Maledetto Sorriso || Jace Norman // COMPLETA

La chiamata

"Ciao, mamma." entrai in casa.
"Ciao, tesoro. È andato tutto bene?" mi accolse all'ingresso e mi abbracciò.
"Sì, tutto okay... credo..." risposi incerta.
"Mmh..." mi guardò con occhi ridotti in fessure e tornò a guardare la televisione seduta sul divano.
"Mamma, vado in camera mia a chiamare Jace." andai dritta tutto il corridoio e svoltai a sinistra per entrare nella mia stanza.
Mi lanciai sul letto, posai lo zaino a terra e presi il telefono da dentro di esso. Composi il numero di Jace e lo chiamai. Il telefono squillò almeno dieci volte prima che lui rispondesse.
"Aly, ti avevo detto d..." cominciò.
"Jace, ho bisogno di te, di parlarti." lo interruppi. "Sto male."
"Anch'io." disse fermo.
"Ne parliamo insieme? Ti supplico." gli risposi.
"Va bene, Aly, comincio io. Oggi ho fatto un corso avanzato con la professoressa di matematica. Eravamo soli in quella classe e in tutta la scuola. Lei è molto giovane, sui venticinque anni. Ad un certo punto, mentre spiegava, si è interrotta e mi ha baciato. Abbiamo fatto sesso, Alyssa." scoppiai in lacrime. "Non piangere, ti prego. E non riattaccare, fammi finire. Poi puoi anche mandarmi a fanculo. Io non la amo, okay? Ora che ti sento ho capito che non la amo. Amo solo te, sei unica nel mio cuore." singhiozzai. "Lei non è niente, okay? Sto parlando seriamente. Sono uno stronzo, ma sono stato preso dal momento. Ora mi accorgo che non è contato nulla per me. È stata tutta una sveltina. Ora puoi anche lasciarmi, ma sappi che ti amo da morire. Ti amo più della mia stessa vita e lei non è niente per me, è solo una puttana. Okay, Aly? Ora riattaccami pure in faccia, avresti più che ragione." iniziò a piangere anche lui.
"Jace Norman..." dissi. "Sei uno stronzo, ma ti amo anch'io. E se stai dicendo la verità che Dio mi benedica che ti sto perdonando. Se mi stai dicendo bugie vattene già a fanculo. Ma io ti credo, perché ti conosco e non voglio perderti. Proprio no. Ti amo, Jace, da morire."
Tirò su col naso. "Sai... Non ho mai pianto così tanto per una ragazza, sono stato proprio un pezzo di merda. Mi dispiace, mi dispiace davvero tanto. Spero tu possa perdonarmi."
"Sì, Jace, ti perdono. Lo sento che sei sincero." dissi dolcemente asciugandomi le lacrime.
"A te... che... è successo?" mi chiese con la voce rotte dal singhiozzo.
"Ho litigato con il mio migliore amico. Litighiamo troppo in questo periodo..." replicai piano.
"Stai tranquilla, amore, sono sicuro che se ti vuole bene tornerà. E sono sicuro che ti vuole un sacco di bene." mi rassicurò.
"Lo spero... Anch'io gli voglio molto bene..." dissi tornando a respirare regolarmente.
"Tranquilla, piccola." sussurrò. "Ti amo tantissimo."
"Anch'io, Jace." arrossii. Provavo sempre un'emozione diversa nel sentirglielo dire. Era bellissimo. "Che mi racconti di bello?"
"Mah, niente di che... Il mio migliore amico vuole conoscerti." rise. "Gli ho fatto vedere una nostra foto e mi fa che sei bellissima (come dargli torto!). Io gli ho risposto che sei mia. Vero, tesoro?"
"Solo tua." confermai.
"Si chiama Sean, comunque. Viene in classe con me e Riele." disse. "Riele ti saluta."
"Salutamela anche tu!" esclamai. "Quando ci rivediamo mi fai conoscere Sean? Io, se verrai qui prima o poi, ti presento la mia migliore amica. Si chiama Beverly."
"Mmh... va bene, speriamo sia sexy!" scoppiò a ridere.
"Vaffanculo!" esclamai e risi anch'io. "Sei proprio un coglione."
"Lo so che in fondo mi ami." rispose.
"Non in fondo, sei in primo piano per me." sorrisi tra me e me.
"Anche tu per me, piccola." replicò.
Ciò che ci dissimo in seguito non fu niente di importante. La sua voce, quella serata, bastò per tranquillizzarmi e farmi andare a dormire serena. Era così che funzionava tra fidanzati, vero? Ci si sentiva al sicuro con l'altro. Ed io mi sentivo protetta con lui.

Non odiatemi per ciò che ho scritto, non odiate Jace per ciò che ha fatto e non odiate Aly per il fatto che l'ha perdonato. Si amano, tutto normale.
Cosa ne pensate? Bacii.😘