33*Balla per te stessa

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Ogni giorno é sempre più devastante, ma lo devo fare. Io devo sapere. Ero una semplice bambina, la quale è stata coinvolta in un traffico illegale di bambini, perfino neonati,  che venivano sottoposti ad esperimenti in cui morivano. E questa bambina è stata modificata per questo. Un esperimento riuscito su un migliaio, ecco perché paparino mi cercava. Ora mi ha trovata. Forse... Ho qualcosa di speciale e una cosa che mi viene in mente è l'episodio in cui avevo visto fuori dalla finestra la donna morta dissanguata, la quale dopo pochi secondi é scomparsa. Poteri magici? Ma vi prego,  è già tanto se esistono i lupi e i vampiri... alzo lo sguardo verso Carter che è seduto davanti alla sua scrivania.  Mi ha trascinata nel suo ufficio per tenermi d'occhio in modo che non combini qualcosa o che io dia di matto. Chiudo il libro di Harry Potter,  l'ultimo per la precisione ovvero il mio preferito, riuscendo ad attirare la sua attenzione.  Lui alza un sopracciglio in modo interrogativo,  così avanzo verso di lui e sedendomi sulle sue gambe. Passo le dita fra i suoi morbidi e profumati capelli che amo e do voce ai miei pensieri.
"Secondo una teoria escogitata mentre guardavo Twilight, a favore di mio padre ci potrebbe essere anche un vampiro con delle doti persuasive. Insomma, cosa ci faceva veramente Scott nel laboratorio di mio padre, prima di essere adottato dai genitori di James, e come hanno fatto a rapire tua sorella?  Non è facile."
Carter socchiude gli occhi in un modo buffo e poi fa un gesto con la mano invitandomi a lasciare perdere per il momento questo discorso. Preme delicatamente sulla mia schiena facendo così scontrare in un bacio delicato le nostre labbra. Molte volte, prima di tutte queste disgrazie, scoppiavo a ridere da sola pensando al fatto che sembra mi stia sbranando a causa della sua bocca enorme. Una leggera risata mi fa staccare e come previsto, Carter alza gli occhi al cielo esasperato.
"E così, tutti i lupi hanno la bocca grande per mangiare meglio."dico dandogli una pacca sul petto. 
"Non tutti. Infatti ci sono pochi lupi così e poche cappuccetto rosso. Sei la mia cappuccetto rosso, la mia luna e sei un casino talmente grande da far paura, ma sai farmi ridere come nessuno."continua lui per poi farci alzare da quella sedia fin troppo piccola per due. Si avvicina ad uno stereo e ci inserisce la mia chiavetta a forma di Tweete nella quale conservo le canzoni che più mi piacciono. Fa partire "Faded" versione Restrung e si avvicina a me cingendomi i fianchi e cominciando a muoversi. "Dovresti ballare come se nessuno ti stesse guardando. Dovresti vivere perché se hai questa possibilità, fallo in modo che tu non te ne dimentichi e che gli altri si ricordino."sussurra al mio orecchio baciando leggermente e provocando brividi in tutto il corpo. Non balliamo a ritmo, ma lo facciamo nei tempi dei nostri cuori. Questo è amore: ballare prendendosi cura l'uno della solitudine dell'altro,  senza pretendere di conoscere o di colmarla. Così la musica ci porta nella stanza in cui una volta avremo aggiunto un lettino accanto al nostro per il nostro piccolo bambino. Cosa che non succederà. Sento un sapore salato sulle labbra, segno di lacrime, e porto istintivamente una mano sul ventre osservando quel posto così vuoto accanto al letto. Le braccia di Carter mi confortano,  facendomi sentire l'unica presenza che in questo momento vorrei. Ed è così che capisco la differenza tra l'innamorarsi e l'amare: nessuno fa apposta ad innamorarsi, succede e basta. Ma per amarsi bisogna sudare, ridere, piangere, soffrire, perdersi per poi ritrovarsi. L'amore non succede. L'amore si fa. E noi l'abbiamo fatto.
La luce solare mi fa imprecare già di prima mattina.
"Porca puzzola, chiudi le tende,  per l'amor di Jace!"ordino a Carter voltandomi dalla parte opposta alle finestre. Lui invece, si alza di poco fino e mi scuote per le spalle.
"Chi diavolo è Jace?"chiede lui irritandosi. Sorrido e apro gli occhi per godermi questa scena di gelosia.
Scrollo le spalle con noncuranza e rispondo: "Mah... boh... forse un ragazzo che ho incontrato per strada... forse molto carino... Che forse mi ha baciata..."
Carter sbarra gli occhi per poi stringere la mascella e contrarre tutti i muscoli, segno che è arrabbiato. E molto. Mi alzo dirigendomi verso la mia libreria e prendo il libro con su l'immagine di Jace. Lo afferro e glielo poggio delicata accanto a lui, odio quando maltrattano i libri.
"Ecco lui è Jace, un personaggio di Shadowhuntersspiego ridendo. Carter si sbatte una mano in fronte con fare disperato mentre io mi butto sul letto dalle troppe risate.
"Cosa devo fare con te? Sto perdendo le speranze." continua lui. Io prendo un cuscino e lo colpisco dritto in faccia. La faccia di Carter diventa maliziosa, quella di un maniaco quasi.
"Vuoi guerra? Che guerra sia!"esclama per poi avventarsi su di me facendomi il solletico. Mi dimeno in un modo assurdo ed innarco la schiena cercando di sfuggire senza riuscirci. Il fiato si accorcia finché non mi costringe a prendere un lembo di lenzuola bianche e sventolarlo come se fosse una bandiera.
"Ok ok, m-mi arrendoooo. Pietà,  pietà! "Urlo tra le risate. Improvvisamente irrompe in stanza Scott bruscamente con una faccia a dir poco spaventata.
"State bene? Ho sentito delle urla.."chiede lui passandosi una mano fra i capelli e abbassando lo sguardo non appena nota che gli unici vestiti che ci sono, si trovano solo per terra. Carter alza entrambi i pollici in su.
"Si si tutto ok amico. Oggi dobbiamo andare dalla prigioniera?" Continua il mio ragazzo. Scott annuisce flebilmente. "Intendete Rachel?  Oh santo Christopher, lei è innocente,  non mi ha fatto del male! È stata costretta! "Intervengo io. Quei giorni passati in manicomio con lei, non sono stati i migliori, ma con lei mi sono sentita un'altra persona.
Mi blocco di colpo, realizzando il fatto che ho nominato Christopher.
"Accidenti! Christopher!  Il mio amico, quello che mi ha quasi tranciato in due le gambe col suo stupido skateboard! Lo devo rivedere, mi devo distrarre un po."continuo io. Le facce dei due babbei davanti a me sono indescrivibili: un misto tra il 'non mi interessa un emerito corno' e il 'lei cambia umore e i discorsi come le nuvole in cielo'.

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N.a. Non so come ringraziarvi per tutto quello che state facendo, è davvero importante per me♥.
Al prossimo capitolo💕

How Much Can I Love You?!- Mate #WattpadContestDove le storie prendono vita. Scoprilo ora