15*Salvezza

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Avete presente l'emozione di quando si è in un posto sicuro? Io no. In tutta la mia vita mi sono sentita sbagliata, fuori dal mondo, diversa ma in modo negativo. Ci sono stati quei momenti di gioia, di follia, di divertimento, di paura che ho condiviso principalmente con Allison e Erika. Dovrei ringraziarle per avermi sempre salvato mentre stavo affogando. Vorrei farlo adesso, vorrei abbracciarle e fare un discorso commovente facendoci piangere tutte, bagnandoci le magliette. Ma sono qui, imprigionata. Sembra la mia routine: mi sveglio, piango, dormo. Mi sveglio, i ricordi si fanno vivi lacerando il mio cuore e poi mi addentro nel mondo degli incubi. E poi Carter. Una persona fantastica, capace di comprendermi, che ci tiene a me, per la seconda volta (dopo Allison e Erika). I ricordi si fanno vivi, come ogni sera, facendomi svegliare con la maglietta bagnata dalle lacrime. Sono 2 giorni che sono imprigionata qui tra botte e tagli. James mi aiuta per quanto può, ma non può esporsi molto.
Sono qui, sdraiata su un tavolo, ammanettata, che guardo il soffitto in modo inespressivo. Credo di aver avuto un altro attacco di panico, mi succede spesso, e la mattina sembro morta. Udisco delle urla, come se stessero combattendo. Sento di essere slegata ed essere presa in braccio. Il mio volto inespressivo e stanco si appoggia ad un petto che non conosco, così alzo leggermente il viso: Hunter. "Resisti. Ti porto da Carter." e chiudo gli occhi.
Mi ricordo a scatti quello che è successo dopo, solo: io in groppa ad Hunter versione lupo, il castello dov'ero segregata che visibilmente si allontana e Carter che mi porta in braccio fino in camera.
Mi alzo dal letto andando in bagno. La casa sembra vuota, cosi come il mio cuore. Dopo essermi fatta una bella e lunga doccia, torno in camera dove trovo Allison seduta sul mio letto. È preoccupata e si vede dalla sua faccia e quando corre ad abbracciarmi quasi non mi spezza le costole. "Ti hanno ferita?"dice prendendomi i polsi e squadrandoli.
Poi, senza preavviso mi alza la maglietta, riuscendo a vedere i grandi lividi sul mio torace. Mi tiro giù la maglia e le prendo il viso tra le mani, vedendo i suoi bellissimi occhi color nocciola velarsi di lacrime. "Hey, tranquilla, ci ho messo della crema e poi questi me li sono fatta mentre mi allenavo con Scott. Tranquilla passeranno." La abbraccio. "Scott non vivrà ancora a lungo! Può dire addio al suo bel Scottino."dice sulla mia spalla.
Io scoppio a ridere.
"Scottino? Intendi il suo..."
"Si! E non dire quel nome!"dice urlando.
"Però, im fin dei conti, è una punizione anche per te ! Quindi non ti conviene."le dico ridendo. Bruscamente la porta si apre rivelando Carter che viene subito ad abbracciami. Allison se ne va lasciandoci soli dopo aver detto: "Non fate troppi bambini!"
Carter comincia a perlustrarmi in cerca di ferite ma io lo fermo prendendogli le mani. "Sto bene"
"Ho avuto cosi tanta paura di perderti! Da quel giorno, nel bosco, quando tu sei inciampata e sei caduta mi sei sembrata molto impacciata e inesperta. Sembrava che tu non sapessi come va il mondo, cominciando dal sapere che esistono le rocce."
Io rido.
"Ma quando ho avuto quel benedetto imprinting, ho capito che non sei nessuna di queste cose. I tuoi occhi trasmettevano tranquillità, ma anche dolore. E ogni giorno ho passato a conoscerti, cominciando con il fatto che il pianoforte e la musica sono la tua vita, ami la Nutella, il gelato al biscotto, ami Teen Wolf... E a proposito, ho cominciato a seguire questa serie tv e devo ammettere che non è male, ma io sono  molto meglio di quei lupi finti."finisce con un sorriso sghembo.
Sto per aprire bocca ma lui mi interrompe. "Aspetta, non ho finito. Mi hai raccontato il tuo passato, i tuoi punti deboli e, sotto sotto, ho capito che l'hai fatto perché hai bisogno di essere salvata. Essere salvata da una persona, che ti ha messo al mondo, ti ha fatto assaggiare il sapore della felicita per poi privartela. Essere da salvata dai ricordi. E voglio salvarti perchè ti amo." sono senza parole così lui continua, cambiando argomendo. "Ma sai cosa facciamo adesso? Ti va di farmi vedere il tuo quaderno della depressione?"
Io incerta e ancora scossa, annuisco.
Apro il primo cassetto del mio comodino, estraendo un piccolo quaderno verde chiuso da un lucchetto. Lo apro e lo do a Carter. Lui mi sorride e abbassa gli occhi sulle pagine. Mi avvicino per vedere cosa sta leggendo e noto la frase: Il leone o la tigre potranno anche essere più forti, ma il lupo non si esibisce in un circo.
Sorride e annuisce con il capo, segno di piena approvazione.
Gli strappo il quaderno dalle mani e mi avvicino alla scrivania per prendere una penna.
"L'altro ieri ho scritto la penultima pagina. Oggi voglio chiudere questo capitolo scrivendo l'ultima frase."gli spiego. Mi siedo accanto a lui sul letto e penso. Impugno la penna e la lascio scorrere sulla carta.
Ti mando un bacio ovunque tu sia. Chissà se sei orgoglioso di me...
Mi giro verso di lui e sussurro: "Ti amo anch'io, ma dovrai ancora salvarmi."
Carter sorride appena.
"Ne sarò lieto."

How Much Can I Love You?!- Mate #WattpadContestDove le storie prendono vita. Scoprilo ora