Maledetto Sorriso || Jace Norman // COMPLETA

Stay with me

"Posso venire in camera con te, piccola?" mi chiese con il suo sorriso stupido.
"Certo, amore mio." gli risposi e presi la sua mano, intrecciando le dita nelle sue.
Andammo in camera mia e quando entrammo lui si sedette sul mio letto, tenendo la schiena dritta sul poggiatesta.
"Vieni qui..." mi sedetti in mezzo alle sue gambe e appoggiai la testa sul suo petto. Jace cominciò ad accarezzarmi i capelli.
"Ho avuto paura di perderti." sussurrò al mio orecchio.
"Anch'io, ma non potrei mai lasciarti, anche se mi facessi male come nessuno ha mai fatto. Non sono capace di starti lontana, ti amo troppo per vivere senza di te." gli risposi e sentii il suo corpo tremare. Mi girai di scatto: altre lacrime rigarono il volto.
"No, no, no, no, no." gliele asciugai tutte. "Va tutto bene, sono qui."
"È fantastico avere qualcuno su cui contare. Sai, avevo paura di dirti che cosa sento, pensavo che mi avresti rifiutato come tante persone. Tanta paura. Perché ti amo, Alyssa, davvero tanto." smise di singhiozzare e ricominciò a respirare regolarmente, come se si fosse liberato di qualcosa.
Lo abbracciai. "Non sei solo." appoggiai la fronte sulla sua spalla e realizzai che, in quella stretta, il sibilo nella sua respirazione era scomparso.
"Ti amo, Alyssa, davvero." disse nel mio orecchio e baciò il mio collo subito dopo. Quasi non mi addormentai in quell'abbraccio, era così caldo tra le sue braccia. Guardai l'ora: le 8:30 pm. Jace si sdraiò ed io mi sdraiai su di lui. Restammo svegli ancora due ore, mentre lui accarezzava i miei capelli ed io i suoi fianchi.
"Sei stanca?" mi chiese ad un certo punto.
"Sì, il mal di testa mi sta uccidendo." gli risposi.
"Va bene, allora torno nella mia stanza." lui cominciò ad alzarsi ed io bloccai la sua mano.
"Non andare." lo fissai. "Stai con me."
"Va bene," disse Jace. "Fammi solo togliere la maglia, sono abituato così."
Tolsi la mia mano da sopra la sua, lui si alzò e si sfilò via il maglione (che gli stava perfettamente): mostrò un petto pallido, dove gli si potevano contare le costole. Era bellissimo anche così, perfetto nella sua perfezione.
Sbarrai gli occhi e lui mi guardò con aria interrogativa. "Cosa c'è?"
"Sei...semplicemente meraviglioso." lo fissai come incantata.
"Dio..." ribattè lui. "Tu sei bellissima anche così, coi capelli in disordine e senza trucco."
Mi baciò, più a lungo del solito. Dopodiché mi rigirai sul fianco destro e lui si sdraiò dietro di me, abbracciandomi.
"Ti amo, piccola." mi sussurrò all'orecchio.
"Anch'io ti amo, Jace." gli risposi.