20*Ostacoli

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Qual cosa di liquido scorre dal mio braccio fino al fianco. Apro gli occhi, ma li sbatto velocemente per riavere la vista chiara. Mi guardo intorno, e quando giro la testa, mi allontano di scatto strisciando lontano dal cespuglio di rose spinose a cui ero appoggiata. Mi rendo conto che sono nel giardino delle Rose, che è intero. Senza bruciature. Mi alzo in piedi facendomi leva su un albero ma inciampo cadendo in avanti a causa della catena che mi tiene legata i piedi al suolo, come se al posto di un banale  prato ci fosse qualcosa sotto.
Guardo avanti nella direzione d'uscita del labirinto, ma sono sbarrate da cancelli. "Perfetto!"urlo frustrata. Mi pulisco, per quanto posso, dalla polvere e dal sangue che si sta seccando. Ruoto gli occhi fino a notare per terra un chiodo e una lettera accanto all'albero al centro, un faggio. Prendo in mano la lettera e leggo.
"Cara principessa,
La tua vita è stata troppo semplice fin ora. Hai trovato un Alpha come compagno, fra un po' diventerai Luna di un branco molto potente, hai degli amici che tengono a te e una famiglia. Certo, una pseudo-famiglia, perché tuo padre chissà dov'è, con un altra famiglia, altri bambini e tanta felicità in casa, lontano da te.- alzo gli occhi al cielo per ricacciare quelle lacrime che minacciano di uscire e sospiro singhiozzando.- La verità fa male vero bambolina? Se pensi di aver sofferto fin adesso, allora ti sbagli. Perché sono qui per renderti la vita un inferno. O meglio: sei uno strumento per distruggere Carter. Scommetto che non sai niente del suo passato vero? I suoi genitori? Io so tutto di voi. Tutto. Spera che io non ti voglia morta entro 24 ore e se vuoi continuare a vivere, dovrai rispondere a delle domande. Se saranno giuste, ti troverai cibo, acqua e più ore di vita. Se sbagli... Il tempo scadrà. Tic Tac. Tic Tac. E la tua fine sarà vicina così come quella dell'Alpha visto che siete mate. Due in uno. Tante domande assalgono la tua mente, lo so piccola, ma abbi pazienza e scoprirai chi sono. Ti ho sempre voluto bene. Ricordalo. -Anonimo
Alzo gli occhi sentedomi osservata ma non vedo nessuno. Sola. A combattere una guerra più grande di me.
Contro una persona che mi vuole morta e che perfino conosco.
Urlo.
Urlo per essere abbandonata.
Urlo per dare sfogo al dolore che trattengo da mesi.
Urlo per trovare la forza di sostenere questo macigno che ho sul cuore.
Urlo perché sono solo uno strumento.
Urlo perché sono troppo debole.
Urlo perché non sono riuscita a salvare le persone che amo.

Mi butto per terra lasciando campo libero alle lacrime e osservo il cielo grigio attraverso la cupola trasparente che protegge il giardino.
Non sento niente. Zero. Vuoto. Sento di essere morta, ma respiro ancora.
Ma devo farlo per Carter, lui merita di vivere. Lui deve vivere per essere l'Alpha dei Roses Bones, deve continuare a vivere come ragazzo, fare nuove esperienze, mandare avanti un villaggio.
Tasto per terra alla ricerca di quella maledetta lettera, che trovo. La giro e leggo il prima enigma.

'Posso iniziare una guerra o posso finirne una.
Posso darti la forza degli eroi o lasciarti impotente.
Potrei essere catturato con uno sguardo, ma niente può costringermi a restare.

Chi sono?'

L'odio può iniziare una guerra, ma non può finirla.
La droga può darti la forza degli eroi ma se ne usi troppa ti lascia impotente.
Può essere catturato con uno sguardo... L'attenzione.
È tutti così insensato!
Mi metto un braccio sopra gli occhi per non guardare il mondo e mi abbandono tra le braccia FI Morfeo.

Ti amo.
Ti amo.
Ti amo.
Ti amo.
Ti amo.
Sento solo questa frase che si ripete nell'oscurità.
Mi addentro ancora un po' per avvicinarmi alla voce, ma trovo due occhi magnetici a guardarmi.
Quelli di Carter.
Ti amo.

Mi alzo come se avessi preso improvvisamente  una scossa e sbatto la testa contro il tronco del faggio di cui non mi ero accorta.
"Dio Gerard impanato."impreco massaggiandomi la fronte e il fianco su cui ero appoggiata scomodamente. Mi appoggio con la schiena all'albero e ripenso al sogno.
Ti amo, occhi magnetici, guerra, Carter.
Aspetta...
Gattono fino a raggiungere quel chiodo di medie dimensioni e lo impugno pronta a intagliare la corteccia. Una scarica di adrenalina mi scorre nelle vene facendomi appoggiare la punta dell aggeggio al tronco.
Comincio a scrivere la soluzione.
A
M
O
R
E
.

How Much Can I Love You?!- Mate #WattpadContestDove le storie prendono vita. Scoprilo ora