Criminal-Hinata Shoyo pt.1

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"-Quindi ti arruolerai davvero? Lavorerai davvero per il governo che ha distrutto il nostro Paese?-

Annuisco, stringendo i pugni lungo i fianchi.

-Non ho altra scelta, lo sai-.

-Si ha sempre un'altra opzione-.

Fa male, fa dannatamente male, ma questa è la vita; nulla è facile e le cose non vanno mai come vorremmo.

Alzo gli occhi al cielo e scuoto il capo con decisione, scacciando dalla mente quel vecchio ricordo che continua a tormentarmi.

Osservo le nuvole scure e minacciose, che, fuori dalla finestra, si ammassano lentamente fino a formare una coperta spessa, pesante, che preannuncia uno di quei temporali estivi spaventosi che sembrano non avere una fine.

La stazione di polizia è praticamente deserta, sono andati tutti ad assistere al discorso del Comandante Supremo, in visita da Tokyo; ma io sono rimasta, ho preferito continuare a lavorare sul caso di terrorismo che mi è stato affidato.

Abbasso lo sguardo sulla scrivania e faccio scorrere gli occhi sul fascicolo aperto su di essa.

Il gruppo di attentatori su cui sto indiagadando si fa chiamare White X, il loro simbolo è una X bianca su sfondo nero, i membri hanno tutti dai quattordici ai ventidue anni e sono principalmente maschi, fatta eccezione per una o forse due ragazze; il loro capo ha appena vent'anni (la mia stessa età) e si fa chiamare WildeFire, credo perché ha una seria ossessione per gli incendi dolosi; quelli sono il suo marchio di fabbrica, anche se in realtà ogni affiliato ai White X ha un suo specifico modo di attentare al governo, alla polizia e ai cittadini sostenitori del regime.

Mi passo le mani sul viso sospirando per l'ennesima volta.

Sono distrutta.

Dopo la bomba incendiaria piazzata nella piazza principale della città la scorsa settimana, non ho avuto un solo istante di tregua.

Ho corso avanti e indietro come una forsennata alla ricerca di indizi che potessero portarmi a dove si nascondono WildeFire e i suoi, ma non sono venuta ancora a capo di nulla, una volta messo in atto il loro piano, è  come se quei tizi venissero risucchiati in un buco nero per mesi, fino a che non è troppo tardi ed un'altra bomba esplode o un altro incendio divora parte della città.

È tutto così dannatamente frustrante... certe volte, la sola cosa che vorrei, è tornare a prima che tutto questo iniziasse, prima che il Comandate attuale salisse al potere, quando la vita era più facile per tutti, quando bastava poco per essere felici; vorrei tornare a quando, alle medie io e Shoyo tornavamo insieme a casa, parlando di tutto ciò che ci veniva in mente, ma le cose sono cambiate: abbiamo preso due strade diverse.

Io sono stata costretta da mio padre ad abbandonare gli studi ed arruolarmi nel corpo di polizia del Regime, mentre Shoyo... lui... non ho sue notizie da quasi sei anni, da quando gli ho detto che sarei entrata in polizia.

-Sei ancora qui?- domanda una voce alle mie spalle e mi volto di scatto, incrociando gli occhi scuri Matsukawa .

Annuisco rimanendo in silenzio.

-Ti sei persa una scena davvero esilarante comunque; quel cretino di Oikawa è caduto mentre scendeva le scale e si è tirato dietro pure Ushijima-.

Trattengo una risata, ma poi gli occhi mi tornano sul fascicolo che ho davanti e sulla foto scattata dalle telecamere di sicurezza che circondano la Zona Morta appena diciotto ore fa.

Matsukawa nota il mio sguardo triste e si siede al mio fianco, accarezzandomi una spalla con gentilezza.

-Nemmeno io potevo credere che fosse lui quando ho visto quella foto- dice serio,
-insomma, alle medie Hinata non sembrava il tipo in grado di diventare una persona del genere... me lo ricordo sempre tutto impaurito, che si nascondeva dietro te e Kageyama-.

Chiudo gli occhi ed appoggio la testa sulla spalla del mio collega e amico di una vita.

-Che devo fare Issei?- chiedo cercando di trattenere le lacrime e la frustrazione.

-Il tuo dovere-, dice Oikawa spuntando dalla porta accompagnato da Ushijima,
-non importa ciò che ti legava a lui quando eravamo ragazzi, non contano amicizia, amore o cose stupide come i sentimenti.
Tu lavori per il governo e lui è un criminale, questo è quanto-.

-Davvero Tooru? Davvero?- domando estraendo un'altra foto dal fascicolo e lanciandola sulla scrivania rivolta nella sua direzione.

-È stata scattata lo scorso mese, dopo l'esplosione in centro. Riconosci il tizio in foto?- chiedo alzandomi.

Oikawa fissa l'immagine con gli occhi sbarrati per qualche secondo.

-Hajime...- mormora poi.

-Esatto. Anche lui fa parte dei White X e non è finita qui gente, ce n'è per tutti-, estraggo altri fogli e li consegno ad Ushijima e Mattsun.

-Satori Tendou: arrestato lo scorso anno per spaccio di Xemperidrina, non appena uscito di prigione si è arruolato tra le fila dei terroristi.
Hanamaki Takahiro: esperto in fabbricazione di ordigni rudimentali, a lui si attribuisce la costruzione dei dispositivi utilizzati dai White X- dico in tono serio.

-Ognuno di noi ha qualcuno di importante affiliato a quel gruppo, ma solo io sono stata incaricata di eliminarli uno alla volta e non è giusto. Non posso farlo. Non voglio farlo-.

-Hai intenzione di disubbidire agli ordini?-

-Non lo so Wakatoshi. Forse- mormoro.
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Hinata Shoyo osserva il cielo stellato sopra di lui, a caccia di costellazioni, esattamente come faceva quando era poco più che un ragazzino, solo che ora, la ragazza che era sempre con lui in quei momenti non c'è più.

L'ultima volta che si sono visti, lei ha detto di volersi arruolare, per servire il Regime che ha mandato in rovina la loro Patria.

Shoyo non sa dove lei sia, né tanto meno se sia ancora viva, anche se il suo cuore gli dice che sì, lo è.

Si porta le ginocchia al petto e sospira pesantemente.

-Shoyo? Tutto bene?- domanda Kozume Kenma sedendosi accanto all'amico e leader dei White X, l'altro ragazzo annuisce, poi nota la busta che  il biondo tiene in mano.

-Che hai lì?- chiede curioso.

Kozume osserva ciò che tiene fra le mani con aria combattuta, ma alla fine consegna la busta all'amico.

-Non dare di matto- si raccomanda ed Hinata lo guarda perplesso.

Apre la busta ed al suo interno trova una foto, stampata in bianco e nero su della comune carta per scrivere, che ritirare ritrae una ragazza con capelli lunghi, occhi grandi e la divisa della polizia e la riconosce subito, nonostante i cambiamenti e gli anni passati, Shoyo riconosce immediatamente quel viso dolce e fissa Kenma senza sapere cosa dire.

-Tetsuro ha stampato questo frame di immagine per sbaglio questa mattina. Non ero sicuro che fosse lei, ma ne ho avuto la conferma quando ho visto la tua reazione-.

-Che ci faceva da queste parti?-

Kenma alza le spalle: -è da un po' che degli agenti fanno avanti e indietro per controllare questa parte della Zona Morta e tutto questo non promette nulla di buono-.

Hinata annuisce.

-Se vogliono lottare, lotteremo-.

~Haikyuu!!~ One-Shots {ITA!}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora