Madrigale notturno #109

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L'oscurità s'innalza sulla città gotica, attraversa le profondità dell'anima.

Lì la luce non è mai stata così abbagliante e la verità affilata come un rasoio contro la giugulare.

C'è familiarità con il dolore, la stanchezza, l'insoddisfazione che dilania e fa macerie su macerie.

In cielo una luna di sangue veglia poco al di sopra di una fitta distesa di nubi, e la pioggia di carbone si abbatte sui mali che si consumano senza sosta, mentre nel fango che si genera prosegue piatta l'esistenza di chi non riesce a darle un significato più alto, perdendosi in una concezione superficiale, sterile, banale, malvagia.

Ora tutto brucia nel puzzo di un fuoco violaceo che fa odore di putrefazione.

È l'umanità che si consuma nel vento della notte ululando come una fiera mentre tuoni e fulmini squarciano il cielo e l'eco della divinità risuona potente.

10/03/18


B.G.

Fiori d'argento IIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora