23*Ciclo?

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Noia.
La mia peggior nemica.
Prendo il cellulare dal comodino affianco al mio letto da morto e lo attacco alle cuffiette.
Metto su qualcosa di movimentato.
Friends di Marshmello.
Sarebbe così bello scoprire chi si nasconde sotto quella maschera che mi mangerei volentieri se fosse commestibile.
Canticchio mentre vado su Google e vado sulla descrizione della canzone.
Leggo che il tipo in questione si chiama Christopher Comstock.
Cerco il suo nome e vado sulle immagini.
Dire che sono scioccata è un eufemismo.
Mi aspettavo un figo da paura, biondo e con gli occhi azzurri.
Chiudo tutto, pure gli occhi, godendomi la canzone.
Oggi mi dimettono quindi...
Maglietta con marshmello o con la pizza?
Pizza!
Mi alzo staccando quella fottuto flebo e prendo un paio di jeans chiari, portati da Carter e la maglietta dirigendomi in bagno.
Mi cambio e quando sto per uscire sento delle voci.
"Secondo me ha il ciclo. Io so prevedere un temporale!" Mi sbatto la mano in faccia riconoscendo Scott.
Si, Allison mi ha detto che riesce a dirti se sei mestruata o no solo guardandoti negli occhi.
Con noi due ha sempre indovinato.
Quando siamo in pubblico usiamo i termini "piove" o "c'é il temporale" per non parlare di ciclo davanti a tutti.
Esco e mi fermo di colpo guardando la scena che mi si presenta davanti.
Scott è per terra, Allison è in piedi sopra di lui, America sta mangiando i marshmello e Carter mi sta preparando la borsa.
"Babbana, condividi quella delizia o ti rispedisco nel mondo demoniaco!"urlo puntando il dito verso il sacchetto che si trova in grembo ad America, o Victoria, come cavolo la volete chiamare.
Tutti mi guardano e si portano l'indice alla bocca facendo "Shhh" e mi indicano la culla dove si trova Michael. Mi avvicino addolcendomi e mi piego per toccargli le manine e fare facce buffe. Lui si mette a ridere, fino a quando sento una pacca, una da sentire il rumore dell'impatto della mano sulla mia chiappa fin dalla California. Strillo e mi metto a rincorrere Allison. La afferro e la butto sul letto facendole il solletico. Le escono perfino le lacrime dagli occhi!
"Okay, okay, basta ti prego! Mi arrendo, scusa!"Mi prega lei tenendosi la pancia.
Mi siedo vicino a Victoria e le rubo un po' di marshmellow.
"Te lo hanno ridato. Erika é una persona magnifica e spero abbia capito." dico rivolgendomi a Vicroria e lei annuisce.
La porta si apre ed il dottore entra con la cartella in mano.
"Allora signorina, può tornare a casa. L'importante è che resti a riposo e non si sforzi molto." ci informa.
Io in tutta fretta prendo la borsa dalla sedia, la felpa e il cellulare e mi metto ad urlare "Hasta la vista baby!"
Michael ride mostrando le gengive senza denti.
Gli faccio l'occhiolino ed esco dall'ospedale. Loro si arrangeranno con le carte e bla bla bla. Mi siedo sul marciapiede con la schiena apoggiata alla macchina di Carter e le gambe distese.
Sono una diciottenne che deve fare la patente.
Anzi no, non ne ho voglia.
In caso chiamo Harry Potter con la sua Nimbus 2000 a darmi un passaggio.
O potrei chiamare Stiles Stilinski con la sua jeep, oppure Alec, Jace, Simon o Magnus. Quest'ultimo può aprire un portale per portarmi dove voglio quindi pure da Cameron!!
Da piccola mi dicevo che una volta maggiorenne, sarei andata dai miei fratelli, ma ora credo di aver cambiato idea. Vedere loro significa incontrare Lui. E non lo voglio assolutamente vedere. È la causa della mia distruzione. Per colpa sua, sono dovuta crescere senza un padre, in fretta e, forse, più forte. Ma lo so che se ce lo avessi davanti-
"Ahiiiaaaa ma dio schifo guarda dove vai! Dio Gerard impanato con la panna montata scaduta forte." impreco davanti al ragazzo che mi ha appena tranciato le gambe con lo skateboard.
"Cazzo sono appena uscita dall'ospedale, vuoi rispedirmici?
Non vorrei tornarci, ma se vuoi farci una visitina tu , basta dirlo. Ti ficco su per il didietro quello skateboard e poi te lo faccio ingoiare." urlo alzandomi. A volte sono un pochino volgare, ma si sa, quando hai lo stesso sangue di tuo zio camionista, non ci si può trattenere facilmente.
Il ragazzo davanti a me ridacchia e sporge leggermente il busto per guardarmi meglio gli occhi e tutto questo mi irrita ancora di più! Incrocio le braccia sotto il seno e tengo il broncio.
Lo sconosciuto sorride e parla.
Cioè stavo cominciando a pensare che fosse muto.
"Scusa, scusa. Ma fino a prova contraria, le tue gambe erano in mezzo al marciapiede e non ti avevo visto. Comunque hai dei bei occhi Allegria." dice sorridendo, dandomi la possibilità di ammirare la sua sfilza di denti bianchi e perfetti.
Stringo i pugni lungo i fianchi stizzita e batto il piede a terra come una bambina.
"Senti cosetto, io non sono invisibile e potevi fermarti. Ho degli occhi fantastici come una mucca in mare e non mi chiamo Allegria." ribatto.
Allunga la mano verso di me e si presenta.
"Io sono Christopher-"
Lo interrompono i miei urletti da dietro le mie mani.
Momento sclero.
"Ti chiami Christopher Comstock???????"
Il biondo ossigenato alza un sopracciglio guardandomi come se fossi pazza e mi riprendo subito.
"Per caso ho un fottuto marshmellow in testa? Sei sicura di non essere bipolare? Prima mi stavi per uccidere e ora stai sclerando. Forse hai il ciclo, se vuoi ti accompagno al supermercato pe prendere gli assor-"
Lo interrompo tappandogli la bocca con la mia mano.
Sono bipolare?
"Senti Christopher non mi servono ora levati, adios!"
gli dico.
Oggi sono fissata con lo spagnolo.
Lui sorride scuotendo la testa e se ne va sul suo skateboard. Appena mi giro trovo: Scott che si sta trattenendo con tutte le sue forze le risate, Allison con una faccia mista fra ammirazione, amore e dolcezza, un Carter geloso, Victoria che sorride e Michael che russa. Alzo le spalle e vado dal mio 'fidanzato'.
"Non. Ti. Avvicinare. Più. A. Nessun. Altro. Sconosciuto." scandisce lui. La sua faccia è simile a quella di un toro arrabbiato.
Gli tocco la guancia con una mano mentre l'altra scende sugli addominali fino alla tasca dei jeans.
"Non devi essere geloso. Io sono tua, o forse te lo devo ricordare?" finisco guardandolo con un sorriso malizioso.
Mi allontano all'indietro con le chiavi della sua auto in mano, non se n'è nemmeno accorto!
I maschi!
"Guido io!" mi urla dietro.
Alzo gli occhi al cielo esasperata.
La sua protezione verso la sua bambina è più grande del castello di Hogwarts e dell'Istituto messi insieme.

How Much Can I Love You?!- Mate #WattpadContestDove le storie prendono vita. Scoprilo ora