Il giorno dopo vado a scuola. Quando scendo le scale mi accorgo che Bill era venuto a prendermi per andarci insieme.
"Potevi avvisarmi." gli dico sorridendogli.
"Volevo farti una sorpresa." mi risponde schioccandomi un bacio sulla guancia. "Come stai, piccola? Tutto okay?"
"Io... sì... sì sì..." balbetto.
Lo sguardo di Bill s'incupisce. "I tuoi occhi sono più scuri del solito." mi guarda con sospetto. "Cosa succede?"
"Niente, Billy, va tutto bene." dico più sicura abbracciandolo. Lui mi prende i polsi e li accarezza con i pollici prima che io lo abbracci.
I suoi occhi azzurro oceano si riempiono di lacrime. "Non va tutto bene, assolutamente." ricaccia dentro le lacrime. "Perché lo fai, Alyssa? Sono qui per te, per sostenerti, per darti affetto. Sono qui per riprendere i rapporti con te, per riuscire a considerarti di nuovo una sorella e tu un fratello. Sono qui per te, cazzo. Sono qua per te e per noi."
"Billy, mi dispiace." abbasso lo sguardo.
"Quanti ne hai fatti?" chiede in tono duro.
"Perché?"
"Voglio sapere quante volte hai avuto bisogno di me e non ci sono stato." le lacrime cominciano a scendergli, bagnandogli le guance.
"Quindici, Bill." gli asciugo le lacrime, ma lui chiude gli occhi, strizzandoli, per farne uscire altre.
"Quindici?" ripete singhiozzando. "Aly, mi dispiace da morire. Sono un coglione, non ti sono stato abbastanza accanto. Mi dispiace." comincia a camminare lasciandomi da sola. Io lo rincorro prendendogli poi una mano ed intrecciando le dita. Lui cerca di scansarmi ma senza risultati, ricevendo invece una stretta più forte alla mano.
"Rimani, ti prego." lo supplico.
"Non posso." risponde cercando di allontanarmi ancora. "Non sono abbastanza per te, evidentemente."
"Sei abbastanza per me!" urlo ormai in lacrime anch'io. "Bill, ho bisogno di te!"
"No, non hai bisogno di me. Hai bisogno di qualcuno che ti stia accanto come ho cercato di fare io." bisbiglia William. Comincia ad allontanarsi, girandosi ancora una volta a guardarmi prima che io possa accasciarmi a terra svenuta.Mi risveglio in una stanza che non è la mia: il letto è al centro della stanza appoggiato al muro con una finestra sopra la testiera, c'è una scrivania disordinata appoggiata al muro alla mia destra con una sedia davanti, un comodino alla sinistra del letto e un armadio sul muro alla mia sinistra.
Non sono sola in questa stanza. "Stai bene?" domanda una voce dolce. Mi giro verso la provenienza della voce e vedo una testa rossa e degli iridi azzurri. "Scusami, sono un deficiente. Non posso lasciarti sola in queste condizioni." Bill si sdraia accanto a me su un fianco, abbracciandomi ed appoggiando il mento sulla mia spalla. Sento lacrime calde bagnarmi la maglietta.
"Hey, hey." gli cingo la vita accarezzandogli un fianco. "Va tutto bene, okay? Se tu sei qua va sempre tutto bene." gli passo le dita fra i capelli.
"Ti amo, sorellina." sussurra nel mio orecchio tirando su con il naso. Prima che ci mettessimo insieme ce lo dicevamo sempre, come per dire che ci volevamo un bene infinito. Abbiamo capito che Bill non abbandonerà mai le sue abitudini.
"In quale dei due sensi?" chiedo ridacchiando.
"Tutt'e due." comincia a baciarmi la guancia per poi sistemarsi sopra di me e baciarmi tutta la faccia. Riparte da quella guancia andando sulla tempia, sulla fronte e scendendo sull'altra guancia. Si ferma e lo guardo negli occhi, mentre lui fissa le mie labbra. All'improvviso lo prendo per il dietro della testa e spingo le sue labbra sulle mie. Lui chiede l'accesso e glielo concedo mentre le nostre lingue iniziano a intrecciarsi e giocare insieme. Conficco le unghie nella sua schiena e lui mette le sue mani sotto la mia maglietta. Comincia ad accarezzarmi la schiena, poi si stacca un attimo dalle mie labbra e si toglie la maglietta rimanendo a petto nudo. Comincia a baciarmi il collo e io circondo il suo con le mani. Gli accarezzo il petto per poi capovolgere la situazione sistemandomi su di lui. Ricomincio a baciarlo sbattendo la lingua sui suoi denti per far intrecciare di nuovo le nostre e lui me lo concede cominciando a giocare con la mia lingua. Mi toglie la maglia ed io gli bacio il petto, scendendo piano piano in giù. Mentre gli bacio l'addome noto il rigonfiamento sul cavallo dei jeans e...
Un secondo. Che cazzo sta succedendo? Sto facendo sesso con Bill? Porca puttana! Non doveva succedere!
Mi rialzo la letto prendendo la mia maglietta dal pavimento e rimettendomela.
"Che c'è, piccola?" mi chiede Bill con occhi socchiusi e aria sobria. Si vede che si stava divertendo. Il problema è che mi stava divertendo anch'io. "I miei genitori non ci sono, tran..."
"No! È tutto uno sbaglio, cazzo!" grido mettendomi le mani tra i capelli. "Ho fatto una cazzata. Porca puttana, scusami, Bill. Dimentica tutto questo, è stato uno sbaglio. Non dovevo, non voglio illuderti. Scusami. Io... io non ti amo in quel senso. Mi dispiace, William, mi sono fatta prendere dal momento."
"No..." sussurra. "Dispiace a me, non dovevo. Mi stavo avvicinando a Beverly per dimenticarti. Ma cazzo, sei così dannatamente irresistibile. Scusa, ho rovinato tutto."
"Non importa. Tutto come prima, ma devi dimenticare ciò che è successo e non farne parola con nessuno." lo guardo seria. "Giuramelo, ti prego."
"Sì sì, tranquilla. La colpa è mia." si rimette la maglietta e viene verso di me, abbracciandomi. "Scusami, piccola."
"Non fa niente..." gli accarezzo i capelli. "Ti amo anch'io, comunque. Nel senso che usavamo prima di fidanzarci."
Billy rise. "Grazie, piccola. Ti devo tanto."
"Grazie a te, Bill, sono io che ti devo tanto." dico sciogliendo l'abbraccio e tenendolo per le spalle.
Lui sorride e amo ancora di più quel sorriso, che adesso è spontaneo.Ehi, gentee. Ecco il nuovo capitolo. Scusate se è corto, però, sinceramente, non ho trovato molto da dire per questo capitolo. Magari il prossimo vi piacerà di più.
Cosa ne pensate della ship Bill+Alyssa? Io la vedo solo come una brotp, anche dopo aver scritto questo capitolo.
Ditemi cosa ne pensate. Bacii.😘
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Maledetto Sorriso || Jace Norman // COMPLETA
RomanceAlyssa e Jace sono due ragazzi di un anno di differenza. Ne passeranno tante insieme: litigi, gelosie, tradimenti. Ma resteranno sempre uniti, perché si amano come nessuno ha mai amato nessuno. Il loro amore è forte sin dal primo istante, sin da qua...