo gli spiegò velocemente la situazione: "Da qualche mese l'agenzia di Shouto sta seguendo gli spostamenti di alcuni killer che si pensa appartengano ad un gruppo più esteso"

"Tipo qualche organizzazione mafiosa?"

"Pensiamo più ad un'organizzazione contro l'attuale governo" intervenne il ragazzo di ghiaccio.

"Che ve lo fa pensare?" volle sapere Bakugou.

"Il fatto che ultimamente sono stati presi d'assalto edifici come grosse banche o palazzi amministrativi: per come si muovono, sembra quasi che in qualche modo stiano cercando di menomare le risorse del paese" rispose Izuku.

Conoscerti ancora una Volta -KiriBaku-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora