Madrigale notturno #130

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Vivevo di sesso e letteratura, respiro che mandava in subbuglio il cuore disegnando tra le sue pareti insanguinate le iniziali della felicità.

No.

Non ero di quella stoffa nel profondo di me stesso – non ero come chi sa d'amore una volta soltanto.

Vivo nella luce rossa di questo fiore notturno, ma io vado avanti – un po' novizio, un po' veterano, con l'anima errante che ora si muove oltre l'orizzonte di nere praterie e l'artificio dell'uomo sotto stelle invisibili.


29/09/18


-B.G.

Fiori d'argento IIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora