Madrigale notturno #103

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Avevo smesso di credere in qualcosa di diverso.

Era un tentativo di ingannarvi tutti.

No.

Per natura non sono uno che si arrende, ma ho capito che in questo mondo è meglio fingere – essere felice, soddisfatto, amare il proprio lavoro.

Che ridere mi fate.

Io non ho mai gettato la spugna, e di notte sogno nuvole di vetro e cieli rosso sangue, la terra è azzurra e l'erba luccica come l'argento dall'alba al tramonto.

La vita ha smesso di essere ed è quello che avrebbe dovuto prima di vivere quest'inganno che ho appena restituito al mittente.

Ho la zuppa sul fuoco e l'affitto da pagare, ma di notte, di notte smetto di essere pazzo, stressato, e me la rido, me la rido mentre fiocca la neve sul mercato della città, e angeli neri fumano e bevono caffè con cappelli di lana, sciarpe, e guanti.

Fa freddo, ma loro sorridono e sono felici proprio come me quando guardo la notte abbattersi sul mondo e la vita intera tornare alla sua natura mentre le mie dita come lamp iche squarciano il tempo immolano poesie.

Sì.

Io vi ho fregati tutti e voi non lo sapete


15/02/18


B.G.

Fiori d'argento IIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora