Oggi è il 13 dicembre, ovvero il mio compleanno. Dovrei festeggiare, compio finalmente 18 anni. Ma ci ho rinunciato, la mia vita deve essere come al luna park: sali sulle montagne russe, e poi scendi a picco schiantandoti sul muro. Dovrei essere con America a consolarla, ma lei ha insistito dicendo di stare bene e che Erika e James le faranno vedere il piccolo Michael. Invece Carter ha insistito di andare con lui nel giardino delle Rose a fare una passeggiata per rilassarmi. È un giardino speciale perché è un labirinto di alberi e rose. Siamo qui in mezzo al labirinto, stesi sul prato a guardarci incantati. E più lo guardo, più noto la somiglianza tra lui e America. E mi pesa un sacco non dirgli che oltre ad avere sua sorella sotto il naso, ha pure un nipote bellissimo. "Mi senti?" mi riprendo dal mio stato di trans e ricaccio subito le lacrime schiarendomi la voce. Alzo lo sguardo e un sopracciglio facendogli segna di ripetere.
"Ti ho solo detto che Scott e Allison... Si, ecco... Hanno combinato un pasticcio... Piccolo.." sbuffa unendo il pollice con l'indice indicando quanto piccolo è il guaio. Addento un pezzo di torta con la fragola. "Cioè?"gli domando a bocca piena. Carter ride per la mia espressione buffa e scuote la testa. "Meglio che te lo fai rivelare dalla tua sprovveduta migliore amica."
Mi metto un dito sul mento, facendo finta di pensare intensamente. Poi mi arrendo e gli chiedo: "indizi?".
Mi squadra un attimo, guardando se sono pronta e continua con un sospiro. "No no."Sorride lo stronzo. Mi alzo di scatto mettendomi a correre verso l'uscita e verso casa nostra. Mi giro qualche volta per assicurarmi che mi segua, rassicurandomi vedendolo inseguirmi e ridere come se fossi pazza. Entro in casa e mi precipito sul divano, stanca morta. Chiudo gli occhi e sorrido, quando sento il mio corpo schiacciarsi come una sottiletta da un ammasso di muscoli. Apro gli occhi, trovandomi quelli che amo tanto. Il viso di Carter si avvicina, fino a farlo combaciare perfettamente col mio. Mi godo il momento cercando di imprimere a fuoco tutti i dettagli di questo momento: i suoi capelli che ricadono dolcemente sul mio viso, la sua bocca sulla mia, le sue mani sui miei fianchi, solo noi. Poi si stacca baciandomi il viso scendendo fino al collo. "Ti dovrei marchiare. Sono un Alpha e tu sei la mia compagna, perciò ti devo marchiare per segnare il mio territorio. Nessun lupo si deve avvicinare a te."dice puntando il suo sguardo penetrante sul mio. Deglutisco e annuisco. "Sicura?" No guarda, se non lo vorrei ti avrei dato un bel calcio nei tuoi gioielli di famiglia e sarei scappata in Venezuela. Gli sorrido rassicurandolo, evitando di parlare per paura di pentirmene. Inarco il collo mettendolo meglio in mostra e guardo il soffitto bianco. Carter si avvicina piano al mio collo e sento le sue ossa scrocchiare, segno che si è trasformato parzialmente. Percepisco qualcosa di appuntito sfiorarmi il collo, proprio sul punto dove c'é la vena e chiudo gli occhi stringendo il corpo di Carter di più incoraggiandolo a continuare. Ad un certo punto i suoi canini mi hanno già morsa, facendomi fuoriuscire anche una scia di sangue. Stringo gli occhi dai quali escono copiose lacrime, sperando che questo dolore atroce finisca. Mi ripeto: tranquilla il peggio è passato, adesso finisce, adesso finisce. Riapro gli occhi e vedo Carter guardarmi con un sorriso soddisfatto sul viso. Lo sposto di scatto e corro in bagno con la mano appoggiata sul morso fermando il sangue che stava per uscire. Pulisco tutto con l'acqua fredda e mi soffermo a guardare incantata una piccola ma visibile a tutti luna. Ora sono marchiata. Sposto lo sguardo dietro di me notando Carter preoccupato. "Ti ho fatto tanto male?" si avvicina lui, prendendomi per i fianchi. Scuoto la testa sorridendo. "No, non preoccuparti. "
Mi bacia e continua: "L'ho sempre saputo che tu sei una guerriera. Pensa che alcune lupe sono pure svenute ad alcuni morsi e non si sono svegliate per giorni. Tu sei la mia guerriera." Mi porta in camera sua. Sì, è successo quello che temevo di più.
Come si dice: una notte piena di fuochi e di scintille.
È stato il regalo più bello della mia vita.
Apro gli occhi e mi giro a guardare Carter che dorme beatamente. Apre un occhio e sta per aprire bocca, ma viene interrotto dalla porta che sbatte, rivelando un Scott molto contento. Scott ci sorride "Buongiorno piccioncini, è ora di svegliarsi." e va ad aprire le tende. Io mi avvicino sempre di più a Carter e coprendomi. "Scott, giuro che se non esci entro 3 secondi, ti stacco la testa a morsi. Ti voglio bene amico, ma la mia compagna è nuda, quindi FUORI!"urla Carter, facendomi arrossire per la sua affermazione.
Nel pomeriggio, dopo scuola e dopo le lezioni per diventare Luna, io e Allison finalmente ci incontriamo a parlare in un bar, davanti a una bella cioccolata calda delle novità. "Quindi ti ha marchiata e l'avete fatto, tutto in un giorno? Com'è stato?"mi domando Allison curiosa, sporgendosi verso di me , appoggiando i gomiti sul tavolo. Arrossisco solo al pensiero e le racconto tutto, tralasciando i dettagli. "Ah si lo so. Anche con Scott non si scherza! Ma non potr-" viene interrotta dall'allarme antincendio che suona spaccandoci i timpani. Il barista prende l'estintore e si mette ad urlare: "Uscite tutti subito! C'é un incendio!!" Prendo per mano Allison e la trascino fuori, dove notiamo che non solo il bar è in fiamme. Il villaggio sta bruciando!
"Te l'ho detto che un gran colpo stava per arrivare."sento una voce dietro di me. L'ultima cosa che vedo è Allison in lacrime che urla con una mano sul ventre.-----------------------------------------------
Autrice.
Vi consiglio di passare a leggere il quaderno depressivo di Alexandra, così capite meglio i suoi pensieri e quanto è ed era "depressa".
Al prossimo capitolo👋❤
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How Much Can I Love You?!- Mate #WattpadContest
WerwolfAlexandra: 17 anni, fangirl sbadata che sperava di incontrare Cameron Dallas sbattendo la testa su un sasso. Si é trasferita al nord dell'Italia con sua madre dopo 10 anni dal divorzio dei genitori. Un ringhio e la sua vita si capovolge, ma non sa c...