In punizione

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Eravamo durante l'ora di chimica, io e Toby come sempre eravamo vicini di banco. Ad un certo punto cominciò a fare battute stupide come: "Perché in America fa freddo? Perché è stata scoperta." oppure "Perché non bisogna giocare con un morto? Perché bara."
Io ridevo come una cogliona cercando di non farmi sentire dalla professoressa. Toby cominciò a farmi il solletico e io piantai un gridolino. Oggi lo uccido, giuro.
"Toby, ti ammazzo." sussurrai.
"Amber, trovi divertente la mia lezione?" chiese la Smith smettendo di spiegare per rivolgersi a me.
"No no, professoressa." mi coprii la bocca con una mano soffocando una risata.
"Vongral, smettila di infastidire la tua compagna." ordinò la professoressa a Toby.
"Subito, professoressa." fece un sorrisetto da leccaculo e la professoressa continuò a guardarlo seria. Lei ricominciò a spiegare ciò che aveva tralasciato prima e T riprese a farmi il solletico.
"Toby, smettila." cercai di non ridere, ma il silenzio tombale nella nostra classe mi fece sentire da tutti che mi guardarono con facce stupite.
La Smith ci fulminò con lo sguardo. Avevo paura che potesse venirle un tic all'occhio. "Amber, Vongral, dopo le lezioni siete in punizione fino alle 4:00 pm!" gridò ed io sbuffai. "Hai da ribattere, Amber?"
"No." guardai i miei appunti di chimica e sbuffai piano. Ma che cazzo, poi che dico a mia madre? Oh, ma chissene frega? Starò col mio migliore amico, non posso chiedere di meglio.
Rivolsi un sorriso a Toby. "L'abbiamo combinata, ma almeno l'abbiamo combinata insieme."
Lui mi ricambiò il sorriso e mi prese la mano, accarezzandone il dorso. "Da sempre..." cominciò
"...e per sempre." conclusi per lui. Intrecciai le dita nelle sue e ricominciai a prendere appunti. Che bello essere mancini. Odio sta fottuta materia, che cazzo mi serve? So la formula dell'acqua, H²O, e poi? Che cosa me ne faccio delle altre formule? Nulla. Non mi interessa questa materia, uffa.
Finalmente le lezioni finirono, ma avevamo ancora due ore di punizione. Dio, che palle. Ammazzo Toby, giuro.
Ci dirigemmo nuovamente nell'aula della professoressa Smith.
"Buongiorno, ragazzi." ci salutò freddamente.
"Buongiorno..." sussurrammo all'unisono.
Ci sedemmo ai banchi di sempre, tirando fuori le penne e i compiti assegnati quel giorno.
"Fate silenzio, per favore. Qualunque cosa, ma non voglio sentire una mosca volare." ci ordinò la Smith.
Cominciammo a scambiarci bigliettini, senza che la professoressa se ne accorgesse.
Io : Ethan ti ha dato ancora fastidio?
Toby : Secondo te? Certo che mi ha dato ancora fastidio.
Io : Ti ha picchiato, amù?
Toby : Amo quando mi chiami così. Comunque ...
Io : Avresti aspettato molto per dirmelo?
Toby : Scusa, Aly...
Io : Lo riduco in poltiglia, te lo giuro. Lo spello vivo
Toby : Tranquilla, non fa niente.
Io : Non fa niente un cazzo, il mio migliore amico non si tocca, sennò li tocco io come si deve.
Toby : Ti voglio bene, Aly.
Io : Anch'io, T.
Ci scambiammo uno sguardo e sorridemmo, arrossendo lievemente di poco.
È sempre stato così tra noi, arrossivamo per ogni nostro sorriso dolce. Era un'amicizia costruita col cuore ed io non intendevo farla finire.
Io : Dopo andiamo a parlare con sua madre.
Toby : Pensi che cambierà qualcosa?
Io : Tentar non nuoce, amù.
Così alle 4:00 pm la professoressa Smith ci richiamò. "Bene, ragazzi, potete andare."
Prendemmo lo zaino e in un terzo di secondo eravamo fuori dalla classe. Ci precipitammo a casa Jones, suonando il campanello.
"?" rispose la madre di Ethan.
"Siamo Toby Vongral e Alyssa Amber, vorremmo parlarle." dissi intrecciando le dita in quelle della mano di Toby.
"Oh, va bene. Vi apro subito." ci aprì la porta di casa e noi entrammo.
"Salve, signora Jones." la salutai. Toby le fece un sorrisetto timido ed io strinsi più forte la sua mano.
"Ciao, ragazzi. Gradite qualcosa?" chiese premurosamente. Ma come cazzo le è uscito un figlio come Ethan? Lei è tutto il contrario.
"No no, la ringrazio." scossi la mano in segno di dissenso. "Volevamo parlarle di Ethan..."
"Cos'ha combinato sta volta?" domandò preoccupata.
Guardai Toby come se aspettassi che lui parlasse, ma non lo fece. Lo capivo ed io non sapevo come aiutarlo... "Suo figlio... prende in giro tutti i giorni Toby... e me ogni tanto... ma comunque, lo prende in giro e spesso lo picchia. Non sappiamo cosa fare, signora."
"State scherzando, vero?" la madre di Ethan sbarrò gli occhi. "Ethan fare ciò? Gliene parlarò... avete qualche prova? Non voglio che lo incolpiate di cose che non ha fatto." si portò una mano sul cuore ed io alzai gli occhi al cielo.
"Toby, fagli vedere, per favore." sbuffai scocciata. Lui lasciò la mia mano e si alzò la maglietta, scorgendo diversi lividi sul suo addome.
"Oh dio santo, Ethan se la vedrà con me e suo padre per questa cosa. Sono davvero delusa dal suo rendimento scolastico e dal suo comportamento con i suoi compagni di classe. Capisco che la situazione in casa non sia una delle migliori, ma non è un buon motivo per picchiare i ragazzi a scuola per sfogarsi. Sono davvero molto arrabbiata per questo e non esiterò a parlargliene. Grazie mille, ragazzi. Grazie per avermi avvisata." sbottò incrociando le braccia al petto.
"Grazie a lei, signora Jones." chiusi gli occhi per un secondo riprendendo la mano di Toby. "Ora sarebbe meglio se andassimo, abbiamo ancora compiti da fare." girai sui tacchi andando verso la porta d'ingresso tirandomi dietro Toby. La madre di Ethan ci seguì a ruota aprendoci la porta. "Arrivederci, signora."
"Ciao, ragazzi." ci salutò lei.
Uscimmo da quella porta che spero di non varcare mai più. Non sopporto di stare nella casa della persona che fa soffrire il mio migliore amico dalla prima superiore. Giuro, lo farei a pezzi se potessi. Lo ridurrei in polvere.
"Grazie, Alyssa. Sei la cosa più bella che mi sia mai capitata." T mi strinse in un abbraccio spaccacostole.
"Lo sai che per te farei questo ed altro, non ringraziarmi." ricambiai il suo abbraccio appoggiando il mento al suo petto e lui mi baciò la fronte.
"Sei tutto per me." sussurrò ed io gli accarezzai i capelli sorridendo come un'ebete.
Io amo il mio migliore amico e mai smetterò di farlo. È un amore incondizionato come quello per una madre, il mio per Toby.

Mi risveglio ancora una volta nel mio letto con le lacrime agli occhi: sono le 7:00 am. Odio questi incubi. Maledetta sveglia. Spengo la sveglia e mi alzo per un altro fottutissimo giorno di scuola.

Buon pomeriggio, ragazzee. Ecco il nuovo capitolo.
Non so voi, ma io shippo sempre di più Toby e Alyssa come brotp.
Cosa ne pensatee? Fatemi sapere. Vi ano. Bacii.😘

Maledetto Sorriso || Jace Norman // COMPLETADove le storie prendono vita. Scoprilo ora