LA STORIA SI SVOLGE ALCUNI ANNI DOPO LE VICENDE NARRATE NEL MANGA E NELL'ANIME, QUINDI NON CI SARANNO SPOILER.
Uno è un giovane uomo irascibile, a tratti quasi violento; l'altro è irruento, casinista e sempre allegro ai limiti del ridicolo. Due raga...
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Bene, questo è Nao. Per curiosità, che ne pensate? Dio sono troppo emozionata all'idea di farvelo vedere!
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Eijiro era sempre stato un attentissimo osservatore del codice della strada, eppure quel giorno, in pochi minuti di guida collezionò un numero esorbitante di infrazioni bruciando ogni semaforo rosso e facendo lo zig-zag tra le macchine, senza contare che aveva ampiamente superato il limite di velocità.
Se non avesse avuto addosso il costume da eroe -che andava obbligatoriamente infilato dall'inizio del turno in agenzia fino al ritorno a casa- si sarebbe sicuramente ritrovato una volante della polizia alle costole.
Vide la scuola elementare dopo pochissimo, spense la moto e si ricordò di mettere il cavalletto solo perché gli era stata prestata, altrimenti l'avrebbe semplicemente gettata da qualche parte vista la situazione.
I bambini stavano uscendo dall'istituto in quel momento, e quando alcuni di loro lo videro gli si accodarono perché volevano salutarlo o per chiedergli un autografo; per via dei suoi modi gentili, Red Riot -così come Deku- era diventato molto popolare tra i più piccoli, a differenza di un certo biondino esplosivo.
"Non adesso bambini!" li liquidò bruscamente correndo via.
Il bambino al telefono gli aveva detto che di cognome faceva Yuga e che abitava davanti alla scuola, ma non era stato poi molto preciso in quest'ultima indicazione: effettivamente abitava davanti all'edificio, ma Eijiro raggiunse la sua casa solo dopo aver percorso comunque un buon pezzo di strada, che si fece tutta di corsa.
