Capitolo 24

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Uno di fronte all'altro a metri di distanza ci scrutavamo a vicenda.

Caleb- Se ti concentri dietro di lui vedrai Minerva.

Osservai e dopo un po dietro di lui vidi una ragazza identica a Mortis.

Mortis- Benvenuto Caleb. Ci siamo tutti e allora possiamo cominciare.

Fece un sorriso maligno e si fiondò su di me con un pugnale in mano, identico al mio, solo che la pietra era nera e non bianca come la mia. Cercò di colpirmi ma io schivai e lo buttai per terra con un'onda. Lo avevo preso di sorpresa però era abile e si riprese immediatamente. Gli saltai addosso e gli puntai il coltello sulla gola.

Io- Perché lo fai? Potresti essere uno di noi. Ed liberarti di  Minerva.

Mortis- Io...Io....è perché voi stupidi Figli dovete pagare!

Rimasi colpita da quella frase perché Mortis aveva usato due toni di voce diversi. Si divincolò e mi colpì al braccio, saltai sopra di lui e mi buttai nell'acqua. La ferita si rimarginò subito, Mortis mi tirò fuori dall'acqua prendendomi per i capelli. Mi stava facendo male e lo sapeva, stava godendo del mio dolore. Gli afferai il polso e lo contorsi fino a che non mollò la presa, ci mettemmo di nuovo uno di fronte all'altro.

Mortis- Hai paura, lo percepisco.

Io- Sì, ho paura, ma per tua sfortuna non di te.

Strinsi più forte il pugnale tra le dita e lo colpì sulla guancia lasciandogli un profondo taglio che lo fece imprecare.

Mortis- Maledetta! Adesso ti faccio vedere io... Cambiavolto!

Dopo qualche secondo al suo posto c'era Nick. Una lacrima mi scese sulla guancia, ma trattenni le altre, lui non doveva vedermi soffrire! Lui non era Nick, era solo il suo volto e sotto di esso c'era quello del mio nemico. Il fatto che avesse usato la sua immagine contro di me mi fece arrabbiare più di quanto già non lo fossi. Nello stesso istante buttammo a terra i pugnali,lo scontro d'ora in poi sarebbe stato corpo a corpo. Non sapevo bene quale fosse il suo potere ma dovevo essere pronta a tutto, aspettarmi qualunque cosa da lui. Allungò la mano verso di me e sussuró qualcosa, una spirale nera mi avvolse e non vidi più nulla. Ero ceca.

Mortis- Piaciuta la sorpresa?

Ringhai contro di lui.

Io- Hai sprecato un incantesimo. Ora nonpuoi più farmi vedere il dolore della morte.

Lo sentivo stringere i denti, non ci aveva pensato. Sentivo i suoi passi correre verso di me e le sue dita si stringono attorno al mio bacino, poi quest'ultimo comincia a farmi male. Sta cercando di indebolirmi per poi darmi il colpo di grazia, come ha fatto Minerva con Caleb. Minerva... solo in quel momento capisco, tutti quei gesti identici non erano  perché Mortis stava rievocando il passato, è lei che lo controllava -. Fino ad adesso non ho fatto nulla per fermarlo ma adesso dovevo fare qualcosa.

Corsi verso il rumore della cascata e mi ci tuffai dentro, mi tornò la vista e uscì con la testa dall'acqua. Lui era a riva con lo sguardo confuso di chi sta ascoltando qualcuno senza capire cosa stia dicendo. Approfittai della sua distrazione e creai una mano d'acqua che si avvicinò a lui, feci un pugno e l'acqua fece la stessa cosa, poi lo colpì. Lui volo contro una albero e non si rialzò. Io uscìvdalla cascata ma con la mano continuai a colpirlo, senza sosta, sfogando tutta la mia rabbia. Intanto mi avvicinai lentamente al luogo dove è caduto. Lui era lì fermo con gli occhi viola che risplendono e cerca in tutti i modi di fermare la mano, ed io smisi di colpire. Mi ero  comportata come lui. Avevo agito senza pensare, mi possedeva la vendetta, la maggior parte non mia. Mi accovacciai accanto a lui che aveva  uno sguardo perso, appena mi vide sollevò la mano con il pugnale e fece un affondo, ma era troppo debole e io gli strappai dalla mano con facilità.

Io- Mortis, basta. Posso curarti e fare uscire lei da te.

Mortis- No, tu non puoi fermare me!

Si mise una mano sulla gola come per impedire a lei di parlare e annuì impercettibilmente. Lo presi sotto braccio ,lo sollevai e lo trascinai fino all'acqua. Mi immersi con lui e lo sistemai creandogli un piccolo materasso attorno per farlo galleggiare. Gli passai una mano sulla testa dove perdeva sangue e poi su tutto il busto per chiudere le ferite. Adesso veniva il difficile. Cominciai a cantare sottovoce per escludere gli altri rumori, avvicinai le mani al suo viso e ne scaturì un bagliore blu accecante. Una figura nera cominciò a uscire dal corpo di Mortis mentre lui cominciava a contorcersi. Un urlo si levò dalla sagoma e sparì. Tolsi le mani dal suo viso che ora appariva più sereno. Uscimmo dall'acqua e lui raccolse il mio pugnale da terra,poi si sedette accanto a me.

Io- Come ti senti Mortis?

Mortis- Grazie a te bene, mi hai tolto un peso. Ma non la consapevolezza di aver fatto del male.

Io- Ma non eri in te! Era lei a controllarti, non è colpa tua. Noi siamo solo la rivincita. Siamo finiti in mezzo a questa storia senza che lo volessimo.

Osservava il pugnale con nostalgia e tristezza negli occhi.

Mortis- Però avrei potuto fermarla se avessi avuto coraggio. Adesso è il momento di non avere più paura. Grazie Keira.

Detto questo mi sorrise e guardandomi con dolcezza si pugnalò allo stomaco. Si distese sull'erba bagnata mentre io lo fissavo incredula.

Io- Mortis! Cosa hai fatto?! Perché?

Mortis- Keira, non devi dispiacerti per me. Non sarai in grado di curarmi, la ferita è troppo profonda. Adesso ascoltami bene. Devi riportarci a scuola e prima che muoia devi purificarci tutti, fatti aiutare da Caleb, lui saprà come.

Io- Ma...non posso lasciarti morire così....

Mortis- Dovevo morire comunque.

Mi accarezzò la guancia, dove era scesa una lacrima.

Mortis- Sei bellissima Keira, e perdonami ti prego.

Io-Ti perdono...

Mortis- Bene, morirò con l'immagine di te che lo dici. Forza riportaci lì.

Me lo caricai sulle spalle e gridai.

Io- Scuola delle Arti Magiche!

Ci catapultammo sul campo di battaglia, dove c'era il delirio.
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Scusate se pubblico così tardi ma non vedevo l'ora di farvelo leggere perché ci ho messo tanto per fare questo capitolo che sembrava sempre orribile. Spero che vi piaccia e che magari vi abbia fatto un po commuovere. Votate e soprattutto commentate!!:-) Un bacio e augurate a Keira buona fortuna!

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