Pov's Carter
Entro nella camera da letto ma trovo Shelley mezza nuda sdraiata sul mio letto. Alzo gli occhi al cielo e mi avvio verso l'armadio alla ricerca di alcuni pantaloni con qualche maglietta che si combinino per la cena di sta sera. Shelley mi segue e mi abbraccia da dietro guardandosi allo specchio dell'anta mentre mi bacia sensualmente il collo. Più che schifato la stacco buttandola sul letto.
"Smettila mi fai schifo!"le urlo.
Il suo sorriso perfido si allarga ancora di più finché non si mette a ridere.
"Ah Carter Carter. Caro mio, ti devo per caso ricordare che non sei quello che ha le redini in mano? E poi guarda il lato positivo: al posto di quella santarellina hai me. In memoria dei vecchi tempi, ti devo ricordare come ci davamo alla pazza gioia su una spiaggia con due bottiglie do birra, una coperta e un falò?"mi persuade con la sua voce da incantatrice.
Abbasso gli occhi al pavimento e serro i pugni per non alzare le mani su una donna. Sono qui imprigionato da questa strega mentre torturano la mia piccola. In queste settimane ho sofferto come non mai, come se avessi continuamente dello strozzalupo iniettato. Mi sento debole, continuamente ferito e... vuoto. Mi manca quell'allegria che Alexandra mi trasmetteva ogni giorno, mi mancano i suoi bellissimi occhi color verde acqua, mi mancano i suoi capelli dorati, la sua carnagione pallida, i suoi baci, i suoi abbracci, la sua voce che lei tanto odia... Mi manca la mia mate, la mia anima gemella, colei che amo non solo con il mio lupo ma anche con la mia parte umana. Mi scollo di dosso, nuovamente, Shelley ed esco dalla casa. Delle guardie mi seguono sotto ordine di Hunter e Shelly, controllandomi ad ogni ora. Esco dalla tenuta e mi avvio verso il lago accanto all'ospedale. La rabbia mi ribolle nelle vene costringendomi a trasformarmi in un lupo Alpha. Corro per sfogarmi, scontrandomi con gli alberi e i rami che intralciano il mio cammino. Il lago si presenta davanti a me con un verde acqua maestoso che m'incanta. Mi ricorda i tristi occhi di Alexa, quelli che ho reso felice per poco tempo... Quelli che ho rovinato dopo averla ferita. Distrutta. Lei è distrutta. Le lacrime mi annebbiano la vista e le forze pian piano mi abbandonano lasciandomi in preda al dolore. Mi accascio al suolo ritrasformandomi nella mia forma umana lasciando lacrime scorrere. È come se avessi un paletto conficcato nel cuore che non mi lascia respirare. I miei occhi scattano verso il cielo ma li richiudo di scatto a causa della luce accecante del sole. Una persona che soffre in una giornata soleggiata e serena. Non mi vergogno a farmi vedere debole dai segugi dei gemelli, loro non sanno cos'è il dolore. Quello emotivo, quello che ti corrode l'anima, che ti porta via le forze, quello che ti rende vulnerabile tanto quanto un fiore bellissimo davanti ad un bambino che ne cerca uno per la sua mamma. Ah, ma certo, io non ce l'ho la mamma. Io sono fatto solo per essere ferito. La testa gira vorticosamente facendomi apoggiare ad un albero. Mia mamma mi diceva sempre che "se riesci a soffrire significa che hai un cuore nobile".
Lei era speciale, si distingueva dalla gente facendo cose strane e questo mi ricorda molto Alexandra. Quando ero piccolo mi prendeva per mano e mi portava al lago, nella caverna in cui é entrata Alexandra con quel tale Christopher. Si divertiva a fare la sirena e a schizzarmi con l'acqua. Poi si avvicinava e mi toccava il nasino. Lei amava il mio nasino perché era piccolo e lei lo considerava il pulsante che apre il nostro mondo. Quello in cui a volte lei soffriva e io la consolavo. Per salvarmi sempre dalla disperazione in cui si é gettata, mi ripeteva sempre di guardare sempre in alto altrimenti non vedrò mai gli arcobaleni e gli unicorni.
Si era buffa, ma lei era fatta così: rideva per non piangere. La prima volta quando Alexa mi ha raccontato della sua infanzia, di suo nonn per essere precisi, sono rimasto stupito e sconvolto per il fatto che io e lei abbiamo provato quasi le stesse cose. Squadro l'edificio che si innalza davanti a me e resto colpito nel vedere una ragazza dai i capelli corti e con il camice davanti alla finestra. Perdo cento anni di vita non appena mi accorgo che é Alexandra. Le mie gambe scattano veloci verso il palazzo incuranti dei seguaci di Hunter e Shelley. Ragazzi, sono un Alpha, ovviamente li prevedo trasformandomi e dandomi da fare a staccare qualche pezzo del loro corpo. Uno di loro cerca pure di iniettarmi attraverso una siringa dello strozzalupo, ma il tentativo fallisce facendogli perdere un braccio. Mi lascio i cadaveri alle spalle e corro verso la mia anima gemella. Mi sembra di essere sott'acqua date le voci ovattate che arrivano alle mie orecchie. Apro la porta di scatto dea stanza e noto subito una ragazza seduta sul suo letto abbracciata ad un orsacchiotto e con lo sguardo puntato sul muro davanti a sé. Guardo verso la finestra cercando con gli occhi Alexa ma, non trovandola, mi dirigo verso un'altra porta dalla quale credo sia il bagno. Entro con nonchalance e la mia vista è sconvolta da tutto quel sangue. Alexandra é nella vasca vuota vestita di un camice orribile macchiato di sangue principalmente dal ventre in giù e i polsi sono rigati da vari tagli dai quali fuoriesce tanto sangue. Afferro delle bende e del disinfettante dal cassetto vicino e medico accuratamente le ferite dei polsi. "Alexandra, sono io Carter. Cosa ti è successo? Perché tutto questo sangue?"le chiedo accarezzandole i capelli. Sarà solo ciclo, mi ripeto. I profondi occhi di Alexa che sono fissati su un punto vuoto davanti a lei si velano in un secondo di lacrime. "Loro... Loro... Mi hanno fatto questo. Ora il nostro... bambino è con gli angeli."singhiozza voltandosi verso di me. Noi, dovevamo essere genitori. Mi prendo 10 secondi per realizzare questa cosa prima di abbassare gli occhi sul ventre piatto e poggiarci una mano. Le lacrime escono copiose unendosi a quelle di Alexandra. Altro che cena sta sera...Questo, distrugge tutto.
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N.a.
Spero vi sia piaciuto questo capitolo e voglio ringraziarvi per le continue visualizzazioni e per i voti!!! Grazie mille!!!
Inoltre dedico questo capitolo a marziaferrara07 la quale ringrazie per avermi fatta partecipare al #WattpadContest .
Grazie mille❤🙈.
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How Much Can I Love You?!- Mate #WattpadContest
Hombres LoboAlexandra: 17 anni, fangirl sbadata che sperava di incontrare Cameron Dallas sbattendo la testa su un sasso. Si é trasferita al nord dell'Italia con sua madre dopo 10 anni dal divorzio dei genitori. Un ringhio e la sua vita si capovolge, ma non sa c...