Moon-Tsukishima Kei

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Cammino lentamente senza una meta precisa, lasciando che sia il mio istinto a guidarmi.

La pioggia cade veloce, le gocce pungono la mia pelle come fossero spilli acuminati ed il freddo penetra fin dentro le mie ossa.

Mi stringo nella giacca fradicia quando una folata di vento si leva più forte rispetto alle altre.

Da quanto sto camminando?

A casa avranno smesso di urlare?

Mia sorella sarà ancora nascosta nell’armadio a muro della nostra camera?

Sarà scappata anche lei?

Raggiungo il parcogiochi che si trova a due isolati dal mio palazzo e mi siedo sul sedile bagnato di una delle altalene.

-Di nuovo qui?- domanda una voce che ormai ho imparato a conoscere.

Alzo lo sguardo da terra e lo vedo, se ne sta seduto sul tetto del castello con gli scivoli e mi osserva, i gomiti sulle ginocchia ed il mento appoggiato ai palmi delle mani.

La sua espressione è seria, come sempre, ed i suoi occhi sono freddi come il ghiaccio.

-Ciao Tsukki- dico a voce bassa, ma so per certo che mi ha sentito, del resto, i vampiri hanno sensi più sviluppati rispetto agli umani.

Il ragazzo spicca un balzo, atterrando in modo elegante a poca distanza da me.

-Sei scappata ancora?-

-Litigavano. Lo sai che non mi piace quando succede-.

Si siede al mio fianco, su una delle altre altalene e si dondola avanti e indietro sui talloni.

-Hai pensato a quello che ti ho detto?-

Volto la testa e fisso il cielo in silenzio.

Ci ho pensato, ho rimuginato giorno e notte sulla sua offerta e sono giunta alla conclusione che se non fosse per la mia sorellina, accetterei volentieri di farmi trasformare.

Passare l’eternità con Tsukki non sarebbe male, però.

-Si- dico.

-Quindi?-

-Non credo di poter accettare. Kaori…-

-Trasformerei anche lei, so quanto le vuoi bene- dice.

Abbasso gli occhi su di lui.
Continua a dondolarsi ed evitare il mio sguardo, tenendo le sue iridi fisse sul cielo nero e coperto di nuvole.

La pioggia sta lentamente diminuendo il suo ritmo e presto cesserà del tutto ed allora sentirò ancora più freddo.

-Lo faresti davvero Tsukki?- chiedo.

Annuisce: -per te lo farei. Farei qualsiasi cosa- sussurra piano, pensando forse che non lo abbia sentito.

Allungo una mano e prendo le sue dita fra le mie.

La pelle di Tsukki è liscia e fredda e dura come la pietra, non ha imperfezioni, salvo una cicatrice circolare sul polso.

Il morso che lo ha trasformato.

-Grazie-

-Non ringraziarmi. Lo faccio più per me che per te. Le voci smettono quando ci sei-.

Già, le voci.

Me ne ha parlato qualche mese dopo il nostro primo incontro.

La sua mente è costantemente invasa da voci che cercano di portarlo alla pazzia ogni minuto di ogni giorno, ma a quanto pare, svaniscono completamente quando siamo insieme.

Sorrido appena e stringo più forte le sue dita.

-Non mi importa perché lo fai. Se posso starti vicino e se posso allontanare Kaori da quello schifo di posto, allora va bene tutto- dico.

Gli occhi dorati di Tsukki guizzano nei miei ed inclina la testa di lato.

-Ti importa davvero di me? O lo fai solo per tua sorella?-

-Entrambe le cose-.

-Capisco-.

Restiamo in silenzio ed entrambi torniamo a guardare il cielo; le nuvole si stanno diradando, alcune stelle iniziano a spuntare oltre la coltre nera.

-Tsukki?- chiedo dopo un po'.

-Cosa c’è?-

-È spuntata la luna-.

-Quindi?-

-Nulla è che… quando sono a casa, se vedo la luna, mi viene da pensare a te- dico.

-Come mai?-

-Perché tu sei la mia luna, Tsukki-.

~Haikyuu!!~ One-Shots {ITA!}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora