~Haikyuu!!~ One-Shots {ITA!}

Christmas-Nishinoya Yuu

-Spiegami perché, alla fine il lavoro più lungo tocca sempre a noi due- borbotta Yuu, posando un grosso scatolone di decorazioni natalizie accanto ai miei piedi.

-Perché l'ultima volta, Tanaka ed Hinata hanno quasi distrutto questo posto- dico senza nemmeno guardarlo.

-Sì, ma perché l'albero dobbiamo decorarlo da soli? Gli altri non possono darci una mano?-

Sbuffo portando le mani sui fianchi: -è il mio albero questo. Sono io la Singora del Natale Yuu, perciò decido io-.

Il mio ragazzo alza gli occhi al cielo sospirando pesantemente.
-Tesoro, ti amo e lo sai, ma questa storia della festa di Natale va sempre peggio ogni anno, diventi sempre più isterica-.

-Mh, non è vero-.

-Si che lo è-.

-No-.

-Si-.

-No-.

-Sì. Lo scorso anno hai quasi strangolato Kuroo con le lucine senza una valida motuvazione-.

Incrocio le braccia al petto, voltandomi per guardare gli occhi castani di Noya.

-Kuroo è una maledetta spina nel culo e lo sai anche tu- dico.

Yuu ride di gusto e mi stringe a sé, avvolgendomi col suo calore e col suo profumo.

-Cerca solo di non ammazzare nessuno, c'è una cosa che devo fare questa sera-.

Alzo le sopracciglia confusa:
-non dirmi che tu e quel cretino di Tanaka avete intenzione di replicare l'orribile spettacolo di due anni fa-.

Scuote il capo sorridendo in modo strano.

-No, sta tranquilla. Ora sistemiamo questo posto, prima che arrivino tutti gli altri-.
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La festa è cominciata e tutto sta andando per il verso giusto.

Ci sono tutti, ex compagni ed avversari, Yuu guarda la sua ragazza, la donna che ama fin dalle elementari, mentre chiacchiera allegramente con Iwaizumi ed Hanamaki.

Si infila una mano in tasca e stringe forte la piccola scatola di velluto nero all'interno della quale è nascosto un'anello di fidanzamento.

Non è nulla di speciale o ricercato o troppo appariscente, a lei non piacciono certe cose; è per questo che Yuu ha scelto una semplice fedina d'oro bianco con incastonato un minuscolo zaffiro.

Blu come i suoi occhi.

-Hai davvero intenzione di farlo?- chiede Hinata arrivandogli alle spalle.

Nishinoya sobbalza e si volta verso il ragazzo.

Hinata Shoyo è cresciuto davvero; in realtà, tutti loro lo hanno fatto.

-Sì, Shoyo- dice l'ex libero ed il ragazzo sorride, spostando suo figlio Akihiko da un fianco all'altro, mentre il piccolo si sporge per farsi prendere in braccio da Noya.

-Vuoi venire dallo zio?- domanda ed il piccolo annuisce,
Hinata sorride e lascia che l'amico lo prenda.

-Tobio come sta?- chiede chiese e Shoyo sospira malinconico.

-Sta bene, l'operazione alla spalla è andata alla grande, il medico della nazionale ha detto che potrà tornare presto-.

-Bene, ne sono felice-.

-Anche io, è troppo tempo che Aki non vede suo padre-.

Noya sorride e guarda il piccolo di tre anni che tiene in braccio.

Somiglia tremendamente ad entrambi i genitori e nessuno sa spiegarsi il perché.

-Hai già pensato a cosa dirle?- chiede Shoyo dopo un po' e Yuu scrolla le spalle.

-Credo che improvviserò qualcosa al momento-.
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-Dio mio Keiji! Controlla il tuo dannato ragazzo!- grido mentre rincorro un Bokuto particolarmente ubriaco nel tentativo di fargli rimettere i vestiti.

Quasi tutti ridono ed in effetti, vista da fuori, questa deve essere una scena parecchio esilarante.

-Koutaro, fermati dannazione!-

Ovviamente non mi ascolta, nessuno lo fa mai in occasioni come questa.

Mi fermo e mi accascio su una sedia sospirando pesantemente.

-Hai la faccia di una che ha bisogno di un drink- dice Yuu spuntando improvvisamente davanti a me, porgendomi un bicchiere pieno di rum e coca.

-Vuoi farmi per caso ubriacare?- chiedo accettando il  bicchiere.

Scrolla le spalle e sorride: -no, mi servi lucida-.

Lo guardo sollevando un sopracciglio perplessa, è tutto il giorno che Yuu si comporta in modo strano... cioè, più strano del solito.

-Mi stai per caso nascondendo qualcosa?- butto lì, mentre faccio oscillare il contenuto del mio bicchiere studiandolo attentamente.

-Dovrei?-

-Non so, è che mi sembri strano- mormoro.

Yuu mi prende la mano e mi fa alzare in piedi, trascinandomi al centro della stanza; la musica termina improvvisamente e sento gli occhi di tutti puntati su di noi.

-Yuu, che succede?-

Lui mi guarda in silenzio per qualche secondo, le nostre dita ancora intrecciate, il calore del suo palmo a contatto col mio, poi chiude gli occhi, fa un respiro profondo e mi lascia andare.

-Ti amo-, dice con voce ferma,
-ti amo da sempre.
Fin da quando eravamo bambini, ho sempre saputo che eri tu quella con cui avrei voluto passare ogni istante di ogni giorno della mia vita.
Ho sempre saputo che saremmo stati "io e te contro il mondo" e di difficoltà, noi due insieme ne abbiamo superate così tante che quasi ho perso il conto, ma ne siamo sempre usciti, più forti di prima.
Ti amo... non credo che ciò che provo svanirà mai e se sto facendo tutto questo discorso imbarazzante, ti assicuro che un motivo c'è, non sono impazzito... non del tutto almeno-.

-Sicuro? Perché a me sembra il contrario- dico e tutti, Yuu compreso, scoppiano a ridere.

-Sei l'amore della mia vita, lo sei da sempre, perciò sposami- dice serio, estraendo una minuscola  scatola dalla tasca della giacca.

Lo fisso a bocca aperta, il cervello momentaneamente scollegato dal resto del corpo.

Vorrei muovermi, dire o fare qualsiasi cosa eppure non ci riesco, non ce la faccio.

Yuu mi ha colta così di sorpresa che mi sono paralizzata, dubito quasi di star respirando.

-Io... lo so di essere troppo impulsivo, di combinare un sacco di guai, di farti arrabbiare, ma...-

-Sì-, lo interrompo, -è vero. Sei insopportabile, troppo rumoroso e disordinato, ti lasci trasportare troppo dall'istinto ed a volte vorrei ucciderti per quanto mi mandi fuori di testa, ma penso che la mia vita sarebbe un completo schifo senza di te Yuu, perciò okay, ti sposo, ma devi promettermi una cosa-.

-Cosa?-

-Che la smetterai di urlare Rolling Thunder ogni volta che ti lancio qualcosa-.

La stanza si riempie delle risate dei nostri amici e mentre Yuu mi infila l'anello al dito, mi rendo conto che mai, mai nella mia vita potrei chiedere qualcosa di meglio.